i-ronica

PENSIERI DI NATALE...


Il Natale, si sa, è sempre anche un pò “tempo di ritorni”. Quest’anno ho collezionato messaggini da parte di gente che non sentivo da talmente tanto tempo, che li avevo persino cancellati dalla mia rubrica.Per tutta la vigilia, sul mio telefono sono arrivate solo parole scritte da destinatari senza nome: 333, 347, 349, 335. Erano numeri, cioè gente che avevo cancellato dalla mia vita. E la cosa bella, è che questa gente, ha talmente la presunzione “sporca” di esserci rimasta nella vita di un altro, che quando ti manda un sms ipocrita di auguri, non si firma nemmeno, per quanto la testa gli dice “saprà sicuramente che sono io, è inutile che ci metto il nome…”. Molti di loro, mandano quegli sms squallidi che io chiamo “invia a molti”, cioè lo stesso testo stupido e privo di sentimento, inviato a tutta la rubrica. Ci si comprano persino la “Christmas Card” per risparmiare i soldi dell’sms, solo per dirti “BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO”.Quest’anno, questa gente per me è rimasta uno stupido numero. Non ho risposto, non ho scritto le loro stesse parole di circostanza, e non ho nemmeno richiamato per cercare di diminuire la distanza che c’era tra me e loro.Come sentirsi totalmente distanti in un’era che ci ha regalato milioni di modi per comunicare con le persone.  Ma i veri “ritorni di Natale”, sono quelli dei fantasmi del passato, ovvero gli ex. C’è chi ci è rimasto nel cuore, e ci manda un messaggino personale, nel quale ci scrive tutto il proprio affetto, e lo riconosciamo al volo, perché è sincero e disinteressato. E’ un messaggio che parla di famiglie “belle” con le quali abbiamo trascorso qualche Natale fa, amandoci serenamente. Poi ci sono i messaggini degli ex con i quali abbiamo avuto solo “qualche incontro fisico”, che non vedono l’ora che sia il 24 dicembre per scriverti “Buon Natale, in tempo di magra, ogni buco è trincea…approposito, hai da fare stasera?!”. Al primo posto si piazzano i messaggini degli ex che scrivono qualcosa di “veramente poco gradito”, e aggiungono “ora che non stiamo più insieme, sono felice perché ho trovato una ragazza diversa da te, che mi ama veramente e che a Natale mi ha regalato la felicità, non come te che non sapevi mai quello che volevi e mi hai spezzato il cuore…”.e te a quel punto, quasi come forma di cortesia, rispondi: “Buon Natale anche a te, sono stata proprio una stronza a lasciarti andare”, ma in cuor tuo ringrazi il cielo che il “rosicone” di turno se ne sia andato a rompere l’anima ad una povera malcapitata che ora come ora, non si rende conto dell’affaraccio che ha fatto. Infine, c’è “il messaggio”.“il messaggio” è quello che ti arriva sempre da un 335, e quindi da qualcuno che hai precedentemente cancellato dalla tua vita, ma non lo hai fatto perché lo volevi, ma perché DOVEVI. Ognuno ha i suoi motivi per DOVER fare una cosa.Quando “il messaggio” arriva, arriva in punta di piedi, quasi come se niente fosse, ed è per quello che fa più male. Ha il tono di qualcuno che vorrebbe sdrammatizzare, tastando il terreno e cercando di capire se il male che ti ha fatto brucia ancora dentro di te.Leggi un numero, non leggi un nome, ma è un numero che sa di famigliare. Un numero che la tua rubrica ha conosciuto bene nel tempo.Dopo essere arrivato in punta di piedi, affonda subdolo i suoi artigli e in men che non si dica, si ritrova a riempirti di parole:“non ho mai voluto farti del male”, “non esiste solo l’amore per stare insieme”, “perché a gennaio non andiamo a vederci un film di woody?”, “non mi va di sentire che mi odi ancora”,“avevi ragione su un sacco di cose…”“mi dispiace tu abbia questa immagine distorta e falsa di me…”. Ora, io dico questo: nell’era della globalizzazione e della tecnologia, DOBBIAMO dare un peso alle parole.E non solo perché, come diceva Nanni Moretti in un film “le parole sono importanti”, ma anche perché, con tutta questa comunicazione, che permette alla gente di andare, tornare, entrare e uscire dalle nostre vite in un nanosecondo, facendogli fare degli esami di coscienza grossi come delle case, NOI ABBIAMO IL DOVERE DI TORNARE A RISTABILIRE L’IMPORTANZA DEI FATTI. Il mio augurio per questo Natale, è che molta gente impari a non dare importanza alle parole scritte dai vari 335, 347, 349 ecc ecc., tenendo presente che ciò che conta davvero, sono i fatti.E se i fatti dicono che quelle persone sono ormai solo un numero nella vostra rubrica, un motivo c’è. E forse il motivo è che è troppo tardi per scrivere certe parole. A Natale invece, ciò che è veramente bello è una telefonata. La telefonata è un fatto sincero attraverso il quale si regala “sentimento” alla persona che è dall’altra parte. Le parole dei messaggini, non lo sono.LO SCRITTORE STAVOLTA NON HA SCRITTO. HA TELEFONATO. J Le parole dei messaggini invece, nascondono una qualche forma di ipocrisia recondita, quasi la paura di dire “ciao, sono il coglione che ti ha perso”.Diffidate di chi ha avuto paura di essere felice.e voi, avete passato un Buon Natale? I-ronica.