Che fosse una partita speciale me ne ero accorto subito, appena arrivato al PalaTriccoli, un'ora prima dell'inizio del "Big Match". C'erano gli osservatori federali, presenze oramai abituali alle gare delle rossoblù, e c'erano anche quei dirigenti che durante tutta la stagione non vedi mai, fino a quando non arrivano le partite di cartello ed allora, sono lì accanto al Presidente a dispensare consigli. Mi sono goduto tutto il riscaldamento della Pieralisi e ho visto il palazzetto riempirsi lentamente ma non così tanto come mi sarei aspettato dopo la pubblicità via social impostata dalla società di via Ancona. Alla fine credo, fossimo più o meno gli stessi delle partite con Roma e con Trevi. L'osservato speciale almeno dal mio punto di vista era Marco Bracci, uno che già da giocatore me lo ricordavo bello fumantino nei derby tra Parma e Ravenna. Tempo fa, il buon Roberto mi aveva accennato del suo show al PalaMartatelli contro la Clementina 2020: la maturità ed il nuovo ruolo da allenatore dunque, non lo avevano cambiato. Se il primo set era scivolato via tranquillo anche perché Castelfranco era dalla parte opposta, nel secondo ecco finalmente il primo lampo di Bracci: avanti 14-9, dopo l'errore di Tesanovic lui ha chiamato time-out sbattendo la cartellina sulla panchina, spaventando la povera mopper lì vicino, ed ha iniziato la pausa con un bestemmione. Se c'erano dubbi, Bracci era carico e ce lo ha dimostrato urlandoci in faccia, dopo una nostra protesta: "Io dico quello che voglio!".
Lo show di Marco Bracci
Che fosse una partita speciale me ne ero accorto subito, appena arrivato al PalaTriccoli, un'ora prima dell'inizio del "Big Match". C'erano gli osservatori federali, presenze oramai abituali alle gare delle rossoblù, e c'erano anche quei dirigenti che durante tutta la stagione non vedi mai, fino a quando non arrivano le partite di cartello ed allora, sono lì accanto al Presidente a dispensare consigli. Mi sono goduto tutto il riscaldamento della Pieralisi e ho visto il palazzetto riempirsi lentamente ma non così tanto come mi sarei aspettato dopo la pubblicità via social impostata dalla società di via Ancona. Alla fine credo, fossimo più o meno gli stessi delle partite con Roma e con Trevi. L'osservato speciale almeno dal mio punto di vista era Marco Bracci, uno che già da giocatore me lo ricordavo bello fumantino nei derby tra Parma e Ravenna. Tempo fa, il buon Roberto mi aveva accennato del suo show al PalaMartatelli contro la Clementina 2020: la maturità ed il nuovo ruolo da allenatore dunque, non lo avevano cambiato. Se il primo set era scivolato via tranquillo anche perché Castelfranco era dalla parte opposta, nel secondo ecco finalmente il primo lampo di Bracci: avanti 14-9, dopo l'errore di Tesanovic lui ha chiamato time-out sbattendo la cartellina sulla panchina, spaventando la povera mopper lì vicino, ed ha iniziato la pausa con un bestemmione. Se c'erano dubbi, Bracci era carico e ce lo ha dimostrato urlandoci in faccia, dopo una nostra protesta: "Io dico quello che voglio!".