Tra qualche giorno, la mia migliore amica se ne va. Ormai il modo di pensare di noi giovani, è da definirsi FLESSIBILE: siamo FLESSIBILI nelle relazioni amorose, nelle rate che paghiamo (sentito parlare in banca delle nuove “rate flessibili” da era di crisi?!), nelle bollette telecom o Infostrada, negli orari che facciamo a lavoro, MA SOPRATTUTTO, SIAMO FLESSIBILI NEL LAVORO, PERCHE’ SE NON LO FOSSIMO, IL LAVORO CI SBATTEREBBE LE PORTE IN FACCIA OGNI MINUTO. E così, anche la mia amica (come molte altre persone), fa un lavoro FLESSIBILE. Lavora per 4 mesi, poi è libera per un periodo di tempo che nessuno sa definire, poi lavora di nuovo, poi non lavora, poi DEVE CAMBIARE CITTA’ SE VUOLE MANTENERSI IL POSTO. LA MIA AMICA E’ UNA PRECARIA. PRECARIA COME LO SONO STATA IO FINO A TRE ANNI FA, E COME LO SONO (PURTROPPO) IN MOLTI IN ITALIA OGGI. Fa un lavoro che ama e per il quale si è fatta decisamente in quattro, ma a quanto pare il lavoro non la ripaga abbastanza per tutto ciò che ha fatto per meritarselo.VABBE’, VECCHIA STORIA, FILM GIA’ VISTO… ‘STE COSE QUA LE CONOSCETE BENE. Ora, la cosa molto molto bella, è che l’azienda per la quale lavora la mia amica, stavolta le ha dato la possibilità di scegliere: poteva rimanere a Roma, oppure, se le andava, poteva andarsene giù a Catania. LA MIA AMICA, HA SCELTO DI ANDARE A CATANIA, E IO, SONO LETTERALMENTE DISPERATA.Ma voglio cominciare la storia dall’inizio, intrecciandola alla situazione amorosa (o presunta tale, poiché di concreto non c’è praticamente nulla) della mia amica. “all’età di 13 anni, la mia amica conosce un ragazzino. È il ragazzino più bello del quartiere. Ha una bella casa, una bella famiglia, E’ BELLO. Hanno una storia “da ragazzini”, di quelle travolgenti da “primo bacio”, di quando hai 13 anni. Passano gli anni, la mia amica cresce, il ragazzino bello pure, e un giorno, dopo circa 15 anni, si ritrovano sul social network.Si rivedono perché lui mostra la volontà di rivederla. Lui ora vive a Catania, ha una storia strana con una donna che non lo merita, ed è ancora bello da far paura. Durante quell’uscita non succede niente, anche se il tempo che passano insieme è davvero piacevole. Nei mesi successivi, non accade niente, tranne il fatto che lui la chiama di tanto in tanto, mostrandole la stima che prova per lei come donna.La mia amica e il bel ragazzo, si rincontrano questa estate a Catania, e passano una notte intera insieme, senza andare a letto, senza baciarsi, ma solo stando bene, ridendo e parlando tanto.La mia amica torna a Roma super depressa: non fa che dire che quella notte doveva succedere qualcosa, che forse lei doveva mostrarsi più spregiudicata con lui, quando lui da lontano le ha mostrato casa sua e le ha detto di avere persino la vasca idromassaggio…Qualche giorno dopo, per caso, i due si rincontrano in un centro commerciale di Roma: lei si sta provando un vestito in un camerino di prova e ad un certo punto lo vede dallo specchio. Si precipita fuori e prendono un caffè insieme, nell’empatia più completa…” La chiamo due sere fa al telefono:“sono tanto felice! Finalmente inizio un nuovo contratto…mi mandano a Catania!!!”Le faccio le mie congratulazioni e le dico che mi mancherà tantissimo, ma riusciremo a vederci almeno una volta al mese, considerando le volte che io andrò a trovarla e quelle in cui tornerà lei a Roma…in fondo 4 mesi passano presto, e poi, è un lavoro. Il giorno dopo, siamo in giro io e il nostro amico gay comune. Stiamo prendendo un caffè mentre discutiamo la novità e ci diciamo che ci mancherà a entrambi. Ad un certo punto lui dice:“si però, se io fossi stato in lei, e mi avessero fatto scegliere tra Roma e Catania, è ovvio che avrei scelto Roma…”“peccato che lei non ha potuto scegliere…” replico io facendo spallucce.