Nessuno RossoBlù

I rimpianti con lo schiacciasassi

Se alla vigilia di Pieralisi-Riccione qualcuno mi avesse detto che le rossoblù avrebbero strappato un punto allo "schiacciasassi" romagnolo, probabilmente ci avrei messo la firma. Una sconfitta al tie break contro una squadra che fino a sabato aveva vinto tutte e sette le gare del girone di ritorno e non perdeva dal lontano 18 gennaio, l'avrei considerata quasi come una vittoria. Ma ora, a tre giorni da quella partita, ancora un po' mi girano le scatole per una sconfitta che con un po' più di attenzione e sangue freddo, poteva trasformarsi in una vittoria. E sarebbe stata probabilmente, un'altra grande impresa di Paolucci & co dopo il successo clamoroso di Vicenza. Per carità, Riccione ha dimostrato sul campo di meritare l'attuale secondo posto e l'appellativo di "schiacciasassi", per la grande intensità che ha messo in difesa, in particolare con il libero Federica Calzolari (classe 2003) capace di recuperare anche i palloni più impensabili. Non ho mai visto così tante "difese pancake" in una singola gara! Al resto poi, hanno pensato quelle "vecchie volpi" del volley, che rispondono al nome di "Valeriana" Tallevi (classe 1989) e Giulia Saguatti (1991), due che hanno calcato anche i parquet di serie A2. Eppure nonostante tutte queste premesse, nonostante la grande partita messa in piedi da Riccione, tornando a casa dal PalaTriccoli non sono riuscito a scrollarmi di dosso quel senso di rimpianto, che forse, mi tormenta ancora adesso. Che sarebbe successo se la Pieralisi avesse chiuso quel primo set? E' impossibile non pensarci. Le rossoblù erano avanti 24-21 ed hanno finito per perderlo 28-30. A dire la verità, per un momento ho temuto di rivedere un remake di Pieralisi-Vicenza, quando le jesine dopo aver buttato via il primo set, perso ai vantaggi, erano letteralmente sparite dal campo. Il turno di battuta di Erica Paolucci ad inizio seconda frazione ha spazzato via questa paura.

Ma il rimpianto più grande a mio parere resta il quarto set, iniziato malissimo e rimesso in piedi grazie alla tenacia ed alla voglia di non arrendersi mai di tutta la Pieralisi, che ha giocato da squadra ed ha trovato nei muri di Laura Canuti la roccia a cui aggrapparsi per sognare la rimonta e addirittura un clamoroso sorpasso (da 16-19 a 22-21). Ma proprio in quel momento, sono arrivati tre errori consecutivi al servizio di Paolucci, Canuti e Peretti che hanno tenuto a galla le ospiti, ciniche quanto basta per piazzare la zampata vincente. Chissà cosa sarebbe successo se una di quelle battute fosse andata nella metà campo avversaria? Staremmo parlando di un altro risultato? O forse, la Lasersoft avrebbe vinto ugualmente grazie alle magie di "Valeriana"? Non lo saprò mai. Però, una volta terminato il quarto set era chiaro che la Pieralisi difficilmente avrebbe fatto sua la partita. Le rossoblù erano davvero stremate, qualcuna era sulle ginocchia dopo tre ore di partita ad altissimo livello. Dall'altra parte del campo invece, ho visto una squadra più tonica, ancora reattiva, che avrebbe potuto giocare ancora un'altra ora senza problemi. E pensare che la Pieralisi aveva un'età media più giovane... Nonostante la luce rossa della riserva fosse accesa, Paolucci & co non hanno comunque, mollato, ed hanno lottato fino alla fine del tie break. Non si sono arrese neppure quando Riccione era scappata via 8-4. Lì Coach Luciano è stato poco lucido nel fare entrare subito Lorena Diaz al posto di Castellucci, che aveva speso tutto nel finale di quarto set. L'ex capitano rossoblù ha portato il suo contributo con una buona ricezione ed un punto in attacco. In mezzo a tutti questi rimpianti però, una certezza ora c'è: se la Pieralisi giocherà unita, con questa grinta e con questa voglia di lottare le prossime cinque partite, la salvezza arriverà senza problemi, perché dall'altra parte non ci può sempre essere lo "schiacciasassi" Riccione. FORZA JESI!!! NRB.