Nessuno RossoBlù

Lo storico debutto in serie A1


Cosa c'è dopo il 6 maggio 2001? I più distratti potrebbero dire il 7 maggio 2001. Qualche tifoso delle prilline potrebbe rispondere "La grande festa di Cecina" ma la verità è che dopo il 6 maggio 2001 c'è il 28 ottobre dello stesso anno. Se quel pomeriggio (piovoso) di inizio maggio a Cecina, la Vini Monte Schiavo aveva conquistato la matematica promozione in serie A1, poi quel traguardo raggiunto meritatamente dopo un lungo testa a testa con l'allora Trecate, divenne realtà proprio il 28 ottobre 2001, quando la matricola jesina debuttò nel massimo campionato femminile italiano. Il luogo dove fu scritta una pagina di storia del club e dello sport jesino (nessuna squadra cittadina aveva mai giocato in serie A fino a quel momento), non fu il PalaTriccoli ma il palasport di Vicenza (nella foto ilgiornaledivicenza.it); l'avversario fu una delle "corazzate" di quel campionato 2001/02, la Metodo Minetti considerata da tutti gli esperti come la grande favorita per il tricolore e vincitrice della Super Coppa italiana. Il vulcanico presidente Coviello infatti, aveva consegnato al suo allenatore, Giovanni Giudetti, una vera fuoriserie. A leggere ora i nomi vengono i brividi: Maggie Glinka; le centrali Paggi e Polijak; la regista della nazionale degli Stati Uniti, Ah Mow; Darina Mifkova e l'opposto della nazionale italiana, Elisa Togut, che ancora doveva diventare la "Santa Toga" del Mondiale. Insomma, Romanin e compagne erano attese da un vero battesimo di fuoco.
L'estate comunque, aveva cambiato il volto della Vini Monte Schiavo, che aveva visto partire molte delle protagoniste della promozione ed erano arrivate alla corte del confermato Volpicella tante giocatrici esperte per non soffrire il cambio di categoria e qualche giovane, come la schiacciatrice argentina Carolina Costagrande. Il colpo dell'estate rossoblù tuttavia, era stata Henriette Weersing, una delle leggende del volley europeo, arrivata a Jesi a 37 dopo una carriera fatta di successi, prima con l'Olimpia Teodora di Ravenna, poi con Modena ed infine, con la Foppadretti Bergamo. Il sestetto rossoblù comprendeva, oltre ad Harry, anche la palleggiatrice Fledderus, le centrali Lahme e Bragaglia, le schiacciatrici Costagrande e Roll, il libero Marinelli. Quel pomeriggio del 28 ottobre 2001 dunque, la matricola Monte Schiavo Banca Marche Jesi e la "corazzata" Metodo Minetti scesero in campo ma ci fu subito una sorpresa, cioé l'assenza tra le venete di Togut, out per un problema al ginocchio. Al suo posto Guidetti mandò in campo la non ancora maggiorenne Valentina Fiorin, che giocò come mai più le sarebbe capitato, mettendo a referto 21 punti ed un 45% in attacco. Anche Volpicella però, fu costretto a fare i conti con gli infortuni di Costagrande (spalla) e Bragaglia.Nonostante un pronostico avverso, le jesine lottarono alla pari con le più quotate avversarie, persero il primo 25-24, vinsero il secondo set 26-24, nel terzo Vicenza tornò a fare la voce grossa (25-18) ma nel quarto la Monte Schiavo si aggrappò all'esperienza di Henriette Weersing (26 punti per l'olandese), conquistò la frazione 27-25 ed il primo punto in serie A1. Anche il tie break fu molto equilibrato ma si risolse 18-16 a favore della Minetti. In quella sconfitta per 3 a 2 si mescolarono la gioia per il punto conquistato contro un avversario fortissimo ed il rimpianto per un tie break giocato alla pari. "Se consideriamo che loro hanno giocato senza Togut, possiamo dire che abbiamo buttato via uno o addirittura due punti: avevano un assetto da sfruttare. Ragionando così dovremmo essere scontenti di come è andata. - disse coach Volpicella a fine gara - Se analizziamo invece, la nostra situazione con Carolina che non si è mai allenata per un problema alla spalla e gioca forzatamente, allora potrei dire che abbiamo guadagnato un punto. Non so se alterarmi o prenderla con filosofia: un punto a Vicenza alla vigilia lo avremmo sottoscritto e saremmo stati tutti contenti". Tre giorni dopo, il 31 ottobre, arrivò la prima vittoria in serie A1 al PalaTriccoli contro il Famila Imola. FORZA JESI!!! NRB.