Giù lungo le costole

non esattamente un post


 Le nostre parole sono spesso prive di significato. Ciò accade perché le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti. Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E per fare questo dobbiamo farle a pezzi e poi ricostruirle. [...]  La ripetizione continua,ossessiva, è uno degli stilemi principali di una lingua totalitaria, laddove il totalitarismo della lingua non va sempre e necessariamente insieme al totalitarismo della forma di governo. E',quella totalitaria,una lingua gonfia di odio e isterismo, che si appropria delle parole e le usurpa, nutrendo con esse le minacce, le allusioni a complotti, i tentativi di creare e seminare tensione; una lingua che dice per poi negare di aver detto; che disprezza i cittadini allo stesso modo degli avversari politici. ...tratto da "La manomissione delle parole" di Gianrico Carofiglio