“ma che dici?! Le hanno chiesto se preferiva restare a Roma o andare a Catania, e lei ha scelto Catania…tu sai benissimo perché!” Improvvisamente mi crolla il mondo addosso. ANNI DI BLOG, DI PENSIERI SUGLI UOMINI, DI CHIACCHIERATE SUL FATTO CHE VOGLIAMO ESSERE DONNE CON LE PALLE E NON PLASMARE LA NOSTRA VITA PER UN UOMO, E LA MIA AMICA, HA APPENA DECISO DI CAMBIARE CITTA’ PER QUATTRO MESI, PAGARE INUTILMENTE UN AFFITTO, INCASINARE LA PROPRIA VITA CON TRASLOCHI VARI, SU UN’ISOLA CHE NON E’ NEMMENO COLLEGATA AL RESTO D’ITALIA DA UN PONTE…TUTTO QUESTO, PER UN UOMO! Non ha voluto dirmelo subito, mi ha spiegato qualche giorno dopo al telefono. Sapeva che non avrei approvato. Sapeva che le avrei detto di lasciar perdere, di restare con noi, che casa sua era qua, CHE NON DOVEVA CORRERE DIETRO AD UN UOMO, PERCHE’ SE FIN’ORA IL DESTINO NON LI AVEVA VOLUTI INSIEME, UN MOTIVO C’ERA!Tento di farla rinsavire ricordandole che lui sta persino con un’altra e a quanto pare non c’è speranza che si lascino, EPPURE NIENTE DA FARE: “I-ro, sento di avere un conto in sospeso con lui. Lo so che pensi che sono una cretina, e ti prego di non farmelo pesare ancora, perché mi ci sento già tanto da sola. So che quasi sicuramente sto facendo una cazzata, che me ne pentirò, che morirò di fame per pagarmi l’affitto, che lascerò te e M (il nostro amico gay), per quattro mesi, PERO’ IO DEVO TENTARE! DEVO PROVARE A CAPIRE SE VERAMENTE QUESTA SITUAZIONE CON LUI PUO’ SBLOCCARSI O MENO, PERCHE’ IO LO AMO VERAMENTE TANTO, E SENTO CHE LUI E’ QUELLO GIUSTO!” Il cuore mi si stringe. Quella che mi parla è la mia amica dolce. La mia amica con la quale ho girato mezza Europa e il mondo. La mia amica che mi ha accolto in casa sua come una sorella. La mia amica che per me si getterebbe nel fuoco, la mia amica CHE NON VIVE DI DISILLUSIONI. LA MIA AMICA CHE HA DIRITTO DI SEGUIRE IL PROPRIO CUORE. “ti voglio bene, non sei una stupida, non hai sbagliato. Verrò a trovarti in aereo una volta al mese. Ad un certo punto avrai la nausea di me che ti gironzolo per casa. Andremo al mare in ottobre e se quando a febbraio tornerai col cuore spezzato, AVRAI SEMPRE QUI ME, PRONTA AD ABBRACCIARTI…” Vedete, non è solo il fatto che tra amici ci si sostiene e ci si ama nonostante tutto. Questo è scontato e lapalissiano!E’ CHE AD UN CERTO PUNTO, HO RIFLETTUTO SUL FATTO CHE TEMPO FA, IO FORSE AVREI FATTO LO STESSO PER UN UOMO CHE HO AMATO ALLA FOLLIA (ANZI, FORSE L’HO FATTO!!!). HO PENSATO CHE NON DOVEVO SPRONARLA A NON TENTARE E CHE ANZI, DOVEVO DIRLE CHE NON SI PUO’ VIVERE DI RIMPIANTI, E CHE QUINDI, DOVEVA GIOCARSI IL “TUTTO PER TUTTO” CON LUI.POI MI SONO DETTA CHE LA DISILLUSIONE AMOROSA MI HA RESO ANCHE UN PO’ ARIDA, E CHE INVIDIAVO UN PO’ (MA IN MODO BENEVOLO OVVIAMENTE), QUEL SUO PERDERE LA TESTA, MOLLARE TUTTO, E ANDARSENE A LAVORARE A CATANIA SOLO PER LUI. Ho pensato che mi piacerebbe tornare a fare follie d’amore per un uomo…e che è un vero peccato che per molti mesi, nella mia vita non ce ne sia stato uno per cui valesse veramente la pena tentare. e poi, si insomma, ho delle novità sullo scrittore... :-)I-ronica
