Nessuno RossoBlù

Rimandate a Padova

C'ero anche io ieri pomeriggio tra i circa sessanta utenti collegati alla pagina Facebook della Pieralisi per vedermi la partita tra le rossoblù e l'Aduna Women. Anziché andare a fare un giro per il Corso oppure iniziare a girare per i regali di Natale ho speso la mia domenica davanti al pc, tra curiosità e rimpianto. Ero molto curioso infatti, di vedere Paolucci & co all'opera in casa di un'altra concorrente per la zona play-off, mentre il rimpianto riguardava la mia trasferta mancata, perché mi sarebbe piaciuto molto tornare in un palasport dove avevo vissuto una delle vittorie più belle ed emozionanti di quelle della Monte Schiavo ai tempi della serie A1. Purtroppo però, le rossoblù non sono state capaci di replicare quanto fatto dalla Toga e dalle sue compagne nell'aprile del 2007 contro l'allora Megius Padova (società diversa dall'attuale Aduna). Il primo set mi è sembrato la fotocopia di quello di Riccione, cioé un approccio troppo molle per una partita di questa importanza, tanti errori individuali e la battuta che non funziona come altre volte. Proprio il servizio è stato la chiave della sfida del PalaAntenore, in entrambi i lati del campo. Quando ha cominciato a funzionare nel secondo set, la Pieralisi è stata capace di recuperare un pesantissimo passivo di 7-1 ed è arrivata quasi a sfiorare il pareggio, che avrebbe avuto del clamoroso. Mentre la guardavo, imprecando per la connessione che faceva i capricci, ho avuto la netta sensazione che quello sarebbe stato il momento chiave della gara: se le rossoblù avessero completato la rimonta e vinto il parziale forse, avrei visto un altro film, altrimenti sarebbe stato un rapido 3-0.

Il pallone buono è passato dalle parti di Paolucci, che non ha avuto la freddezza per metterlo a terra, così Padova ha scampato il pericolo e nonostante un buon inizio di terzo set delle prilline, l'Aduna con pazienza ha ricucito lo strappo. Al resto ha pensato Chiara Wabersich, una dal nome teutonico che lo scorso anno giocava in A2 nell'altra squadra di Padova, l'AltaFratte. La sua battuta era stata un problema per la ricezione jesina per tutta la gara ed il terzo set non ha fatto eccezione. Il suo turno ha proiettato l'Aduna a più dieci, chiudendo la partita. Se a Riccione c'era stata una reazione dopo il primo set perso 25-14, ieri non è bastato per impensierire una squadra più solida come Padova. Coach Luciano ha provato a cambiare qualcosa, ruotando le schiacciatrici, dopo essere partito con Quarchioni e Castellucci; ha anche alternato in una fase della partita i due liberi, Cecconi e Glenda Girini, ma l'impressione che ho avuto dal video è stata quella di una squadra poco convinta, con alcune delle sue interpreti al di sotto dei loro standard, un po' per merito dell'Aduna un po' per una giornata infelice di alcune (Moretto ha messo a referto appena sei punti...). Se quella del PalaAntenore doveva essere un test di ammissione per l'alta classifica, la Pieralisi è stata rimandata. Questo non significa bocciata, perché il campionato è ancora lungo e tutto può ancora essere ribaltato ma ci sarà da riflettere su molti aspetti, come ad esempio l'incapacità (cronica) di entrare in campo con il giusto atteggiamento, gli alti e bassi all'interno dell'incontro e la contemporanea presenza in campo di Castellucci e Quarchioni, forse insostenibile con squadre forti in battuta come l'Aduna. FORZA JESI!!! NRB.