Nessuno RossoBlù

La festa jesina nella "Gabbia"


Nella mia vita di tifoso rossoblù ho visto tante belle partite, alcune sono state grandi ma pochissime sono state indimenticabili. Nel ristretto gruppo di partite leggendarie giocate dalle prilline c'è sicuramente quella disputata dalla Monte Schiavo Banca Marche il 13 aprile del 2005 a Novara, in quella che fu la "bella" dei quarti di finale dei play-off scudetto della stagione 2004/05. A rendere speciale quella partita non fu solamente il risultato finale - 3 a 1 per le jesine, che si qualificarono così alle semifinali - ma la storia di quella serie ed anche il luogo dove si consumò quel bellissimo successo, il PalaDalLago, abbandonato dalla società novarese nel 2007 per spostarsi nel più moderno e capiente Sporting Palace, ora PalaIgor. La sconfitta al "Dal Lago" nell'ultima giornata di stagione regolare ed una serie di risultati sfavorevoli, avevano fatto scivolare la Monte Schiavo da un possibile quarto posto fino al sesto, che la abbinò proprio all'Asystel di Glinka, De Carne, Anzanello e Cardullo.
Il meccanismo di quei play-off prevedeva che la squadra peggio piazzata giocasse gara 1 in casa, per poi farne due in trasferta. Quindi le rossoblù erano già chiamate a vincere perché al "Dal Lago" non avevano mai vinto in una serie di play-off. Invece Novara espugnò il PalaTriccoli con irrisoria facilità, un 3-0 che fu replicato anche in gara 2 in Piemonte. Sulla panchina jesina però, sedeva una leggenda del volley mondiale, quella Jenny Lang Ping chiamata dal Presidentissimo Gennaro Pieralisi per risollevare un'annata iniziata male e proseguita con l'esonero a fine dicembre del tecnico Cuccarini. Jenny era anche una ex, era sulla panchina dell'Asystel qualche mese prima, in quella drammatica finale scudetto persa dalle novaresi contro al Foppapedretti dopo essere stata avanti 2-0 nella serie ed aver sprecato tantissimi match point. Jenny seppe ridare fiducia ad un gruppo demotivato, fece capire alle ragazze che nulla era impossibile, anche espugnare il fortino del "Dal Lago", un luogo dove la Monte Schiavo aveva abbandonato i sogni di gloria nei play-off 2002 e 2003. La chiave doveva essere l'unità del gruppo e la voglia di sacrificarsi in difesa, perché da quel fondamentale si vede la voglia di vincere di una squadra. Ed il 1° aprile accadde il primo miracolo: la Monte Schiavo vinse per la prima volta nei play-off a Novara. Un 3 a 1 clamoroso, firmato da una Toga straripante (20 punti, 51% in attacco) ed una Leggeri fortissima a muro (5). Due giorni dopo al PalaTriccoli la Toga (nella foto Pieralisi Volley Jesi) ne segnò 24 e l'Asystel fu spazzata via con un 3-0 nettissimo (16, 22 e 18 i parziali). Il 2 a 2 che sembrava impossibile era realtà ma di miracolo a quel punto ne serviva un altro. La "bella" si giocò dieci giorni dopo perché nel frattempo c'era stata la morta di Papa Giovanni Paolo II, che aveva fermato tutto lo sport italiano. Il 13 aprile le due squadre si ritrovarono di nuovo al "Dal Lago" ma era chiaro che il vento era cambiato, che la Monte Schiavo non era più la squadra sgraziata e sfiduciata delle prime due gare. L'Asystel invece, si era lentamente sfaldata, annichilita da una Togut che in gara cinque mise a referto 29 punti (e 55% in attacco). Quando cadde l'ultimo pallone, i tifosi jesini presenti nella "Gabbia" (perché il settore ospiti era sbarrato come quello degli stadi), che si erano fatti tutto quel viaggio in un mercoledì sera, esultarono come pazzi, perché quella vittoria li ripagò di una stagione amara. Io con orgoglio, posso dire che c'ero e quella bellissima serata novarese di metà aprile fu una di quelle in cui piansi come un bambino felice. In quel posto avevo visto troppe sconfitte ma quella sera no, quella sera la storia fu diversa, quella serà gridai: "La maledizione è finita! Abbiamo vinto a Novara!". FORZA JESI!!! NRB.