Nessuno RossoBlù

Una settimana indimenticabile


Prima Corridonia, poi Monte San Giusto. Quella settimana di metà novembre del 2017 fu davvero una delle più travagliate ma anche delle più entusiasmanti di questi ultimi anni di storia rossoblù. Prima la vittoria in casa della Corplast, al tie break l'11 novembre, poi un altro quinto set, ancora vincente, alla "Montisala" il 18. Così, nel giro di sette giorni arrivano due successi, su due campi difficilissimi ed in condizioni estremamente complicate; due successi che proiettarono la Pieralisi ad un punto dalla vetta del girone F. Quella settimana a pensarci ora, sembra davvero un romanzo, perché neppure il più ottimista dei tifosi rossoblù avrebbe potuto immaginare due vittorie di quel tipo dopo un giovedì a dir poco disgraziato, a poche ore dalla trasferta di Corridonia, in casa della capolista imbattuta del girone. La giovane palleggiatrice titolare Maria Chiara Paparelli aveva dovuto alzare bandiera bianca per un problema alla caviglia ed anche la superstar Valeria Tallevi aveva rischiato di non esserci per lo stesso motivo. Per fortuna l'opposto fanese alla fine era riuscita a recuperare ed a scendere in campo, risultando poi, decisiva nella vittoria al tie break. Era il campionato di B2 2017/18, una stagione che nonostante sia finita male, con la sconfitta in semifinale play-off per la B1 contro l'Imoco San Donà di Fersino, Cagnin e Mason (tutta gente che ora fa la serie A), ricordo sempre con piacere perché le prilline furono davvero più forti delle avversità.
In particolare, di quel gruppo che mescolava giovani di belle speranze (oltre a Paparelli, c'erano Pirro e Carbonari, tutte diciottenni proveninti dal vivaio della Lardini) ad atlete più esperte, ci furono due giocatrici che colpirono la mia attenzione di tifoso: Valeria Tallevi e Federica Quintabà. Della prima, basterebbe dire che ad oggi, è stata la giocatrice più forte ad aver indossato la maglia rossoblù da dopo la Decisione. Forse la Divina Peretti può competere ma "Valeriana" in quegli otto mesi mi ha fatto tornare indietro agli anni della serie A, perché una giocatrice capace di attaccare con quella potenza, a quelle altezze e con quella tecnica, io non l'ho più vista. Questo l'ha fatta entrare nel ristretto club delle Pupille. Su Federica Quintabà e sulla sua annata jesina, credo sarebbe giusto fare un film, perché a settembre era quasi una ex giocatrice, una che stava pensando di smettere col volley. La gravidanza di Hawa Bara, annunciata a due settimane dall'inizio del campionato ha cambiato il destino della Pieralisi e di Federica, chiamata da coach Luciano, aggregata al gruppo senza poter fare la preparazione ma convinta di essere semplicemente una palleggiatrice in seconda, dietro la titolare Paparelli. L'infortunio alla caviglia della regista di Montecassiano proiettò Federica al timone della Pieralisi, proprio alla vigilia di due trasferte da brividi: prima Corridonia, poi Monte San Giusto, due campi caldi e difficili.Dopo il colpaccio del PalaMattei, il 18 novembre le prilline giocarono infatti, a Monte San Giusto, dove nel 2016 avevano festeggiato la promozione in B2. Stavolta però, non fu una passeggiata, anzi non fu una facile per niente! Dall'altra parte della rete c'era un avversario tenace, che aveva in Partenio e Sopranzetti le due attaccanti più forti, in più la piccola palestra "Montisala" era davvero un bunker difficilissimo da espugnare. Anche in quelle condizioni, Federica Quintabà fu eccezionale, puntò molto sulla semplicità e sulla forza dei suoi attaccanti, perché quella Pieralisi, seppure con tanti difetti, non mollava mai ed aveva giocatrici di grande personalità, come Valentina Da Col, che dal quarto set in poi cominciò a picchiare come una matta. Da 2-1, finì 2-3 con il tie break deciso proprio da Da Col. "Partita dai due volti" la definì coach Luciano. Ogni tanto mi capita di riguardare il video dell'ultimo punto, quell'urlo di Valentina Da Col e la gioia di tutta la squadra. Quei due successi nel giro di sette giorni sancirono di fatto, la "promozione" di Quintabà a titolare inamovibile di una squadra magari incostante ma devastante quando tutto girava alla perfezione. Quella serata a Monte San Giusto fu un po' lo specchio di quella stagione, una serata incredibile, da montagne russe. La giusta conclusione di una settimana indimenticabile. FORZA JESI!!! NRB.