LA MIA AMICA SE NE VA... :-( (e le novità sullo scrittore ve le racconto lunedì prossimo...)
Tra qualche giorno, la mia migliore amica se ne va. Ormai il modo di pensare di noi giovani, è da definirsi FLESSIBILE: siamo FLESSIBILI nelle relazioni amorose, nelle rate che paghiamo (sentito parlare in banca delle nuove “rate flessibili” da era di crisi?!), nelle bollette telecom o Infostrada, negli orari che facciamo a lavoro, MA SOPRATTUTTO, SIAMO FLESSIBILI NEL LAVORO, PERCHE’ SE NON LO FOSSIMO, IL LAVORO CI SBATTEREBBE LE PORTE IN FACCIA OGNI MINUTO. E così, anche la mia amica (come molte altre persone), fa un lavoro FLESSIBILE. Lavora per 4 mesi, poi è libera per un periodo di tempo che nessuno sa definire, poi lavora di nuovo, poi non lavora, poi DEVE CAMBIARE CITTA’ SE VUOLE MANTENERSI IL POSTO. LA MIA AMICA E’ UNA PRECARIA. PRECARIA COME LO SONO STATA IO FINO A TRE ANNI FA, E COME LO SONO (PURTROPPO) IN MOLTI IN ITALIA OGGI. Fa un lavoro che ama e per il quale si è fatta decisamente in quattro, ma a quanto pare il lavoro non la ripaga abbastanza per tutto ciò che ha fatto per meritarselo.VABBE’, VECCHIA STORIA, FILM GIA’ VISTO… ‘STE COSE QUA LE CONOSCETE BENE. Ora, la cosa molto molto bella, è che l’azienda per la quale lavora la mia amica, stavolta le ha dato la possibilità di scegliere: poteva rimanere a Roma, oppure, se le andava, poteva andarsene giù a Catania. LA MIA AMICA, HA SCELTO DI ANDARE A CATANIA, E IO, SONO LETTERALMENTE DISPERATA.Ma voglio cominciare la storia dall’inizio, intrecciandola alla situazione amorosa (o presunta tale, poiché di concreto non c’è praticamente nulla) della mia amica. “all’età di 13 anni, la mia amica conosce un ragazzino. È il ragazzino più bello del quartiere. Ha una bella casa, una bella famiglia, E’ BELLO. Hanno una storia “da ragazzini”, di quelle travolgenti da “primo bacio”, di quando hai 13 anni. Passano gli anni, la mia amica cresce, il ragazzino bello pure, e un giorno, dopo circa 15 anni, si ritrovano sul social network.Si rivedono perché lui mostra la volontà di rivederla. Lui ora vive a Catania, ha una storia strana con una donna che non lo merita, ed è ancora bello da far paura. Durante quell’uscita non succede niente, anche se il tempo che passano insieme è davvero piacevole. Nei mesi successivi, non accade niente, tranne il fatto che lui la chiama di tanto in tanto, mostrandole la stima che prova per lei come donna.La mia amica e il bel ragazzo, si rincontrano questa estate a Catania, e passano una notte intera insieme, senza andare a letto, senza baciarsi, ma solo stando bene, ridendo e parlando tanto.La mia amica torna a Roma super depressa: non fa che dire che quella notte doveva succedere qualcosa, che forse lei doveva mostrarsi più spregiudicata con lui, quando lui da lontano le ha mostrato casa sua e le ha detto di avere persino la vasca idromassaggio…Qualche giorno dopo, per caso, i due si rincontrano in un centro commerciale di Roma: lei si sta provando un vestito in un camerino di prova e ad un certo punto lo vede dallo specchio. Si precipita fuori e prendono un caffè insieme, nell’empatia più completa…” La chiamo due sere fa al telefono:“sono tanto felice! Finalmente inizio un nuovo contratto…mi mandano a Catania!!!”Le faccio le mie congratulazioni e le dico che mi mancherà tantissimo, ma riusciremo a vederci almeno una volta al mese, considerando le volte che io andrò a trovarla e quelle in cui tornerà lei a Roma…in fondo 4 mesi passano presto, e poi, è un lavoro. Il giorno dopo, siamo in giro io e il nostro amico gay comune. Stiamo prendendo un caffè mentre discutiamo la novità e ci diciamo che ci mancherà a entrambi. Ad un certo punto lui dice:“si però, se io fossi stato in lei, e mi avessero fatto scegliere tra Roma e Catania, è ovvio che avrei scelto Roma…”“peccato che lei non ha potuto scegliere…” replico io facendo spallucce.