Alla fine, quando Sofia Moretto ha messo a terra il pallone del 35-33, per me è stata come una liberazione. Quel lunghissimo ed estenuante punto a punto del finale di quarto set, fatto di "Nuova palla match per la Pieralisi!" e del successivo "Pomezia la annulla!" mi aveva consumato tutte le energie, oltre che lo spazio nella memoria del cellulare, perché continuavo a girare video dell'ultimo punto...ma che poi non era mai davvero l'ultimo punto. Quando è caduto quell'ultimo pallone, ero stremato dalla fatica di una gara, che definire epica non è sbagliato, perché nella fornace del PalaCupola è successo davvero di tutto, nel bene e nel male per i colori rossoblù. Forse, quei primi due set, interpretati in maniera magistrale da Paolucci & co per concentrazione, intensità in difesa e precisione in battuta, mi avevano un po' illuso che il mio pomeriggio a sud di Roma, potesse scorrere più tranquillo di quanto pensassi alla vigilia del mio viaggio. Ma era evidente che la United Volley non poteva essere quella squadra lì, presa a pallonate nel secondo set, con Coach Luciano che dal 10-21 aveva dato spazio a Pepa, Quinteros, Miecchi e Girini. Doveva arrivare una reazione da parte delle padroni di casa, che si giocavano le ultime speranze di restare agganciate al treno per i play-off. E quella reazione è puntualmente arrivata.
La vittoria del carattere
Alla fine, quando Sofia Moretto ha messo a terra il pallone del 35-33, per me è stata come una liberazione. Quel lunghissimo ed estenuante punto a punto del finale di quarto set, fatto di "Nuova palla match per la Pieralisi!" e del successivo "Pomezia la annulla!" mi aveva consumato tutte le energie, oltre che lo spazio nella memoria del cellulare, perché continuavo a girare video dell'ultimo punto...ma che poi non era mai davvero l'ultimo punto. Quando è caduto quell'ultimo pallone, ero stremato dalla fatica di una gara, che definire epica non è sbagliato, perché nella fornace del PalaCupola è successo davvero di tutto, nel bene e nel male per i colori rossoblù. Forse, quei primi due set, interpretati in maniera magistrale da Paolucci & co per concentrazione, intensità in difesa e precisione in battuta, mi avevano un po' illuso che il mio pomeriggio a sud di Roma, potesse scorrere più tranquillo di quanto pensassi alla vigilia del mio viaggio. Ma era evidente che la United Volley non poteva essere quella squadra lì, presa a pallonate nel secondo set, con Coach Luciano che dal 10-21 aveva dato spazio a Pepa, Quinteros, Miecchi e Girini. Doveva arrivare una reazione da parte delle padroni di casa, che si giocavano le ultime speranze di restare agganciate al treno per i play-off. E quella reazione è puntualmente arrivata.