Nessuno RossoBlù

Chi ha paura di Marco Bracci?


Alla fine la montagna ha partorito il più classico dei topolini. Tutto il casino offerto da Pieralisi-Castelfranco di Sotto, con il suo campionario di nervosismo e comportamenti antisportivi, ha prodotto una sentenza molto leggera con un solo "colpevole", il Presidente, reo di essere entrato in campo a fine gara per avere un confronto molto diretto con il primo arbitro Cervellati. Quello emesso dal Giudice Sportivo federale - che ha aggiunto anche una multa da cento euro - è un provvedimento giusto e sacrosanto, però mi sorprende che non sia stato sanzionato il grande protagonista della corrida del tie break, quel Marco Bracci (nella foto facebook.com/asdpallavolocastelfranco) che nel corso della gara ha tenuto un comportamento a dir poco irritante e poco sportivo. Possibile che gli osservatori mandati dalla Federvolley non abbiano visto nulla? Possibile che non si siano accorti di come si è rivolto a noi del parterre dietro la sua panchina ("Io dico ciò che voglio!")?
Possibile che non abbiano visto le minacce a Caterina Miecchi nel tie break? Possibile che abbiano ignorato il "Ti aspetto fuori!" urlato a Coach Luciano dopo la loro espulsione? Il tecnico della Fgl-Zuma si è beccato solo una diffida, provvedimento che scatta automaticamente dopo l'espulsione ma tutta la sua condotta di gara, è stata totalmente ignorata. La Federvolley per l'ennesima volta si è dimostrata debole coi forti e forte con i deboli. Chi era presente nel dopo partita ha raccontato di un osservatore particolarmente arrabbiato con Cervellati, il primo arbitro, per la gestione del tie break. Questo fatto mi aveva illuso di un esito differente, di una punizione esemplare per l'allenatore della Fgl-Zuma. Il responso del Giudice Sportivo invece, mi spinge ad interrogarmi su tante cose, a partire dal peso differente dei due club. Il Presidente anziché prendersela con gli arbitri e beccarsi una sospensione più multa, dovrebbe farsi sentire di più in Fipav; mi pare evidente che Castelfranco conta più di Jesi e non c'era bisogno di questa vicenda per capirlo. Già in altre occasioni, quando le due squadre si erano incrociate c'erano state direzioni di gara molto opache; indimenticabile quella del marzo del 2022, con i due arbitri che pilotarono il quinto set per farlo vincere alle pisane. L'altra questione riguarda proprio Bracci, che evidentemente in virtù del suo titolo di "Campione del Mondo" ottenuto con merito da giocatore, gode della più totale impunità su tutti i parquet d'Italia. Già a Castelbellino contro la Clementina 2020 ai primi di febbraio, l'ex centrale del Maxicono Parma aveva dato spettacolo, con un comportamento antisportivo ma anche in quel caso non c'erano stati provvedimenti. A questo punto, con l'ipotesi tutt'altro che improbabile di un "secondo round" tra Pieralisi e Castelfranco nei play-off, e per di più di nuovo al PalaTriccoli, cosa devo aspettarmi? Chiedere una direzione di gara limpida e non condizionata dal blasone dei protagonisti non mi sembra qualcosa di così assurdo. FORZA JESI!!! NRB.