Me lo sentivo. Me lo sentivo che domenica sarebbe stata una grande giornata per i colori rossoblù. Certo, dirlo ora, dopo che Paolucci & co hanno espugnato il parquet di Cesena (prime a farlo in questo campionato, e capaci di interrompere l'imbattibilità casalinga della Angelini, che durava dal 13 gennaio 2023), può sembrare la sparata di uno un po' arrogante e troppo pieno di sè. Ma io davvero ci credevo in questo successo e ci credevo così tanto che avevo fatto di tutto per arrivare a Cesena, nonostante fossi a quasi seicento chilometri di distanza dal Mini Palazzetto. Appena caduta la palla di Moretto, che aveva sancito la vittoria della Pieralisi sul Volleyrò, mentre tutti festeggiavano io avevo cominciato già a pensare a Cesena, perché ero consapevole non solo della difficoltà della gara ma anche e soprattutto, della mia difficoltà ad essere presente alla grande sfida. In tempi non sospetti, quando ancora il campionato era fermo per la sosta di fine girone di andata, mi ero iscritto ad una gita di due giorni in Puglia; in quel momento non potevo immaginare che domenica 25 febbraio le prilline si sarebbero giocate il secondo posto con Benazzi e compagnia bella. Non volevo disdire il viaggio ma volevo anche andare a Cesena, così ho cominciato a studiare un piano per soddisfare entrambi i miei desideri.
Tra Puglia e Molise
Me lo sentivo. Me lo sentivo che domenica sarebbe stata una grande giornata per i colori rossoblù. Certo, dirlo ora, dopo che Paolucci & co hanno espugnato il parquet di Cesena (prime a farlo in questo campionato, e capaci di interrompere l'imbattibilità casalinga della Angelini, che durava dal 13 gennaio 2023), può sembrare la sparata di uno un po' arrogante e troppo pieno di sè. Ma io davvero ci credevo in questo successo e ci credevo così tanto che avevo fatto di tutto per arrivare a Cesena, nonostante fossi a quasi seicento chilometri di distanza dal Mini Palazzetto. Appena caduta la palla di Moretto, che aveva sancito la vittoria della Pieralisi sul Volleyrò, mentre tutti festeggiavano io avevo cominciato già a pensare a Cesena, perché ero consapevole non solo della difficoltà della gara ma anche e soprattutto, della mia difficoltà ad essere presente alla grande sfida. In tempi non sospetti, quando ancora il campionato era fermo per la sosta di fine girone di andata, mi ero iscritto ad una gita di due giorni in Puglia; in quel momento non potevo immaginare che domenica 25 febbraio le prilline si sarebbero giocate il secondo posto con Benazzi e compagnia bella. Non volevo disdire il viaggio ma volevo anche andare a Cesena, così ho cominciato a studiare un piano per soddisfare entrambi i miei desideri.