Nessuno RossoBlù

Un sabato al PalaScapriano

"Mi dispiace ma a Teramo non vengo. Mi prendo un sabato di riposo dopo questa serata". Questa è stata più o meno la mia dichiarazione fatta al buon Tiziano martedì notte, mentre le rossoblù dopo aver azzannato la salvezza, stavano azzannando delle pizze, premio meritato per la bellissima partita a Forlì. Quando l'ho detto ero davvero convinto di saltare l'ultima trasferta della stagione, una partita praticamente inutile ai fini della salvezza ma importante per raggiungere il quinto posto. Dopo essermi fatto oltre trecento chilometri martedì, non avevo granché voglia di farne altri trecento e rotti per arrivare a Teramo per una "amichevole a pagamento". Ma già dal giorno dopo, mentre riguardavo i video di Forlì-Pieralisi, mentre postavo i reel mi sono emozionato ed ho pensato che lo scorso anno, ero andato ugualmente a Firenze per vedermi Liberi & Forti-Pieralisi nonostante non contasse praticamente nulla. E per di più ci avevo pure preso un giorni di ferie! "Dopo una stagione così sofferta e complicata, me la merito una gara senza stress e senza l'ansia di sapere i risultati degli altri" ho pensato. In più c'era anche un'altra motivazione a spingermi a prendere la macchina e puntare verso sud: vedere cosa avrebbe fatto Giorgia Quarchioni, come si sarebbe comportata con le ex compagne e con i membri dello staff rossoblù. Quello di sabato infatti, è stato il primo incrocio tra la schiacciatrice di Recanati e la sua ex società, dal divorzio di gennaio, una sperazione che ha colto tutti di sorpresa e sulla quale non è mai stata fatta troppa chiarezza. Allora si disse che la giocatrice aveva ricevuto un'offerta di lavoro irrinunciabile dall'Abruzzo ma è una versione che non mi ha mai convinto del tutto. A darmi l'ultima spinta è stata Renata, la ragazza del referto elettronico per le gare interne. Cercava un passaggio per Teramo, non potevo certo dirgli di no e così sabato alle tre e mezzo siamo partiti.

Non ero mai stato al PalaScapriano, meta molto frequentata dalla Jesi del basket per diversi anni. Il palasport è fuori dalla città, si vede che è un impianto vecchio e forse, un po' abbandonato a se stesso, come anche la zona circostanze. Mi sono accomodato in tribuna convinto di godermi un pomeriggio di assoluta tranquillità come accaduto un anno fa a Firenze, quando la Pieralisi vinse 3 a 1 e fece retrocedere la Liberi & Forti (che comunque, sarebbe retrocessa ugualmente per la contemporanea vittoria di Fonte Nuova). Invece, dopo un promettente avvio di primo set le rossoblù sono calate, tanto da farsi superare dalle avversarie, che hanno meritatamente vinto la frazione. Lì ho capito che il mio pomeriggio di relax sarebbe rimasto solo un sogno, perché nei set successivi c'è stato da soffrire come in ogni maledetto sabato di questo campionato. Sull'1-2 credevo che la strada si sarebbe messa in discesa. Errore! Mentre osservavo la parita però, ho tenuto sotto controllo anche Giorgia Quarchioni, le sue espressioni sotto rete e l'atteggiamento in campo. Alla fine ha messo a referto 12 punti, non un grandissimo score. Mi era stato detto che non si era lasciata bene con la Pieralisi ma dai sorrisi che ha dispensato alla Divina al momento del sorteggio e dalla lunga chiacchierata con alcune giocatrici al termine del match, comincio davvero a dubitare. Alla fine è venuta a salutare Renata, con la quale ha un ottimo rapporto, ed accidentalmente, il sottoscritto (solo perché ero seduto vicino). Mi sarebbe piaciuto chiedergli qualcosa sul suo addio, su cosa l'ha spinta a lasciare Jesi e soprattutto, se si è pentita di quella scelta ma tutto è stato talmente rapido, che non ne ho avuto il tempo. Giorgia avrebbe voluto salutare anche i membri dello staff, purtroppo se ne erano già andati. Sarà stata una coincidenza oppure una mossa studiata? Non lo so, però se davvero ora tra Quarchioni e la Pieralisi è sceso il gelo, la trovo una sconfitta per tutti, mi sembra un'occasione persa da entrambi, perché Giorgia in rossoblù avrebbe potuto fare grandi cose, aveva cominciato a mostrare nelle ultime partite del 2024 la sua classe e la sua esperienza. Nel girone di ritorno tante volte mi sono chiesto "Chissà se ci fosse stata Giorgia, cosa sarebbe successo?" Ed invece, lei era a Teramo, in una formazione da tempo condannata alla retrocessione. Forse sarebbe bastata un po' di pazienza e il suo momento sarebbe arrivato. E la Pieralisi avrebbe potuto lottare per le zone altissime della classifica. Ne sono coinvinto. Ma le cose, come oramai sappiamo, sono andare in maniera diversa. Se il viaggio di ritorno da Forlì era stato carico di gioia, quello di sabato, è stato mesto perché mi aspettavo una vittoria e soprattutto, una bella partita delle rossoblù. Non è arrivato nulla di tutto ciò. Non un bel modo di concludere l'ultima trasferta di questa controversa stagione. FORZA JESI!!! NRB.