Nessuno RossoBlù

Come con Maja e Manon

17 anni dopo, a Vicenza la storia si è ripetuta. L'ultima apparizione delle rossoblù al palasport di via Goldoni, attuale casa della Volksbank, risaliva all'11 ottobre del 2008, era la prima di campionato della serie A1 2008/09. Quella era prima gara ufficiale della Monte Schiavo Banca Marche con Dragan Nesic al timone dopo il biennio di Abbondanza, ma soprattutto era la prima uscita della "diagonale dei sogni" composta da Maja Ognjenovic (alla prima partita in assoluto in Italia) e Manon Flier, i due grandi colpi dell'estate rossoblù, che completavano un sestetto di ottimo livello con le veterane Heather Bown, Simona Rinieri ed Isabella Zilio, rientrata anche lei a Jesi dopo l'anno di esilio spagnolo voluto da "Arroganza". Oggi come allora, il risultato è stato lo stesso: una vittoria delle jesine al quinto set. Certo, quella volta le prilline furono costrette sempre a rincorrere le venete di una giovanissima Monica De Gennaro, avanti anche 2-1, prima di subire io micidiale uno-due rossoblù con il tie break a senso unico, chiuso 15-5 per Simonita & co. Sabato pomeriggio invece, sono state proprio Paolucci & co a fare sempre l'andatura, capaci anche di procurarsi tre match ball nel quarto set senza tuttavia capitalizzarle un po' per bravura delle forti avversarie, un po' per alcuni errori che hanno trascinato la sfida al tie break, proprio come nel 2008. Ma come detto, il copione tra il quinto set di 17 anni fa e quello di sabato è stato totalmente differente. Allora fu un monologo rossoblù, stavolta nonostante la Pieralisi abbia sempre condotto le danze, spingendo molto sul servizio e con tanta attenzione a muro, si è arrivati al rettilineo finale con un punto a punto vietato ai deboli di cuore. Ci è voluto tutto il sangue freddo della "Divina" Peretti e di una straripante Laura Canuti per respingere il disperato assalto della Volksbank, che proprio non ci stava a perdere la prima partita al palasport di via Goldoni (le sconfitte precedenti con Padova e Bologna erano arrivate a Cavazzale).

Una vittoria di "tigna", di quelle che piacevano al Presidentissimo Gennaro Pieralisi e chissà, forse anche a Giannino, mancato prematuramente cinquanta anni fa. Tra l'altro la gara di sabato aveva un significato particolare per la società vicentina, che aveva preparato una grande festa per tutte le sue tifose, con ingresso gratuito e la presenza dei vertici dell'istituto di credito sponsor del club. Una festa rovinata dalle rossoblù, che si sono prese i due punti ed anche il premio di Mvp del match, andato meritatamente ad una monumentale "Santa Sofia" Moretto. Più dei 22 punti - identico score di Simona Rinieri, 17 anni fa, uno in più di Manon Flier - l'opposto torinese si è distinta per leadership e per lucidità, soprattutto nelle fasi più calde del match. Una menzione però, la meritano anche la "Divina" Peretti, che ha diretto la squadra con grande intelligenza, come fece Maja Ognjenovic che a Jesi stranamente rinunciò all'amato dieci, già di proprietà di Zilio. E che dire di Laura Canuti? 20 punti per un centrale sono tantissimi. La giocatrice dorica aveva già dimostrato contro l'Arena Volley di essere in uno strepitoso momento di forma e lo ha ribadito anche al cospetto della seconda forza del girone. Questi due punti sono ancora più preziosi visto il contemporaneo ko di Forlì nel derby con Riccione: ora la zona retrocessione è lontana sei lunghezze, un cuscinetto abbastanza sicuro anche se in questo girone è meglio non rilassarsi troppo. Se guardo la classifica però, mi fa riflettere un fatto: la Pieralisi è l'unica formazione ad aver battuto a domicilio le prime tre. Paolucci & co hanno vinto a Bologna 3 a 1, vinto al tie break a Vicenza ed a Riccione. E' il segno che questa squadra nelle partite importanti si esalta e sa trovare quella concentrazione mancata in altre occasioni. FORZA JESI!!! NRB.