Nessuno RossoBlù

Tutti svegli


Forse mi ero abituato bene o più semplicemente, dopo il debutto con Pontedera e la trasferta di Roma, avevo cominciato a fare sogni troppo grandi e troppo alti per questa Pieralisi, una squadra per larga parte nuova e che deve ancora crescere in tanti aspetti tecnici e mentali. Forse, quei primi due set con l'Ambra Cavallini un po' mi avevano illuso che tutto fosse già a posto, che le attrici in campo sapessero già recitare a memoria il loro spartito. La partita di sabato dunque, ha rappresentato un brusco risveglio dopo due settimane spensierate ed in vetta alla classifica. Se con Pontedera aveva funzionato tutto, con Cesena tutto è andato nel verso sbagliato a partire proprio dai due fondamentali che avevano fatto la differenza nel match di debutto, cioè la battuta e la difesa. Confrontando il primo fondamentale d'attacco, il risultato è impietoso: dodici servizi vincenti nei primi due set con l'Ambra Cavallini, nessuno nell'intera partita contro la Angelini. Ok, quelli maliziosi diranno che la ricezione delle toscane faceva acqua da tutte le parti. Vero, però sabato a pesare in negativo sono stati anche gli errori dalla linea dei nove metri, ben 14, troppi contro qualsiasi avversario.
Presentando la partita mi ero concentrato sulla sfida tra gli opposti, la jesina Sofia Moretto e la cesenate Giada Benazzi. Anche in questo caso, i numeri delle due giocatrici sono impietosi: quattro punti per la rossoblù, 16 per il capitano bianconero che ha stravinto il confronto. La numero 17 della Pieralisi non è mai stata capace di incidere, ha faticato tremendamente a mettere a terra i palloni che le capitavano ed anche negli altri fondamentali non ha lasciato il segno, se non con una battuta sbagliata nel secondo set, unico segno di vita di Sofia nel parziale. Puntare il dito solamente contro Moretto però, sarebbe sbagliato, perché tutto l'attacco jesino ha sofferto per la ricezione insufficiente che ha costretto la povera Peretti ad andare di quà e di là del campo, perdendo in precisione e qualità. Le battute in salto di Benazzi ma ancor più di Greta Pinali, a mio parere la vera leader della squadra, hanno sempre fatto scattare l'allarme rosso nella metà campo jesina. Quando la bionda sorella del più famoso Giulio è andata al servizio, c'è sempre stato il break per Cesena. Più degli aspetti tecnici, quello che più mi ha fatto arrabbiare e preoccupare, è l'incapacità della Pieralisi di provare quanto meno a reagire alla situazione. Mi sembravano tutte rassegnate alla sconfitta, anche se c'era tutto il tempo per recuperare e tentare una rimonta contro un avversario, sicuramente solido, sicuramente concentrato ma che ha concesso molto, a partire delle ingenuità della giovanissima palleggiatrice Conficoni (una classe 2006 come la nostra Pepa, con la differenza che lei è già titolare). In totale, la Angelini ha messo a referto ben 22 errori, con addirittura undici nel solo secondo set. Se con Pontedera era emersa forte la grande voglia di non far cadere mai la palla, questa intensità è calata e di molto con le romagnole, che su questo fondamentale hanno dato una severa lezione a Paolucci & co. Questa involuzione della Pieralisi sinceramente non me l'aspettavo, anche alla luce del buon allenamento che avevo visto giovedì pomeriggio. Cosa devo pensare? Che forse, anche le giocatrici avevano cominciato a sognare in grande, perdendo in contatto con la realtà? Che Cesena era stata sottovalutata? Qualunque sia la risposta, lo schiaffo è arrivato ed è stato forte, ora siamo di nuovo tutti svegli. FORZA JESI!!! NRB.