i-ronica

SIAMO DONNE, OLTRE LE GAMBE C'E' DI PIU'...


Ieri sera mi sono ritornate alla mente delle “sensazioni”. Delle sensazioni fisiche, che il passato mi aveva fatto credere che non avrei provato mai più.È strano a dirsi, perché erano sensazioni che ho sempre “difeso” così come ho difeso il mio orgoglio e la mia bellezza di essere donna.Perché “DONNA” è tante cose……è il ciclo mestruale quando sei bambina, che irrompe violentemente nella tua cameretta con le pareti rosa, e ti sveglia di notte all’improvviso facendoti chiedere “da ora in poi cosa sono io?!”…è il ricordo di due genitori che quando eri piccola, giravano per casa in mutande, e ti facevano venire un punto interrogativo sulla testa, e spiare da attraverso le fessure di una porta lasciata accostata.“DONNA” è quando crescendo combatti con te stessa per essere forte, perché senti intorno le ingiustizie di una società che ha fatto solo finta di accettarti, e dopo che sono stati bruciati i reggipetti in piazza, si è scordata che in ambito lavorativo sei una persona (quanto un uomo), e in ambito sentimentale e fisico, sei DONNA e basta…“DONNA” è un figlio, quando te lo cresci dentro o anche quando, purtroppo, lo perdi.“DONNA” è quel binario che cammina parallelamente al “binario-uomo”, destinati a non incontrarsi mai, ma fortemente vogliosi di essere “uno”. Mi sento un pò responsabile, per aver detto in passato, attraverso queste pagine, alle poche ragazze/donne che mi leggono ogni settimana, che essere donne nel 2011 significava fare le dure e “mostrare le palle”. Non è che non credo in questo.Mi piacciono le donne forti come lo era mia nonna, quelle che se a lavoro subiscono un torto da un uomo che si sente tale solo “alzando un pò la cresta”, lo affrontano a brutto muso e lo rimettono al suo posto con la migliore arma: l’intelligenza.È solo che mi sentivo un pò privata della mia natura, ora che a 31 anni ho smesso di fare le 4 del mattino in discoteca già da un pezzo, e di saltare da un letto all’altro facendo finta di essere razionale.Ok sono tra quelle che da questo blog vi hanno sempre suggerito di non essere schiave dei sentimenti che provate per un uomo, di continuare sempre la vostra vita “individualista” anche quando siete in due, di allenarvi fisicamente e di usare gli anti cellulite che vi renderanno per sempre toniche. Di non perdere di vista le amicizie a causa dell’amore, di uscire, di fare shopping, di pensare a voi stesse prima di tutto, di mantenere i vostri interessi anche quando siete innamorate.Poi, va bene, lasciatemi perdere quando scrivo che non credo nel matrimonio, non voglio sposarmi e non desidero figli…io lo penso veramente, MA NON MI VA CHE QUELLE POCHE CHE MI LEGGONO, SI FACCIANO PRENDERE DA SPIRITO DI EMULAZIONE. Io ho desiderato un figlio un anno fa, ed era perché pensavo di averlo dall’ “uomo giusto”. Cosa mi piacerebbe? Forse un giorno mi piacerebbe avere ANCHE un figlio, ma sarebbe perfetto se non dovessi sposare l’uomo con cui lo cresco, riducendo il nostro rapporto ad una firma contrattuale. Ma ieri sera ho “ritrovato me stessa”, ed è successo mentre facevo l'amore con lo scrittore. Ho ritrovato la donna che “sentiva il piacere” più volte, e “in due modalità diverse”. Le "modalità" che se di solito provi a spiegarle ad un uomo, ti risponde che lui si intende solo di fuorigioco e moduli calcistici. (eppure, ho avuto la riprova che ce n’è uno su mille, che pur capendo parecchio di moduli calcistici, sa distinguere un orgasmo vaginale da uno clitorideo…e sa anche come fare a farti provare prima l’uno e poi l’altro!!!!! NDA). È stato come riacquisire una consapevolezza diversa rispetto a quando soffrivo per amore. Ora però c’è un altro problema grosso (perché noi donne, tanto siamo così): tenere distaccato il piacere fisico dalla mente. Vi ho detto sempre che dovevamo essere forti, che le delusioni amorose le dovevamo combattere non con il prozac o con l’analista, ma con l’amore per noi stesse. Che le nostre amicizie venivano prima delle nostre relazioni sentimentali, che ci dovevamo far rincorrere dagli ometti, corteggiare…sentirci donne insomma!E ORA CHE MI SENTO FINALMENTE “FISICAMENTE” TROPPO DONNA, C’HO UNA VOCINA IN TESTA CHE HA INIZIATO A PARLARMI DI COSE TIPO “STABILISCI CON LUI COSA SIETE” “DIGLI CHE DEVE CHIAMARTI OGNI GIORNO, ESSERE PRESENTE, MANDARTI UN MESSAGGINO QUANDO TI SVEGLI E UNO PRIMA DI ADDORMENTARTI, SENO’ TU SENTI CHE TI SFUGGE” “DIGLI CHE VUOI CHE LUI TROVI UNO SPAZIO PER VEDERVI NELLA VOSTRA VITA FATTA DI “COSE DA FARE DI LUI” E “COSE TUE DA FARE”.(“allora sabato andiamo al cinema?”“uhm, non lo so, forse devo andare a pranzo da mio fratello…” E me ne vado via su tutte le furie pensando che due minuti dopo che sono uscita dal suo letto, questo qua mi dice che non può venire al cinema perché deve andare a pranzo da suo fratello…). E poi, arrivano anche le seghe mentali “negative”, del tipo: “SI, LUI MI PIACE, MA NON LO VEDO PROPRIO ACCANTO A ME IN FUTURO…”  e ti chiedi perchè già la tua testolina sia proiettata verso il futuro, nonostante tu lo conosca da un mese e mezzo e pensi che non potresti mai condividere niente con uno così diverso da te. E poi però di nuovo hai paura, perché quel meccanismo fisico che ha mosso dentro di te, ha acceso anche la tua mente, e se tre settimane prima, eri tu che gli dicevi “ti prego, non programmiamo il giorno in cui andremo al cinema, perché mi viene l’ansia solo a pensarci…” adesso, la stessa te (ma col cervello girato!!!), gli dice: “cazzo, liberati perché se non andiamo al cinema nell’unico giorno in cui sono libera, mi viene l’ansia!!!!!” Come faceva quella canzone “trashissima?!”“siaaaaaaamo doooooonneeeeee, oltre le gambe c’è di piùùùùùùùùùùùù…doooooonneeeeee doooooneeeee, un universo immenso e piùùùùùùùùùùùùù”.  (Nda. E’ venuto al cinema con me nell’unico giorno in cui potevo vederlo. Ha acconsentito a vedere il film che io adoro e lui odia. Abbiamo fatto l’amore in un modo che ognuno di voi invidierebbe. Ci siamo mangiati due pizze a casa sua dopo aver fatto l’amore in un modo che ognuno di voi invidierebbe. Abbiamo guardato insieme un pezzo di televisione. HO PLACATO L’ANSIA).(poi però mi ha fatto incazzare di nuovo. ma a 'sto punto, il motivo per cui m'ha fatto incazzare di nuovo ve lo racconto lunedì...sperando che nel frattempo mi passi).I-ronica