Nessuno RossoBlù

Più forti del "Fattore S"


La fortuna è cieca ma la sfiga...ci vede benissimo. A questa famosa massima io aggiungerei che non solo ci vede benissimo ma ultimamente ha puntato proprio la Pieralisi. Due settimane fa era toccato alla Divina Peretti, che era scesa in campo contro Montespertoli tutta fasciata per un problema muscolare, causato dalla maratona con Cesena, che la regista maceratese aveva chiuso con i crampi, tanto era stata la fatica. E la sua condizione precaria aveva assai condizionato sia la sua partita sia quella di tutta la squadra, svuotata mentalmente e fisicamente dai due tie break vinti col Volleyrò e con la Angelini. Nello scorso fine settimana il film sembrava drammaticamente sul punto di ripetersi. Il fattaccio, anzi sarebbe più giusto dire "i fattacci" perché si è trattato di due interventi del "Fattore S", si sono verificati venerdì pomeriggio, cioé 24 ore prima del match con Trevi, gara già di per sè difficile, visto che le umbre avevano messo in difficoltà proprio Roma nel turno precedente. Prima è toccato a Valeria Marcelli, che in questa stagione è stata letteralmente bersagliata dalla sfortuna. La centrale di San Benedetto del Tronto all'inizio del riscaldamento è ricaduta male e si è procurata una brutta distorsione alla caviglia. Poteva già bastare così ma si sa, la sfiga...ci vede benissimo ed ha puntato la Pieralisi. 
Verso la fine della seduta, quando si stavano provando le battute, è toccato ad Alessia Pomili fermarsi per un problema muscolare alla coscia sinistra. Coach Luciano chissà cosa avrà pensato in quella situazione? Per fortuna che l'allenamento era finito, sennò magari si fermava pure Talitona! Così con la Lucky Wind la Pieralisi è scesa in campo in piena emergenza al centro, senza un vero cambio perché Marcelli era a referto solo per pro forma, e con Alessia che ha stretto i denti, con la coscia tutta fasciata che le impediva anche i movimenti più semplici e che l'ha costretta addirittura a modificare la meccanica del servizio. L'unica in buona salute alla fine, era Talità Milletti. Eppure in questo condizioni che potevano far pensare ad un altro sabato balordo come quello di quindici giorni fa, le rossoblù hanno trovato la forza ed insospettabili risorse per sconfiggere Trevi e soprattutto, il "Fattore S" che le sta perseguitando. Quella caratteristica che già avevo notato a Figline Valdarno si è rivista: la capacità della squadra di uscire dalle situazioni difficili tutte insieme, come un gruppo. Ognuna delle ragazze in campo ha portato il suo mattoncino. Nei primi due set ad esempio è stata Alessia Castellucci con il suo turno al servizio a piazzare il break decisivo, dopo un buon avvio delle umbre che avevano trovato in Corradetti e nelle spettacolari difese del libero salentino Natalizia delle valide avversarie. Neppure il terzo set perso per colpa di un avvio troppo molle, che ha permesso alla Lucky Wind di scappare respingendo i generosi tentativi di rimonta delle jesine, ha fiaccato la forza mentale della Pieralisi. Anzi, al contrario, una volta tornate in campo per il quarto set, Paolucci & co hanno scaricato sul parquet tutta quella rabbia e quella voglia di dimostrare il loro valore, che hanno prodotto il parziale di 6-1. In particolare a mandare in fuga la squadra è stata proprio Talità Milletti, che fino a quel momento aveva alternato buone giocate ad errori goffi, dettati un po' dall'inesperienza ed un po' dall'eccessiva generosità. La centralona jesina con le sue battute ha aperto il set (alla fine saranno ben cinque gli ace) e si è fatta sentire anche a muro, altro fondamentale in cui ha dominato la scena, mettendone a referto sei. Sul 18-8, in una situazione di totale sicurezza Coach Luciano ha potuto dare spazio a tutte le ragazze della panchina, da Agnese Pepa che mi ha deliziato con un muro su Corradetti ed il punto finale del 25-14, Caterina Miecchi, Sofia Quinteros e Glenda Girini. Se la caviglia non l'avessa tradita il giorno prima, probabilmente ci sarebbe stato spazio anche per Valeria Marcelli. Dal campo sono uscite Peretti, che per quanto ha corso avrà fatto la Caminada di San Giuseppe da dodici chilometri, Paolucci, Cecconi e Castellucci. Un finale così, dopo quel venerdì dominato dal "Fattore S", non se lo sarebbe immaginato neppure un uomo dalla grande Fede come Coach Luciano. Però, fossi in lui un giro a Loreto in vista delle partite che attendono le rossoblù io lo farei. Per stare più sicuri. FORZA JESI!!!