“ma che dici?! Le hanno chiesto se preferiva restare a Roma o andare a Catania, e lei ha scelto Catania…tu sai benissimo perché!” Improvvisamente mi crolla il mondo addosso. ANNI DI BLOG, DI PENSIERI SUGLI UOMINI, DI CHIACCHIERATE SUL FATTO CHE VOGLIAMO ESSERE DONNE CON LE PALLE E NON PLASMARE LA NOSTRA VITA PER UN UOMO, E LA MIA AMICA, HA APPENA DECISO DI CAMBIARE CITTA’ PER QUATTRO MESI, PAGARE INUTILMENTE UN AFFITTO, INCASINARE LA PROPRIA VITA CON TRASLOCHI VARI, SU UN’ISOLA CHE NON E’ NEMMENO COLLEGATA AL RESTO D’ITALIA DA UN PONTE…TUTTO QUESTO, PER UN UOMO! Non ha voluto dirmelo subito, mi ha spiegato qualche giorno dopo al telefono. Sapeva che non avrei approvato. Sapeva che le avrei detto di lasciar perdere, di restare con noi, che casa sua era qua, CHE NON DOVEVA CORRERE DIETRO AD UN UOMO, PERCHE’ SE FIN’ORA IL DESTINO NON LI AVEVA VOLUTI INSIEME, UN MOTIVO C’ERA!Tento di farla rinsavire ricordandole che lui sta persino con un’altra e a quanto pare non c’è speranza che si lascino, EPPURE NIENTE DA FARE: “I-ro, sento di avere un conto in sospeso con lui. Lo so che pensi che sono una cretina, e ti prego di non farmelo pesare ancora, perché mi ci sento già tanto da sola. So che quasi sicuramente sto facendo una cazzata, che me ne pentirò, che morirò di fame per pagarmi l’affitto, che lascerò te e M (il nostro amico gay), per quattro mesi, PERO’ IO DEVO TENTARE! DEVO PROVARE A CAPIRE SE VERAMENTE QUESTA SITUAZIONE CON LUI PUO’ SBLOCCARSI O MENO, PERCHE’ IO LO AMO VERAMENTE TANTO, E SENTO CHE LUI E’ QUELLO GIUSTO!” Il cuore mi si stringe. Quella che mi parla è la mia amica dolce. La mia amica con la quale ho girato mezza Europa e il mondo. La mia amica che mi ha accolto in casa sua come una sorella. La mia amica che per me si getterebbe nel fuoco, la mia amica CHE NON VIVE DI DISILLUSIONI. LA MIA AMICA CHE HA DIRITTO DI SEGUIRE IL PROPRIO CUORE. “ti voglio bene, non sei una stupida, non hai sbagliato. Verrò a trovarti in aereo una volta al mese. Ad un certo punto avrai la nausea di me che ti gironzolo per casa. Andremo al mare in ottobre e se quando a febbraio tornerai col cuore spezzato, AVRAI SEMPRE QUI ME, PRONTA AD ABBRACCIARTI…” Vedete, non è solo il fatto che tra amici ci si sostiene e ci si ama nonostante tutto. Questo è scontato e lapalissiano!E’ CHE AD UN CERTO PUNTO, HO RIFLETTUTO SUL FATTO CHE TEMPO FA, IO FORSE AVREI FATTO LO STESSO PER UN UOMO CHE HO AMATO ALLA FOLLIA (ANZI, FORSE L’HO FATTO!!!). HO PENSATO CHE NON DOVEVO SPRONARLA A NON TENTARE E CHE ANZI, DOVEVO DIRLE CHE NON SI PUO’ VIVERE DI RIMPIANTI, E CHE QUINDI, DOVEVA GIOCARSI IL “TUTTO PER TUTTO” CON LUI.POI MI SONO DETTA CHE LA DISILLUSIONE AMOROSA MI HA RESO ANCHE UN PO’ ARIDA, E CHE INVIDIAVO UN PO’ (MA IN MODO BENEVOLO OVVIAMENTE), QUEL SUO PERDERE LA TESTA, MOLLARE TUTTO, E ANDARSENE A LAVORARE A CATANIA SOLO PER LUI. Ho pensato che mi piacerebbe tornare a fare follie d’amore per un uomo…e che è un vero peccato che per molti mesi, nella mia vita non ce ne sia stato uno per cui valesse veramente la pena tentare. e poi, si insomma, ho delle novità sullo scrittore... :-)I-ronica