Nessuno RossoBlù

La fine della favola di Filottrano

La favola, se mai c'è stata, è finita. Ieri pomeriggio la Lega Volley Femminile ha annunciato l'elenco delle squadre che hanno presentato la domanda di iscrizione ai prossimi campionati di serie A 2020/21. In fondo alla lista delle candidate per la A1, ecco la sentenza: "La Società Polisportiva Filottrano Pallavolo ha comunicato la propria rinuncia all'iscrizione alla Serie A1". L'unica tra tutte a chiamarsi fuori, ad alzare bandiera bianca di fronte alla crisi economica generata dall'emergenza Coronavirus.

In realtà, la notizia era data quasi per scontata. Quello di ieri è solo l'ultimo capitolo di una estate travagliata per il club nero-rosa, iniziata col tentativo di collaborazione - peraltro fallito per problemi di comunicazione - a livello di prima squadra con Macerata, che avrebbe garantito almeno la serie A2. E proprio nell'annunciare il mancato accordo con l'Helvia Recina la società del presidente Gobbi lasciava intendere propositi di ridimensionamento: "La complicata congiuntura economica e le difficoltà acuitesi nelle ultime settimane nel reperire risorse, non consentono in questo momento al club filottranese un'equa partecipazione e sviluppo di un progetto sportivo che è stato fortemente voluto e sul quale è stato investito grande impegno". Così si chiudeva quella nota datata 3 giugno; parole pesanti che tutti hanno interpretato come un'uscita di scena. (foto facebook.com/pg/filottranovolley).

In questo modo dunque, si è conclusa l'avventura in serie A della Lardini, arrivata in A2 sei anni fa ed approdata tre anni dopo nel massimo campionato femminile. Sono stati sei anni assai duri, quelli di Filottrano, che ha sempre dovuto lottare per la salvezza. Subito retrocessa in B1 nel 2015 ma abile a rientrare in gioco grazie all'acquisizione del titolo di Piacenza. Un'altra retrocessione, questa volta in A2, nel 2018, al primo anno al piano attico del volley nazionale. Anche lì, il ripescaggio ha salvato la Lardini. Il momento migliore comunque, resta la stagione 2016/17, quella della promozione in A1 e della vittoria in Coppa Italia di A2 contro Pesaro. 

Per uno strano scherzo del destino, mentre la Monte Schiavo usciva di scena dal palcoscenico della serie A (era il 30 giugno 2010) per ricollocarsi in B2, la Lardini iniziava la sua scalata: promossa in B1 nel 2010, promossa in A2 nel 2014, promossa in A1 nel 2017. Dieci anni dopo la Decisione rossoblù, ecco che tutto si ribalta, come se il tempo volesse tornare indietro a quel 2010: la Pieralisi che compra la B1 e si avvicina alla serie A, Filottrano che torna da dove era iniziato tutto, in B2. 

Sono stato solo due volte a vedere la Lardini, entrambi ad Osimo e sempre per motivi...rossoblù: c'era dall'altra parte della rete una ex prillina, Leo Lo Bianco. Tanti jesini però, hanno fatto l'abbonamento a Filottrano in questi anni ed hanno gioito quando il club nero-rosa si è trasferito proprio al PalaTriccoli abbandonando il PalaBaldinelli. Adesso cosa faranno? Si sposteranno a Pesaro? Oppure a Macerata? Mi auguro che trovino tempo anche per la squadra della loro città. Secondo i bene informati, proprio la Pieralisi avrebbe ceduto il suo titolo di B2 a Filottrano nell'effetto domino estivo dei titoli sportivi femminili: Pesaro che compra la A2 da Baronissi, Jesi che prende la B1 da Pesaro e Filottrano la B2 da Jesi. Tutto per tornare a quell'estate del 2010, quella che per la Pieralisi e per la Lardini aveva segnato un nuovo inizio. FORZA JESI! by Nessuno.