Creato da i_ronica il 29/05/2007

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Fermate il mondo, voglio scendere! tra incontri e fuochi di paglia che sembrano veri amori! un blog che racconta l'amore (finto, vero o presunto), il sesso (in varie sfaccettature moooolllto personali!) e tutto ciò che dall'amore nasce ( attraverso la vita di una single non semplice da capire).

 

 

IL "LIMITE" DI NOI DONNE...

Post n°352 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da i_ronica

Mentre scrivo, io e lo scrittore non ci parliamo da circa 48 ore. Nessuno dei due telefona, parla o scrive all’altro.

Non saprei dire se è una situazione di orgoglio, nella quale si preferisce restare ognuno nel proprio guscio, o se semplicemente lui sta cercando di capire che piega vuole far prendere alla storia…se vuole restare, tornare o sparire per sempre.

QUELLO CHE SO E’ CHE MI SENTO FERITA, PER AVER FATTO L’AMORE CON LUI ED ESSERE STATA IN UN CERTO QUAL MODO, MESSA DA PARTE.

 

Voi ora penserete che sia la normale situazione nella quale l’uomo si è approfittato della donna: l’ha corteggiata ed è stato carino con lei per un pò, se l’è portata a letto, e poi è scomparso.

QUANTE VOLTE ATTRAVERSO QUESTE PAGINE VI HO RACCONTATO DI STORIE ANALOGHE, FINITE PIU’ O MENO NELLO STESSO MODO, CHE SONO CAPITATE A ME, O ALLE PERSONE CHE MI SCRIVONO?

 

NON SO ANCORA SE E’ VERAMENTE COSI’. NON SO ANCORA SE E’ SOLO UN MOMENTO DI SCAZZO, O DI CONFUSIONE INIZIALE DI UN RAPPORTO.

 

Realisticamente sono pronta (e anche un pò abituata ormai ahimè), al peggio.

Se invece voglio illudermi, penso che domani tornerà da me, farà esattamente ciò che mi aspetto che faccia, e tutto tornerà presto alla normalità.

 

Eppure sto anche tanto riflettendo su ciò che mi ha detto la mia amica:

“vuoi veramente uno come lui?”

 

È lecito all’inizio di un rapporto rispondere “non lo so, in questo momento vorrei solo e ancora essere tra le sue braccia”, O STO CONFONDENDO I SENTIMENTI CON LA SOLITUDINE CHE HO SCELTO DI VIVERE IN QUEST’ULTIMO ANNO?

 

Siamo in pieno autunno, fuori dalle mie finestre l’aria è fredda e secca. L’unico desiderio che avevo per questa stagione, era stare con qualcuno che la rendesse più “calda”, ed è difficile pensare che mi sono di nuovo sbagliata.

Si finisce mai di conoscere e capire le persone? Forse no: forse c’è sempre qualche atteggiamento ignoto, sconosciuto, che ci coglie di sorpresa e ci fa indietreggiare.

IO PERO’ NON SO ANCORA QUASI NIENTE DI LUI. QUEL POCO CHE SO NON MI E’ PIACIUTO, MA MI SONO PIACIUTE ALTRE COSE, E HO MESSO DA PARTE QUELLE PEGGIORI.

E’ ACCADUTO PERCHE’ ERO SOLO STANCA DI STARE SOLA?

O FORSE POSSIAMO REALMENTE INNAMORARCI DI PERSONE CHE SONO COMPLETAMENTE IL NOSTRO OPPOSTO?

 

Una cosa è certa: noi donne possediamo un limite, E QUEL LIMITE SI CHIAMA FARE L’AMORE CON UN UOMO.

È il limite dopo il quale non si torna più indietro, perché in un certo qual modo, si pensa di appartenere all’altro in un’altra maniera: è la maniera delle mani intrecciate mentre lo si fa, degli abbracci teneri subito dopo, delle coccole e delle parole dolci pronunciate come se si dovesse restare per sempre.

 

PER QUESTO, CHI SE NE VA DOPO AVERTI FATTO OLTREPASSARE “IL LIMITE”, TI LASCIA SEMPRE CON L’AMARO IN BOCCA, E CON QUELLA STRONZA DISILLUSIONE CHE ORMAI E’ DIVENTATA PARTE DI TE.

I-ronica

 

(Il post era finito così ieri mentre lo scrivevo, ma visto che la situazione si è di poco evoluta, voglio rendervi partecipi.

È ufficiale: io e lo scrittore abbiamo avuto il nostro primo vero scazzo. SE C’E’ UNA COSA CHE ODIO FARE, E’ INCAZZARMI CON GLI UOMINI PERCHE’ SONO SPARITI, NON SI SONO FATTI VIVI PER GIORNI, ERANO ARRABBIATI CON ME, MA HANNO LASCIATO PASSARE DEL TEMPO PRIMA DI CHIEDERMI SPIEGAZIONI.

