Nessuno RossoBlù

Il rammarico di Giuseppe Cormio


Nei giorni successivi alla gara tra la Pieralisi e Castelfranco di Sotto è uscita una bella intervista allo jesino Giuseppe Cormio, attuale direttore sportivo della Lube Civitanova e uno dei dirigenti più esperti e più vincenti del volley italiano. Io ero talmente preso dal casino combinato da Marco Bracci nel tie break, che mi è un po' sfuggita. Il pretesto era il suo 69mo compleanno, che sono stati festeggiati il 12 aprile. Nella lunga chiacchierata con Daniele Bartocci di Vallesina Tv, Cormio ha ripercorso la sua carriera, dai mitici anni '80, quando da giovanissimo diesse dell'allora Tre Valli Jesi portò nella città di Federico II il carneade Julio Velasco dall'Argentina, ai giorni d'oggi, con la Lube ed il pronostico per la Nazionale sia maschile sia femminile, che devono ancora ottenere il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Nell'intervista però, si è parlato anche da pallavolo femminile ed in particolare della Monte Schiavo, perché proprio Cormio (nella foto facebook.com/LUBEVOLLEY) ha confermato che ci furono contatti con il Presidentissimo Gennaro Pieralisi, che lo voleva al timone della società negli anni d'oro della serie A1. 
"C'è stata un'opportunità anche nel femminile con la famiglia Pieralisi che ha portato per tanti anni la pallavolo femminile ad altissimi livelli. E' mancato qualcosa a tal proposito? Io avrei potuto forse fare di più, qui mi sento un po' in colpa perché firmai un contratto con l'ingegner Pieralisi e tre giorni dopo mi tirai indietro. Questo perché in quei giorni intervennero degli episodi e delle situazioni che non mi erano piaciute. E chiesi dunque la possibilità di uscire da quel contratto. Certo, non credo che io avrei risolto la situazione di Jesi ma quella era una Jesi che veramente poteva vincere veramente tutto, a livello mondiale, perché aveva davvero la migliore organizzazione, la migliore persona in assoluto, la più appassionata e quella che metteva più finanza in quel momento in tutta Italia. Quello è un grande rammarico". Da quando ho letto questo passaggio, più che chiedermi quali furono gli "episodi e le situazioni che non gli erano piaciuti", ho immaginato cosa sarebbe potuto succedere con un dirigente esperto come Cormio al timone della società.Nell'intervista non è specificato il periodo in cui ci fu il contatto (nell'anno dell'arrivo in serie A1? Oppure dopo la stagione 2004/05?) ma al di là di questo dato, io sono sicuro che con lui alcune cose sarebbero andate in maniera diversa, che la bacheca della sede di via Ancona adesso avrebbe qualche trofeo in più oltre alla Challenge Cup, unica coppa vinta dalla Monte Schiavo nei nove anni nella massima serie. La sua esperienza e la sua competenza sarebbero stati un valore aggiunto per una società giovane e a volte, un po' inesperta nel complicato mondo del volley internazionale. La domanda che mi sono fatto è anche quella legata alla Decisione: ci sarebbe stata la cessione del titolo alla Spes Conegliano nel 2010 con Cormio direttore sportivo? Mi piacerebbe avere la sfera di cristallo per sapere come sarebbe andata a finire; io credo di no ma chissà che Cormio non possa colmare quel rimpianto. A domanda se potrà tornare il periodo d'oro del volley jesino, l'attuale diesse della Lube, non si è tirato indietro: "Speriamo, me lo auguro. Se devo dare una mano io ci sono sempre, come ho sempre detto" è stata la sua risposta. Vedere a Jesi, nella squadra della sua città il più importante e vincente dirigente italiano, sarebbe bellissimo. Magari è solo un sogno irrealizzabile ma in fin dei conti, cosa può fare il povero tifoso rossoblù, se non sognare? FORZA JESI!!! NRB.