Nessuno RossoBlù

Il problema della concorrenza

Devo chiudere scusa ai tre lettori di questo scalcinato blog. Devo chiedere scusa perché in tutto questo tempo, praticamente da quando la Pieralisi ha iniziato ad allenarsi, ho sempre dichiarato che le rossoblù non avrebbero avuto quei fastidiosi problemi di inizio stagione, dovuti ai normali cambiamenti che il mercato estivo porta in tutte le formazioni. L'ho scritto anche venerdì, per presentare il match con Vicenza: "Quest'anno sinceramente speravo di non trovare questi problemi, perché in estate il sestetto titolare non era stato modificato granché ed invece in quattro giornate, sono arrivate già tre sconfitte". Sono parole mie. E sono sbagliate. Già, perché nel formulare il mio pensiero avevo dato per scontato che il sestetto titolare sarebbe stato ancora quello dello scorso anno, con l'unica variazione al centro (Canuti al posto di Pomili), come se tutto il resto non potesse minimamente essere modificato. Che sciocco! Non avevo considerato un particolare tutt'altro che secondario, un particolare che probabilmente, sta generando una parte della confusione in casa rossoblù. Sto parlando della concorrenza, ovvero la competizione tra giocatrici dello stesso ruolo per una maglia da titolare. Sarebbe una situazione normale in una grande squadra, dove ci sono tante giocatrici forti che vogliono giocare e spesso è proprio questa concorrenza che alza il livello tecnico all'interno di un gruppo. Però, nella Pieralisi questa situazione è totalmente nuova, perché nelle passate stagioni i ruoli erano ben distinti, da una parte c'erano le titolari e dall'altra le "seconde linee" chiamate in causa raramente ma mai in grado di poter sognare una maglia da titolare, salvo rari casi. Quest'anno come ho capito in queste ultime due settimane, le cose sono cambiate e di molto.

L'arrivo di Quarchioni in particolare, ha generato tensioni nelle altre due "colleghe" di reparto, che guarda caso in questo avvio di campionato stanno un po' faticando, perché gli manca la tranquillità che avevano negli anni scorsi. Il discorso potrebbe valere anche negli altri ruoli, perché le ragazze arrivate in estate sono competitive e vogliono giocarsi le loro carte. Ovviamente, se una giocatrice capisce che nonostante dia il massimo in allenamento, poi non viene presa in considerazione in partita, perde motivazione e le sedute settimanali sono sempre meno intense. Questo discorso chiaramente, tira in ballo da guida tecnica, che nelle ultime settimane mi è sembrata assai confusa con i cambi e con la gestione delle risorse. Questa gestione poco chiara ha generato anche del malcontento, esploso nel terzo set di sabato, quando Coach Luciano ha chiamato Glenda Girini per entrare al posto di Cecconi quando oramai la partita era praticamente finita, ma la giovane jesina si è rifiutata. Un fatto gravissimo che non può essere tollerato ma che fa capire l'insoddisfazione di chi all'inizio della stagione sperava di poter giocare di più ed invece si trova nuovamente a fare da spettatrice non pagante. Che fare? Nell'immediato post partita con Vicenza, c'è stato un lungo confronto tra il Presidente e tutto lo staff tecnico, mentre le giocatrici se ne andavano via ognuna per contro proprio, segno che il gruppo non è unito e se un gruppo non è unito...non si va da nessuna parte. Non il modo migliore di affrontare il "derby della Vallesina". FORZA JESI!!! NRB.