C'è un proverbio che recita così: "Non tutti i mali vengono per nuocere". Cosa vuol dire? Non è immediato ma dovrebbe significare più o meno che alcune volte, da situazioni o eventi più o meno negativi possono scaturire alcuni vantaggi, magari non immediatamente percepibili. È di fatto un invito a cercare un lato positivo anche in situazioni che possono essere causa di problemi. A questo proverbio non avevo mai dato troppo credito almeno fino a sabato, almeno fino alla partita della Pieralisi. Ho già scritto ieri del "Fattore S" che nelle ultime settimane ha flirtato fastidiosamente con le rossoblù, bersagliate dagli infortuni. Eppure proprio da questi infortuni, oltre ad emergere prepotente la voglia di vincere di Paolucci & co, sono scaturite soluzioni tecniche nuove ed imprevedibili. L'esempio più evidente credo sia ciò che è accaduto ad Alessia Pomili, una che probabilmente neppure doveva giocare sabato con Trevi, perché l'infortunio muscolare alla coscia sinistra le impediva anche di camminare normalmente e di fare i movimenti più elementari. Se Valeria Marcelli non l'avesse anticipata in infermeria, credo proprio che "Pomi" se ne sarebbe rimasta a sedere ed invece, è stata costretta agli straordinari.
Non tutti i mali vengono per nuocere
C'è un proverbio che recita così: "Non tutti i mali vengono per nuocere". Cosa vuol dire? Non è immediato ma dovrebbe significare più o meno che alcune volte, da situazioni o eventi più o meno negativi possono scaturire alcuni vantaggi, magari non immediatamente percepibili. È di fatto un invito a cercare un lato positivo anche in situazioni che possono essere causa di problemi. A questo proverbio non avevo mai dato troppo credito almeno fino a sabato, almeno fino alla partita della Pieralisi. Ho già scritto ieri del "Fattore S" che nelle ultime settimane ha flirtato fastidiosamente con le rossoblù, bersagliate dagli infortuni. Eppure proprio da questi infortuni, oltre ad emergere prepotente la voglia di vincere di Paolucci & co, sono scaturite soluzioni tecniche nuove ed imprevedibili. L'esempio più evidente credo sia ciò che è accaduto ad Alessia Pomili, una che probabilmente neppure doveva giocare sabato con Trevi, perché l'infortunio muscolare alla coscia sinistra le impediva anche di camminare normalmente e di fare i movimenti più elementari. Se Valeria Marcelli non l'avesse anticipata in infermeria, credo proprio che "Pomi" se ne sarebbe rimasta a sedere ed invece, è stata costretta agli straordinari.