Nessuno RossoBlù

Più tristezza che gioia


Si può essere tristi dopo una vittoria? Dopo un successo può prevalere l'amarezza più della gioia? La risposta dovrebbe essere ovviamente no, perché una vittoria va sempre festeggiata ma sabato sera, dopo Pieralisi-Valdarninsieme il mio stato d'animo non era sicuramente propenso ai festeggiamenti per il successo al quinto set delle rossoblù. Più che celebrare la terza affermazione stagionale delle rossoblù - che in un colpo solo hanno così ritrovato il sorriso dopo i due ko con Cesena e Montespertoli e mosso la classifica - io non facevo che pensare a quel punto perso, a quel disastroso quarto set, che anziché proiettare le prilline verso un successo rotondo, le ha costrette agli straordinari contro un avversario per nulla appagato dal punto strappato. Credevo che il peggio fosse alle spalle, ero convinto che dopo un primo set approcciato malissimo ma quasi rimesso in piedi (senza l'errore dell'arbitro Totò sulla correzione a rete di Pomili, chissà come sarebbe andata...), un secondo vinto in rimonta grazie all'ingresso di Miecchi ed un terzo stradominato con Castellucci finalmente in palla, la strada fosse finalmente in discesa. E quel 4-1 iniziale nella quarta frazione sembrava confermare questa sensazione.
Invece, era solo un'illusione, perché da quel momento è iniziato un vero incubo per Paolucci & co (e per me...), alle quali non è riuscito più nulla, sono arrivati errori su errori anche banali in tutti i fondamentali; errori che hanno rimesso in corsa il Valdarninsieme, a dire il vero mai completamente rassegnato alla sconfitta. Sembrava di rivedere il film del match con Cesena. Quel clima di confusione ha contagiato anche coach Luciano, che non ha voluto fermare il gioco quando ancora il set era recuperabile ed ha effettuato i cambi (Miecchi per Castellucci sul 14-21) quando oramai le fiorentine se ne erano andate. Sono dettagli che alla fine pesano, come la giornataccia della ricezione o come i troppi servizi sbagliati in momenti decisivi. Quindi tutto da buttare? No, per carità! Mi è piaciuta la reazione della Pieralisi nel tie break. Un'altra squadra probabilmente, dopo aver perso quel quarto set si sarebbe sciolta sotto i colpi delle scatenate toscane. Invece, le rossoblù hanno avuto la forza di rialzarsi e di prendersi la vittoria con le sue giocatrici più carismatiche: Moretto, Pomili e Peretti. Io non ero a Montespertoli ma contro Cesena, erano mancati i punti della piemontese, che sabato pomeriggio ha dimostrato di essere una fuoriclasse, reggendo da sola per larghi tratti l'attacco rossoblù (ha chiuso con 19 puinti, due battute vincenti e due errori al servizio); guarda caso nel tie break un suo diagonale ed un suo ace hanno spezzato l'equilibrio. Se c'è una giocatrice capace di dare la scossa a questa Pieralisi è senza dubbio Alessia Pomili, unica ad impensierire la ricezione fiorentina con le sue battute e protagonista dell'allungo finale nel tie break con due muri ed una fast, colpo tenuto finora un po' nascosto. Della Divina ciò che mi sorprende è la straordinaria capacità di riuscire a trasformare in punti dei palloni che definire sporchi è un complimento. Sabato pomeriggio con una ricezione che ha fatto più danni della grandine, lei si è invetata giocate straordinarie che non solo hanno salvato la situazione ma hanno anche portato punti; l'azione del 15-11 del tie break, con un mani-out dopo l'errore di Cecconi, ne è la dimostrazione. Queste tre giocatrici devono prendere per mano la Pieralisi e dargli quella continuità e quel gioco spettacolare visto nelle prime due giornate. FORZA JESI!!! NRB.