Nessuno RossoBlù

I play-off "all'italiana"


Ancora 48 ore e comincerà il gran ballo dei play-off, che dovranno assegnare i cinque posti per la serie A2 2024/25. Come già sappiamo, la Pieralisi in questo fine settimana non scenderà in campo, ma resterà alla finestra mentre le altre due squadre del suo mini-girone - cioè Fasano ed Altino - si affronteranno. Questo turno di riposo mi dà la possibilità di tornare nuovamente sul meccanismo di questi play-off 2024, cervellotici, brutti ed potenzialmente ingiusti. Ma andiamo con ordine. La formula ha provato a spiegarla pure il sito ufficiale del club rossoblù, che ha semplicemente fatto copia e incolla con il pdf rilasciato dalla Federvolley lo scoro 4 ottobre 2023 per illustrare la struttura della post season. Siccome i posti sono cinque, come i gironi della B1, promuovere direttamente le prime cinque dei cinque raggruppamenti sarebbe stato troppo semplice ed avrebbe trasformato tante partite di fine stagione in delle "amichevoli a pagamento". Così quelli della Federvolley hanno allungato l'annata con i play-off ma li hanno voluti fare "all'italiana" e non all'americana, come invece, siamo abituati a viverli. Che significa?
I play-off li hanno inventati gli statunitensi e sono stati importati in Italia per la prima volta nella pallacanestro nel 1976/77 e successivamente nel volley femminile nel torneo di A1 1983/84. La caratteristica dei play-off sono le partite ad eliminazione diretta, con tutta la tensione e l'adrenalina che le circonda. Alla Federvolley però, questa formula, che era anche quella dello scorso anno, che le seconde e le terze che giocavano le semifinali (con partite di andata e ritorno più eventuale golden set, come in Champions League), per poi andare a sfidare le prime in una serie di finale al meglio delle due su tre. No, questo era troppo complesso, meglio inventarsi un play-off "all'italiana" con un mini-girone all'italiana - ovvero tutti contro tutti - con partite di sola andata e l'assegnazione della promozione alla squadra che avrà vinto più partite. Così saranno strutturati i play-off della B1 2023/24. Detta così sembra facile. Un meccanismo cervollotico, soprattutto per quanto riguarda la creazione dei cinque gironi, con le prime accoppiate alle terze dello stesso gruppo, più la seconda di un altro. Brutti perché non ci saranno gare ad eliminazione diretta, niente partite da dentro o fuori, niente gara 1, gara 2 e "bella" ma le quindici squadre qualificate alla post season dovranno semplicemente provare a vincere più incontri possibili e poi...si vedrà. Ma la cosa più grave di questa formula è la potenziale ingiustizia.Già assegnare la promozione in appena due gare mi pare una situazione assurda dopo un campionato così lungo, ma ciò che è ancor più preoccupante è il rischio di assegnare la promozione in A2 con il quoziente set o il quoziente punti. Impossibile? Mica tanto! Se Fasano batte Altino 3-2, poi la Pieralisi frega Fasano con lo stesso punteggio e per concludere Altino vince con la Pieralisi al quinto, che succederà? Come si assegnerà la promozione? La Federvolley nell'allegato del 4 ottobre non definisce il caso della classifica avulsa, quindi cosa mi devo attendere? Si guarderà il quoziente set e il quoziente punti? Oppure conteranno le vittorie in stagione regolare? Qualunque siano le decisioni dei vertici federali, questa è una formula assurda, che davvero rischia di vedere assegnato uno dei cinque posti per la A2 con il quoziente, una roba assurda se pensiamo a tutti i sacrifici fatti da tutte le ragazze durante questo lungo campionato. Non si potrà sbagliare nulla, neppure un singolo set o un singolo punto, perché potrebbero fare la differenza tra un trionfo ed una disfatta. Poi è chiaro, che se tutto dovesse andare nella maniera migliore, sarò il primo a dire che questi play-off sono geniali ma la verità è che non mi piacciono affatto. FORZA JESI!!! NRB.