Nessuno RossoBlù

Un fine settimana perfetto


Era da quel 6 maggio dello scorso anno, da quell'incredibile pomeriggio a Campagnola Emilia che non andavo in trasferta per vedermi le rossoblù. Un digiuno molto lungo. Lo avevo già intuito a luglio, quando erano usciti i gironi, che per uno come me, che adora andare in giro a vedersi la squadra del cuore, sarebbe stata una stagione difficile. "Questo girone D non mi piace per nulla" avevo detto, perché le trasferte - a parte qualche piccola eccezione come Cesena ed ovviamente, Moie - sono tutte lontane e complicate da raggiungere. Però, proprio non ce la facevo a vedermi la Pieralisi solo al PalaTriccoli. Non mi bastava. Così, proprio il giorno di Natale ho deciso: sarei andato a Capannori, nella prima trasferta del 2024, quella più lunga di tutto il girone. "Sarà il mio regalo di Natale". E così ho cominciato a progettare tutto, dal viaggio, fatto in auto in totale solitudine, all'albergo in centro a Lucca (con la partita alle 21, chi ha voglia di farsi il ritorno alle undici della notte?), senza dimenticare la parte turistica del mio week-end, perché va bene Nottolini-Pieralisi, ma c'è un mondo oltre la palestra "Piaggia" ed ero curioso di vedere per la prima volta Lucca, che nel mio precedente blitz a Capannori non ero riuscito neppure a sfiorare.
Già, quella partita di due anni fa, è stato ciò che mi ha spinto ad imbarcarmi in questa avventura ma contemporaneamente, anche ciò che mi spaventava di più: "E se giocano di nuovo una partita come quella? Non riuscirei a superare la delusione!". Se quel 30 aprile di due anni fa tutto era andato storto, dal viaggio fino alla partita, la peggiore di tutta la stagione con episodi davvero sgradevoli in campo, questa volta - come a voler sottolineare la differenza tra quella Pieralisi 21/22 e quella di oggi - tutto è stato perfetto, dal viaggio, assolutamente tranquillo, all'albergo, bellissimo con personale gentilissimo, fino alla gente che ho incontrato, tutta molto cordiale. E' stato bello girare per Lucca come un normale turista, vedere le sue piazze, il suo teatro con una guida davvero appassionata e gentile, e la casa natale di Giacomo Puccini, senza dubbio il cittadino più illustre di Lucca. Una volta arrivato di fronte alla casa natale di Puccini, con la sua statua al centro della piazza mi è venuta un'idea. Qualche passante mentre sistemavo la mia sciarpa rossoblù sulla statua si è fatto una risata: "Almeno gli dai un po' di colore!" ha commentato divertito. Perfetto è stato anche il risultato della partita, che è stata totalmente diversa da quella di due anni fa. Per prima cosa, stavolta in campo c'erano Ilenia Peretti e Sofia Moretto, due giocatrici che adoro ogni giorno di più e che mi danno sicurezza: con loro so che Jesi non mi deluderà. E poi, c'era Tiziano, che l'altra volta se ne era rimasto (saggiamente) a casa a vederla in streaming. Lui non è solo un grande tifoso rossoblù ma è anche un profeta. Nel secondo set, proprio quando le prilline erano sotto 20-18 ed pochi immaginavano la rimonta jesina, l'allenatrice di Capannori ha effettuato il doppio cambio del palleggiatore e dell'opposto. Lui ha subito senteziato: "Questo cambio gli farà perdere il set". "Se ci azzecchi ti offro la colazione!" è stata la mia replica. Il set è finito 21-25 per la Pieralisi. Tiziano, ti devo una colazione! Quella gentilezza che ho trovato tra la gente di Lucca l'ho ritrovata - salvo qualche rarissima eccezione - anche alla palestra "Piaggia". Addirittura il diesse della Nottolini, Oronzo Miccoli ha messo a disposizione della Pieralisi i tavoli degli scout per la cena a base di panini dopo la gara; e dire che le jesine avevano appena rifilato un sonoro 3 a 0 alla sua squadra. Questo è ciò che mi piace della pallavolo, uno sport dove non c'è cattiveria. Dopo questa avventura tra Lucca e Capannori, ho già voglia di vivere di nuovo un'esperienza del genere. E se andassi a Pontedera? FORZA JESI!!! NRB.