Nessuno RossoBlù

Il primo derby stagionale

C'ero anche io sabato pomeriggio sulle tribune, deserte, della "Carbonari" per la prima amichevole interna della Pieralisi Pan, il primo derby stagionale con la Battistelli-Termoforgia. Era troppa la mia voglia di rivedere una partita dal vivo dopo mesi di "amarcord in streaming" su LVFtv ma soprattutto di rivedere Marcelloni & co all'opera: era dal lontano 22 febbraio, che non assistevo ad una loro gara. Sembra passato un secolo ed in un certo senso, è come se lo fosse visto tutto quello che è accaduto in questi sette mesi di emergenza Coronavirus. Anche la squadra è nuova, come nuova sarà la categoria nella quale giocherà.

Sulla carta l'amichevole, come tutti gli "allenamenti congiunti" di questo periodo, doveva essere a porte chiuse per rispettare le norme anti Covid-19 ma l'esiguo numero di spettatori presenti (saremo stati una decina, tra dirigenti della Clementina 2020 e qualche genitore) non creava un reale pericolo per le atlete. Eravamo tutti belli larghi... A scanso di equivoci comunque, la temperatura all'ingresso me l'hanno misurata lo stesso. Tutto per la sicurezza sia delle giocatrici sia degli spettatori. Ci sarà da capire se a novembre, quando il campionato comincerà, il pubblico sarà sugli spalti o no. Attendo il nuovo, imminente, Dpcm. 

Questo primo sabato colorato di rossoblù dopo tanto tempo mi ha regalato qualche piacevole sorpresa, due certezze ed una piccola delusione. Fermo restando che si è trattato di una amichevole, con i due tecnici che hanno utilizzato quasi tutte le giocatrici a disposizione, la Pieralisi mi è sembrata già in palla, una squadra che ha ripreso da dove aveva finito.  Coach Luciano ha utilizzato quasi tutte le giocatrici. Unica assente Pomili, ancora indisponibile. Il copione dei quattro set è stato praticamente lo stesso, ad esclusione del terzo, concluso 25-11, dove le prilline non sono mai state in partita: partenza sparata della Clementina 2020 e lenta rimonta rossoblù con finale di set comunque, combattuto. Nei primi tre il finale ha sorriso alle ospiti mentre nel quarto c'è stato il sorpasso jesino e la vittoria siglata da un muro di Foresi.

Le sorprese sono state i due nuovi acquisti, l'opposto tascabile Magi e la centrale Canuti, ex della partita. La romagnola ad un primo sguardo non mi aveva entusiasmato, forse per via della sua statura non eccezionale. Quando è andata in battuta...il mio giudizio è cambiato totalmente. Serve in salto e tira certe sassate che hanno messo in difficoltà più di una volta la ricezione della Clementina 2020. Sarà un'arma preziosa. E' l'unica che si è fatta tutti e quattro i set, forse perché non c'era la sua "alternativa". Canuti è meno appariscente di Magi ma sa bene dove mettere le mani a muro e ha già trovato una buona intesa, soprattutto con Foresi.

La certezza è Erica Paolucci, oramai punto fermo dell'attacco rossoblù. Mi pare già in condizione ed ha sfoderato alcuni colpi di classe contro avversarie ben più quotate ed esperte. L'altra certezza è la staffetta tra Angelini e Foresi. Sabato pomeriggio è stata più impegnata la regista di Montegranaro (ha giocato tutti i set tranne il secondo e parte del terzo) ma non credo questo possa rappresentare una promozione a palleggiatrice titolare. Certo, la "fatina bionda" ha guidato la squadra nel quarto ed ha anche chiuso la frazione con un muro ma Giorgia al servizio è una minaccia per le ricezioni avversarie. Averne sempre di scelte così...

La delusione è rappresentata da Beatrice Spitoni. Ammetto candidamente che ero arrivato alla "Carbonari" per vederla all'opera, ero moderatamente curioso di vedere questa ragazza: "Se Macerata ce l'ha girata in prestito vuol dire che credono in noi e soprattutto, in lei" mi ero detto. Purtroppo coach Luciano l'ha gettata nella mischia sul 4-13 del terzo set, quello giocato peggio dalla Pieralisi. Non la situazione migliore per mostrare il suo braccio potente. Il pre-campionato è lungo, vorrà dire che aspetterò altre occasioni, magari già domani sera a Moie, quando si giocherà la "rivincita". FORZA JESI! Nessuno.