 

La verità è che lo scrittore non è confuso, strano, incapace di cambiare il suo piano tariffario per trovare un modo economico per telefonarmi: LA VERITA’ E’ CHE LO SCRITTORE NON VUOLE FARE NESSUNA DI QUESTE TRE COSE… J

Lo dico sorridendo perché anche se mi fa incazzare e mi costringe a scrivergli “stronzo” in chat, è assolutamente adorabile quel suo modo di scappare e di fuggire.

CIO’ CHE LUI CREDEVA PERO’, E’ CHE DA QUESTA PARTE, AVREBBE TROVATO UNA PRONTA AD INSEGUIRLO CON UN LAZZO DA COWBOY…COSA CHE NON ACCADRA’ MAI, PER DUE MOTIVI: IL PRIMO E’ CHE IO NON INSEGUO GLI UOMINI, NE’ CON UN LAZZO, NE’ SENZA.

IL SECONDO E’ CHE DI FRONTE A QUESTO TIPO DI SITUAZIONI, ME LA DO’ A GAMBE LEVATE.

 

Ora, quando lui ieri sera si è scusato con me in quel modo adorabile che ci ha fatti restare per 40 minuti al telefono a scornarci in modo ridanciano, E MI HA SCRITTO “LA STORIA DEL LAZZO DEL COWBOY L’HAI LETTA SUL TUO BLOG PER CASO?!” per prendermi in giro, FORSE NON AVEVA ANCORA CAPITO CHE IO SONO MOLTO SEVERA SUI SENTIMENTI, CHE QUANDO DECIDO DI FARE UNA COSA SONO MOLTO (MA MOLTO) PIU’ TESTARDA DI LUI, E SOPRATTUTTO CHE MI CI VUOLE TANTO POCO PER ALZARE I TACCHI E ANDARMENE VIA.

E LO FACCIO PER DAVVERO…capito scrittore?!)

I-ronica

 
 
 

LA PRIMA COSA BELLA (CHE HO AVUTO DA QUESTO AUTUNNO)...

Post n°351 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da i_ronica

È un sabato mattina di metà ottobre. Mi sono svegliata non tanto presto perché sono stata invitata a pranzo a casa dello scrittore. È il primo “invito ufficiale” nel quale potrebbe accadere qualcosa di “fisico” tra noi. Lui è stato un pò latitante ultimamente, a quanto pare siccome possediamo due operatori telefonici diversi, lui non ha molto modo di chiamarmi se non spendendo una barca di soldi (o almeno questa è la scusa ufficiale), eppure, promette di cambiare piano telefonico e durante tutta la settimana in cui è impegnato in un corso d’aggiornamento a lavoro, lo sento una sola sera e altre varie volte via mail.

 

Cammino per le strade affollate di indignados (che oggi hanno invaso Roma per manifestare) con un pacchetto in mano contenente una crostata di ricotta e cioccolato che gli porterò come dessert per il nostro pranzo. Lui, idealista e intellettuale, ha rinunciato ad unirsi al corteo per stare con me, e lo apprezzo di brutto.

Scendo dal vagone della metropolitana che mi porta in centro da lui mentre alcuni facinorosi iniziano ad agitarsi nei vagoni, e lo trovo ad aspettarmi fuori dalla fermata.

Ha tagliato la barba per me perché gli ho detto che lo trovavo più carino senza. Camminiamo piacevolmente verso casa sua e da persona di destra che sono, inizio a prendere in giro lui e i facinorosi criticandoli aspramente (ma col sorriso)… (NON SAPEVAMO ANCORA CHE DI LI’ A QUALCHE ORA, AVREBBERO MESSO SOTTOSOPRA LA NOSTRA CITTA’… nda).

 

Casa sua è la tipica casa di uno scrittore: molto old style, pochi mobili vecchi, una grossa scrivania ordinata nella stanza in cui scrive, un letto matrimoniale, una cucina un pò rimediata…LUI E’ ESSENZIALE…CASA SUA E’ ESSENZIALE!!!

 

Prepara per me una pasta che è una sua specialità. È goffo e imbarazzato in cucina così come è goffo e imbarazzato quando esce con me. Mi fa un pò ridere, e mi piace al contempo. È imbranato ma carino e gentile.

È un’atmosfera rilassata e tranquilla: fuori c’è la città col suo sole caldo di metà ottobre. Poco distante da noi gli indignados iniziano il corteo. Accendiamo la tv, siamo sul divano, mi racconta della sua militanza politica e mentre sfoglio uno dei suoi libri, ci ritroviamo molto molto vicini.

Mi cinge la schiena, mi accarezza, ci baciamo.

 

È un bacio come non me ne davano da tempo. Dolce, piccolo, leggero…col tempo più passionale, ma comunque un bel bacio.

