Nessuno RossoBlù

Giocato il jolly


A pensarci ora, ad oramai tre giorni dalla sconfitta della Pieralisi con Montespertoli, potrei dire che era inevitabile che succedesse, che era quasi scontato che le due vittorie con il Volleyrò e con Cesena - arrivate dopo un totale di cinque ore di gioco e tantissime energie fisiche e mentali spese - chiedessero il contro alle rossoblù. Però, questo ragionamento ovviamente condizionato dal risultato, almeno alla vigilia della gara col Montesport neppure mi era passato per la mente, anche io come suggerito da Coach Luciano avevo scelto l'altra versione, cioé quella dell'entusiasmo che nasconde la fatica e che ti fa andare avanti nonostante nei tuoi muscoli ci sia più acido lattico che energia. Poi purtroppo, questo entusiasmo si è scontrato con la solidità e la maggiore freschezza delle ragazze allenate da coach Barboni, che è bene ricordarlo, non giocavano dal 17 febbraio ed hanno avuto due settimane di tempo per preparare il match del PalaTriccoli, contro gli appena tre delle jesine, tornate in palestra martedì 27 dopo la maratona del Mini Palazzetto. Qualcuno potrebbe, giustamente, dire che queste sono solo scuse, i famosi alibi di Velaschiana memoria ma dopo aver visto la partita di sabato, mi riesce difficile pensare a qualcosa di differente.
La verità è che più del muro, poco efficace, di una battuta che non ha portato gli stessi benefici delle volte scorse, di un attacco sempre in affanno contro la difesa ospite, ciò che è mancato alla Pieralisi è stata l'energia e la voglia di lottare, di restare attaccata alla partita anche nei momenti difficili, cosa che al contrario aveva fatto la differenza con il Volleyrò ed in casa della Angelini. La fatica e la stanchezza non hanno solo rallentato le prilline, apparse lente in difesa, ma le ha anche disunite, non c'è stata la solita prestazione corale; al contrario si viveva di iniziative estemporanee dei singoli. E dire che sia nel primo sia nel secondo set, la situazione sembrava mettersi bene per le rossoblù. Nel primo, dopo l'avvio choc (2-7), lo svantaggio era stato ricucito in un amen (9-10) e si respirava fiducia; invece, è arrivato un altro break pesantissimo delle ospiti che ha chiuso la frazione. Nel secondo il buon inizio (6-2) delle jesine era stato poi vanificato. Lì ho capito che la Pieralisi difficilmente sarebbe uscita dal campo con un punto, si vedeva anche negli occhi delle ragazze, spenti e spaesati; non è bastato neppure l'incitamento della Divina, per riaccendere quel fuoco che aveva incendiato il PalaTriccoli due settimane prima con le giovani di coach Cristofani. Il terzo è stato davvero una via crucis.In una giornata così nera, nonostante il bellissimo arcobaleno che aveva colorato il cielo di Jesi prima della gara, l'unica notizia positiva è arrivata dalla classifica: il secondo posto per il momento è salvo. La vittoria del Volleyrò nello scontro diretto con Cesena, la pesante sconfitta della Clementina 2020 a Firenze ed il rotondo 0-3 di Pomezia a Capannori hanno permesso alle due formazioni laziali di accorciare il distacco dalla zona play-off, senza tuttavia ribaltare le gerarchie. Se questo campionato fosse una partita a Scala 40, si potrebbe dire che i due tie break vinti con le romane e le romagnole avevano permesso alla Pieralisi di guadagnarsi un jolly, da usare in situazioni critiche. Io mi immaginavo la trasferta di Pomezia o la gara casalinga con la capolista Fgl-Zuma; nulla di tutto questo. Paolucci & co hanno immediatamente messo sul tavolo questa carta ed ora, non possono più permettersi dei passi falsi se vogliono mantenere la seconda posizione: il Volleyrò e Cesena sono lì ad un punto, la Clementina 2020 è sempre lì a meno sei, Pomezia a meno otto. La speranza è che la condizione fisica, torni quella di inizio febbraio e soprattutto, che la squadra riprenda a giocare in maniera corale, con la stessa determinazione vista in precedenza. FORZA JESI!!! NRB.