GAZZETTA DEL CAMPO

COME LA COSTA ANCHE L'ITALIA CON LA SUA GIUSTIZIA AFFONDA


Le indagini di forze dell'ordine e autorità marittime confermano quanto trapelato fin da subito sulle cause del tragico incidente della Costa Concordia. La nave viaggiava troppo vicina all'isola, a 150 metri dalla costa, con una velocità di 16-17 nodi. Nonostante non si sappia ancora se il Gps funzionasse regolarmente, gli esperti della Capitaneria di porto messi in campo dal procuratore Franco Verusio, sono orientati sempre più a credere che si sia trattato di un errore umano, in questo caso di un errore del comandante Francesco Schettino, in carcere a Grosseto in attesa dell'udienza di convalidà (oggi) e accusato di disastro e omicidio colposo plurimo oltre che di abbandono della nave. La misura è motivata dal sospetto degli inquirenti che Schettino potesse fuggire e addirittura recuperare e sabotare la scatola nera. Purtroppo il destino dei questa nave è stato sconcertante e speriamo che venga fatta giustizia !  Giustizia Italiana................è già un pò  che, ha cominciato ad affondare...I RAGA