i-ronica

ERA UNA STORIA CHE VIVEVA IN BILICO. (per sempre addio).


“quel giorno di sole a Rione Monti con la mia amica, non doveva passare inosservato. Era uno di quei giorni secondo i quali, per la teoria della sincronicità Junghiana, se ti arriva un segno dal destino, non puoi ignorarlo.E quel giorno per me, doveva essere la “chiave” della nostra storia che non ha funzionato. Quel giorno, dovevo capire che anche se tutto fosse stato perfetto, che nonostante io fossi sicura di voler accettare tutto di te (OGNI CONDIZIONE DI VITA, OGNI “QUESTIONE”), quello che non avrebbe fatto funzionare le cose, impegnandosi ogni piccolo istante, saresti stato tu.E io mi sarei dovuta mettere continuamente alla prova per farti ragionare sul fatto che invece le cose erano semplici. Come scalare una montagna, e trovare qualcuno che ogni metro che risali, ti riporta giù.I rapporti che non funzionano, non sono quelli come il nostro. Il nostro, FUNZIONAVA eccome! SOLO CHE IO ERO “MALATA”, MENTRE TU ERI “SANO”, e questo particolare, pure se all’inizio ho voluto dimenticarmelo, è tornato prepotentemente a distruggere tutto.Quel giorno a Rione Monti, me lo dissero forte e chiaro che io non ero “una di voi”, e che quindi con te, c’era poco da fare. Solo che io feci finta di non capirlo, perché tu volevi dimostrare che era tutto a posto. Bisogna dimostrare che siete “sani”, che non siete una minoranza malvagiamente considerata dal resto del mondo.bisogna essere bravi attori come voi per dimostrarlo. i bravi attori, gli attori di successo, entrano nel set e recitano, e quando entri nelle loro vite, per preservarti, devi sempre tenere a mente che non sono bravi nel distinguo con la realtà…perché sono talmente calati nel “personaggio buono, bravo e coerente”, che quando ti fanno del male, nemmeno se ne rendono conto. O forse, per ragioni di comodo, fanno finta di non rendersene conto, perché in fondo, quelli malati siamo noi, mica loro! Ma il resto del mondo, non lo sa. “E’ UN FATTO PRIVATO…” Dopo che avrai letto tutto questo, forse mi odierai ancora di più, o forse capirai il male che mi hai fatto. La certezza è che sarai sempre convinto di agire bene, perché qualcun altro al posto tuo te lo farà credere, e ti dirà che quella sbagliata sono io.l’augurio mio invece, è che “la cura” un giorno finisca, e che tu possa ragionare in libertà, sicuro di poter stare al mondo anche senza. Quanto mi sarebbe piaciuto viverti senza. Chissà quante belle cose avremmo potuto condividere. Ma io non sono “dell’entourage”, e non lo sarò mai. Per questo ti ho perso.”I-ronica