Si può essere tristi dopo una vittoria? Dopo un successo può prevalere l'amarezza più della gioia? La risposta dovrebbe essere ovviamente no, perché una vittoria va sempre festeggiata ma sabato sera, dopo Pieralisi-Valdarninsieme il mio stato d'animo non era sicuramente propenso ai festeggiamenti per il successo al quinto set delle rossoblù. Più che celebrare la terza affermazione stagionale delle rossoblù - che in un colpo solo hanno così ritrovato il sorriso dopo i due ko con Cesena e Montespertoli e mosso la classifica - io non facevo che pensare a quel punto perso, a quel disastroso quarto set, che anziché proiettare le prilline verso un successo rotondo, le ha costrette agli straordinari contro un avversario per nulla appagato dal punto strappato. Credevo che il peggio fosse alle spalle, ero convinto che dopo un primo set approcciato malissimo ma quasi rimesso in piedi (senza l'errore dell'arbitro Totò sulla correzione a rete di Pomili, chissà come sarebbe andata...), un secondo vinto in rimonta grazie all'ingresso di Miecchi ed un terzo stradominato con Castellucci finalmente in palla, la strada fosse finalmente in discesa. E quel 4-1 iniziale nella quarta frazione sembrava confermare questa sensazione.
Più tristezza che gioia
Si può essere tristi dopo una vittoria? Dopo un successo può prevalere l'amarezza più della gioia? La risposta dovrebbe essere ovviamente no, perché una vittoria va sempre festeggiata ma sabato sera, dopo Pieralisi-Valdarninsieme il mio stato d'animo non era sicuramente propenso ai festeggiamenti per il successo al quinto set delle rossoblù. Più che celebrare la terza affermazione stagionale delle rossoblù - che in un colpo solo hanno così ritrovato il sorriso dopo i due ko con Cesena e Montespertoli e mosso la classifica - io non facevo che pensare a quel punto perso, a quel disastroso quarto set, che anziché proiettare le prilline verso un successo rotondo, le ha costrette agli straordinari contro un avversario per nulla appagato dal punto strappato. Credevo che il peggio fosse alle spalle, ero convinto che dopo un primo set approcciato malissimo ma quasi rimesso in piedi (senza l'errore dell'arbitro Totò sulla correzione a rete di Pomili, chissà come sarebbe andata...), un secondo vinto in rimonta grazie all'ingresso di Miecchi ed un terzo stradominato con Castellucci finalmente in palla, la strada fosse finalmente in discesa. E quel 4-1 iniziale nella quarta frazione sembrava confermare questa sensazione.