GAZZETTA DEL CAMPO

“Tutti per uno e uno per tutti”


l motto lo conoscono tutti anche se il libro non l’hanno letto. L’urlo dei Tre Moschettieri e del loro capo D’Artagnan, mentre si fanno strada nel diciassettesimo secolo in Francia, durante il regno di Luigi XIII.
Quando il 30 novembre 2002 le ceneri di Alexandre Dumas entrarono nel Pantheon di Parigi, il feretro del celebre scrittore era avvolto in un pesante drappo blu con l’iscrizione della frase più nota de I tre moschettieri e che ne sintetizza la filosofia - tous pour un, un pour tous - pronunciata da d’Artagnan nel capitolo IX del suddetto romanzo. Il motto, nato per descrivere l’amicizia tra i quattro protagonisti (Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan) - unendo idealmente il gruppo pur rispettandone le individualità - è diventato, col tempo, uno slogan adottato in svariati settori che continua, ancora dopo 167 anni, ad avere fortuna.
Tra il 1907 e il 1908 il fiorentino Luigi Bertelli, in arte Vamba, pubblicò Il Giornalino di Gian Burrasca a puntate sul Giornalino della Domenica che, successivamente, dato il successo, venne ripubblicato a Firenze nel 1920 anche in volume. Nel 1866, quando Vamba aveva circa otto anni, Dumas soggiornava nuovamente a Firenze. C’era già stato nel 1840 per un anno intero risiedendo a Villa Palmieri, che celebrerà in un volume di ricordi. Chissà che l’autore de I Tre Moschettieri non sia rimasto impresso nella mente di quel bambino! Nel suo “diario”, Gian Burrasca parla di una “società segreta” tra ragazzi, dal nome Uno per tutti e tutti per uno.
Potremmo dire che Dumas ha ideato uno degli slogan pubblicitari, più flessibili e duraturi di tutti i tempi!IL MOTTO PREFERITO ANCHE DAI RAGA!!!!