Nessuno RossoBlù

Le rossoblù o la Caminada

Ed anche l'ultimo treno è passato...e non l'ho preso. No, non sto rimpiangendo una possibile storia d'amore ma l'ultima trasferta in Veneto delle rossoblù. Come avevo scritto tempo fa, appena era uscito il girone - quindi a luglio - mi ero preso non un impegno, bensì tre: volevo andare a vedere la Pieralisi non solo nelle gare in Emilia-Romagna ma anche nella regione dove mai ero stato, se si esclude il famoso play-off del 2018 contro l'Imoco Volley in B2. Mi ero anche dato degli obiettivi piuttosto ambiziosi: San Donà, Vicenza e Padova, in rigoroso ordine di distanza dalla città di Jesi. Tre luoghi che mi ricordavano avventure passate, quando sulla maglia c'era il mitico sponsor Monte Schiavo. Bene, siamo al 25 marzo è posso affermare con grande amarezza che la mia stagione 2024/25 è stata un fallimento, perché non sono riuscito a raggiungere nessuno dei tre obiettivi che mi ero fissato in estate. Ma c'è di più. Non solo non sono stato né a San Donà, né a Vicenza, né a Padova, ma il conto delle mie trasferte in Veneto negli ultimi sei mesi è pari a zero! Nemmeno una! Che sfigato! Domenica è passato l'ultimo treno, quello che mi poteva portare a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso dove gioca la ex Alessia Pomili. A dire la verità, quando era uscito il calendario avevo scartato questa trasferta perché in casa del Giorgione si gioca di domenica, che non è mai un buon affare se devi farti il viaggio di ritorno (sulle tre ore e mezzo) in solitaria in auto appena terminato il match ed il giorno dopo devi lavorare. Ma c'era anche un altro motivo, forse quello più importante: domenica 23 marzo è il giorno della festa di San Giuseppe, il quartiere dove vivo e non potevo proprio mancare.

Non potevo proprio perdermi la "Caminada" al mattino, i giochi e le attività del pomeriggio sul piazzale, così avevo messo in contro di non andare a Castelfranco Veneto ma viste le delusioni delle trasferte precedenti, per un momento avevo anche pensato di mollare tutto per le rossoblù, convinto anche dalla buona prova del "derby della Vallesina". Il pensiero del lungo viaggio in solitaria però, mi aveva fatto desistere dal mio strampalato progetto e così domenica mattina mentre la squadra partiva per Castelfranco Veneto, io partivo per la Caminada. La sera però, mi sono messo davanti alla tv per vedermi la "differita streaming". Già, non l'ho vista in diretta ma dopo cena, mentre in tanti guardavano Germania-Italia. Io invece, ho sofferto per la Pieralisi e per questa partita pazza, che sul 2-0 sembrava finita, con la ricezione che non andata e con la povera "Santa Sofia" costretta a fare gli straordinari in attacco. Non so se l'ingresso di Glenda Girini ha cambiato la storia del match ma di sicuro, le rossoblù hanno rialzato la testa, sono cresciute in tanti fondamentali ed hanno centrato un pareggio che sembrava davvero insperato. Ho cominciato a credere nell'impresa ed ho rimpianto di non essermi fatto il viaggio in solitaria, perché una partita del genere valeva la pena di vederla dal vivo, non in differita davanti ad una televisione. Ma il tie break ha, se possibile, ribadito la follia di questa gara, che sul 13-11 sembrava persa, poi sul 13-14 e sul 14-15 era lì ad un passo dall'essere vinta ed infine, è andata come tutti sappiamo, con il muro di Pomili su Moretto per il 17-15. Non saprò mai se la centrale di Potenza Picena ha urlato contro le sue ex compagne (come mi è sembrato di intravedere in un reel postato dal Giorgione su Instagram) perché la società veneta poche ore dopo, ha rimosso la partita dal suo canale YouTube. Eppure era la prima vittoria dopo quattro sconfitte. Chissà perché? A questo punto non mi restano che le trasferte di Forlì e Teramo per rendere meno amara la mia fallimentare stagione rossoblù. FORZA JESI!!! NRB.