Nessuno RossoBlù

Un esame superato


Se vuoi puntare ai play-off devi fare i conti col Volleyrò. Non so chi abbia detto questa frase, forse un addetto ai lavori, ma è verissima, perché la formazione romana sarà pure giovane, sarà pure discontinua, commetterà tanti errori ma alla fine, te la ritrovi sempre nelle zone altissime della classifica e se tu sei una squadra con delle ambizioni - come lo è la Pieralisi di quest'anno - sai che loro saranno lì a darti fastidio e batterli sarà una vera impresa. La partita dell'andata, giocata a metà ottobre, come ha detto Sofia Moretto nel dopo gara, probabilmente non rispecchiava completamente il valore delle ragazze di coach Cristofani, battute per 3 a 0 dalle jesine. Se quella del PalaScozzese era stata una gara quasi a senso unico, quella di sabato del PalaTriccoli è stata una vera girandola di emozioni, con un copione folle, soprattutto nei primi tre set, dominati da una squadra andata in fuga nelle battute iniziali e l'altra costretta ad una rimonta impossibile. Se devo essere sincero l'avvio di gara delle prilline, così energico e con la battuta sempre pericolosa (soprattutto, nel turno di Talità Milletti) un po' mi aveva illuso; credevo davvero che la Pieralisi riuscisse a replicare il risultato dell'andata. Ovviamente, già da metà set ho capito che non sarebbe stato un pomeriggio tranquillo e soprattutto, che avevo fatto bene a non prendere impegni per la serata.
Nei tanti alti e bassi di una partita che sembrava non avere mai fine, e che ha sempre smentito se stessa, è emersa forte una delle qualità - forse quella più importante - di questa Pieralisi: la capacità di non abbattersi, di non deprimersi. Non era successo né a Moie, né a Capannori, quando le jesine erano andate sotto 7-1 ed avevano rimontato lo svantaggio. Non è accaduto neppure sabato nel tie break, quando Paolucci & co erano scappate via 4-1, 8-6 e 10-8 ma erano sempre state riacciuffate dalle ospiti. Ammetto di aver pensato che a quel punto, dopo oltre due ore di gioco, la giovane età delle capitoline avrebbe avuto la meglio. Per fortuna mi sbagliavo di grosso, per fortuna questa squadra ha un cuore grandissimo ed è rimasta concentrata, pure sul 12-12. Lì la battuta, che aveva deciso i destini dei set precedenti, ha fatto ancora una volta la differenza: prima l'errore al servizio di una giocatrice del Volleyrò, poi il turno di Alessia Pomili, che ha scelto il momento più bello per piazzare il suo secondo ace del pomeriggio. La centrale di Potenza Picena ha continuato a mettere in difficoltà la ricezione avversaria; la battuta successiva ha poi generato il contrattacco (o free-ball, come dicono quelli bravi) di Sofia Moretto, cinica e fredda nel chiudere subito lo scambio e la partita.L'opposto rossoblù è stata meno spettacolare delle gare precedenti con Firenze e Pontedera, era stata marcata molto bene ma nel tie break ha sfoderato tutta la sua esperienza e la sua classe. So bene che i tifosi non vincono le partite però, nel risultato della gara di sabato credo che un ruolo tutt'altro che marginale lo ha avuto il pubblico del PalaTriccoli, trascinato dai ragazzi con il tamburo (ovvero i fidanzati di Ilenia Peretti e di Alessia Castellucci) che hanno dato ritmo a tutto l'ambiente. Una situazione molto simile si era vista già nel "derby della Vallesina" a Moie ed anche allora, i due avevano spinto la squadra ed il piccolo gruppo di jesini presenti al palasport. Non so se la partita avrebbe avuto lo stesso copione senza questa colonna sonora, però è stato bello sentire tutta quella gente coinvolta e trascinata dentro la partita. Se la sfida col Volleyrò era un esame di maturità, Paolucci & co lo hanno superato a pieni voti e si sono regalate pure la lode, cioè l'aggancio a Cesena, seconda, fermata al tie break a Firenze. E domenica c'è proprio lo scontro diretto in Romagna che metterà in palio il secondo posto. FORZA JESI!!! NRB.