Nessuno RossoBlù

I voti alle mie trasferte

BOLOGNA. Non sarà il mitico PalaDozza (la VTB gioca a Castel Maggiore, un comune a mezz'ora di auto dal centro), ma il palasport di via Lirone ha tanti comfort, come l'ampio parcheggio, il bar, le gradinate e pure l'inno della serie A nonostante si giochi in B1. E allora dove sta il trabocchetto? All'ingresso fanno pagare il biglietto alla modica cifra di otto euro. Voto 4. 

CASTELBELLINO. Con il restyling di qualche tempo fa il PalaMartarelli è diventato un vero gioiello, che non sfiguerebbe neppure in serie A2. Bello il parquet, belle le gradinate, comodo il parcheggio. Peccato che l'anno prossimo la Clementina 2020 non sarà una delle avversarie della Pieralisi. Voto 10. 

RICCIONE. Quando ho letto sul sito della Federvolley "Plesso Scolastico Le Fontanelle", non so perché mi è tornata in menta la "Montisala" di Monte San Giusto, dove la Pieralisi vinse il campionato di serie C. Ma la casa della Lasersoft è un vero salotto, con le gradinate comode, è ben illuminata, c'è il parcheggio all'ingresso con tanto di posto per i diversamente abili. Unico neo? I cinque euro per l'ingresso. Voto 4. 

RAVENNA. E' uno degli impianti storici del volley italiano, dove è nato il mito dell'Olimpia Teodora degli scudetti in serie. Il PalaCosta è sprecato per la serie B1 eppure in alcuni aspetti mostra gli anni (è stato inaugurato nel 1957), soprattutto per le persone diversamente abili. Trovare l'ingresso è complesso ed all'interno ci sono troppe scale se si vuole raggiungere un posto comodo e lontano dagli spifferi invernali. Ingresso gratuito. Voto 7. 

CESENA. Né il Carisport, né il Mini Palazzetto. Il 16 febbraio la Angelini ha scelto la palestra "Comandini" come teatro per il match contro la Pieralisi. Si trattava di un impianto all'interno di un plesso scolastico ma è totalmente differente da quello di Riccione. Poca illuminazione, tetto basso, tribube molto piccole e pure due rampe di scale per raggiungerle, per non parlare del tabellone. Per fortuna l'ingresso era gratuito. Voto 6. 

FORLI'. Era uno dei palasport dove non ero mai stato nonostante la Libertas sia un avversario che spesso ha incrociato la strada della Pieralisi. Peccato si sia giocato di martedì, perché se lo avessi saputo avrei preso il treno. Già, perché il "Ginnasio Sportivo" è a cento metri dalla stazione ferroviaria. Il parcheggio dietro l'impianto è grandissimo, una volta dentro però, trovare il campo da gioco non è semplice essendo una struttura su più livelli e con tante scale, che lo rendono un po' inaccessibile per i diversamente abili. Le gradinate sono ampie, sui lati orizzontali del campo; il soffitto però, è un po' basso. L'ingresso è gratuito. Voto 7. 

TERAMO. Si vede che è vecchio (inaugurato nel 1980 ma ristrutturato ultimamente  nel 2008). E' una "cattedrale nel deserto", perché a parte un distributore di benzina situato sopra l'impianto, il PalaScapriano è in mezzo al nulla. L'impressione che mi ha fatto è di un palasport abbandonato a sè stesso. Scomodo l'ingresso per i diversamente abili, costretti ad utilizzare quello degli atleti. All'interno però, è da serie A, dal parquet alle tribune. Ingresso gratuito. Voto 7. FORZA JESI!!! NRB.