Non so come, ma ad occhi chiusi e tenendo le nostre due bocche attaccate, in due minuti attraversiamo il corridoio e siamo sul suo letto, dopo aver fatto cadere e aver urtato proprio di tutto lungo il cammino.

 

Abbiamo fatto l’amore.

Io e lo scrittore abbiamo fatto l’amore. È stato voluto, semplice, naturale, passionale…DOPO TANTO TEMPO CHE NON MI CONCEDEVO AD UN UOMO, FARE L’AMORE CON LUI E’ STATO COME CONOSCERLO DA TUTTA LA VITA.

È strano a dirsi, ma non ci sono stati di quegli intoppi che normalmente ci sono la prima volta. È stato bello, duraturo, non problematico. NON POSSO DIRE CHE SIA STATO “IL TOP DEL TOP”, MA CI SIAMO ANDATI MOLTO VICINI…E SO CHE COL TEMPO ANDREMO OLTRE “IL TOP DEL TOP”.

 

Ora, mi sento un pò strana: sicuramente felice, ma anche combattuta. Ho di questi pensieri in testa che in ogni modo tento di rifuggire e che mi fanno già pensare alle tante distanze che inevitabilmente potrebbero allontanarci: la sua militanza opposta alla mia, il nostro essere diversi eppure simili.

GLI HO CHIESTO DI NON SPARIRE, INTANTO.

Non so bene cosa farà.

 

Dalla tv accesa nell’altra stanza sentiamo che a sky news annunciano che la città sta bruciando e che ci sono scene di guerriglia urbana. Le voci del tg descrivono Roma come un’altra Genova dei tempi del G8.

E mentre il nostro idealismo è lontano dal raggiungere un punto d’incontro, i nostri corpi nudi sono vicini e abbracciati l’uno con l’odore dell’altro addosso. E mentre in televisione scorrono scene di guerriglia urbana, dentro questa stanza c’è solo tenerezza.

Dopo tanto tempo, mi sento protetta e felice tra le braccia di un uomo, come un cucciolo che ha bisogno di cure.

Vorrei che il mio telefono nella mia borsa non squillasse mai, che nessuno mi cercasse per sapere dove sono finita da stamattina. Vorrei perdermi in questo momento per un lungo periodo. Vorrei che l’autunno mi riservasse ancora dei momenti come questo.

Era tanto tempo che non mi sentivo così.

I-ronica

 
 
 

NON C'E' DUE SENZA TRE!

Post n°350 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da i_ronica

Dopo la seconda uscita, mi sono resa conto di una faccenda che mi ha veramente sconcertata e mi ha fatto mettere in dubbio la possibilità di rivederlo ancora: QUEST’UOMO, NON APRE MAI IL PORTAFOGLIO!!!

Qualche tempo fa devo aver scritto un post che riguardava la galanteria degli uomini che pagano il conto e di quanto questo faccia piacere a noi donne. In quel post, sottolineavo come nessuna di noi avesse realmente in testa delle intenzioni “venali”, ma prendesse come gesti “da uomo” il fatto di pagare la cena, la pizza, il cinema, il drink.

 

Devo dire che comunque, nonostante sognamo di sposare dei bei Laga Khan, noi donne viviamo ancora su questa terra e ci rendiamo benissimo conto che una vera donna, è quella capace di bastare a sé stessa, senza chiedere mai niente al proprio uomo. Una donna che vive delle sue fatiche, del suo lavoro, senza far dipendere troppo le proprie scelte dall’uomo che decide di avere accanto.

MA LA GALANTERIA RAGAZZI, E’ UN’ALTRA COSA.

LA GALANTERIA E’ ARRIVARE AL CINEMA PRIMA E COMPRARE I BIGLIETTI, E UNA VOLTA CHE SI ENTRA CON LA PROPRIA DONNA IN SALA, DIRLE CHE NON C’E’ BISOGNO DI FARE LA FILA PERCHE’ “CI HA GIA’ PENSATO LUI”.

OPPURE PRENDERE IL CONTO DALLE MANI DEL CAMERIERE, E QUANDO LA PROPRIA DONNA FA IL GESTO DI APRIRE LA BORSETTA DIRLE: “NON PENSARCI ASSOLUTAMENTE BABY: E’ GIA’ UN GROSSO REGALO IL FATTO CHE TU SIA QUI CON ME STASERA…” ECC ECC.

 

Vi racconto cosa è accaduto questa settimana: il tipo ha proposto di andare a teatro e già lì, il suo punteggio che ammontava a circa -850, è salito di circa 2000 punti. Durante tutta la settimana però, notavo che non si degnava di fare una telefonata, o meglio, tutte le volte che chiamava, lo faceva dal proprio posto di lavoro, e ogni due minuti, doveva mettere la sospensione perché naturalmente a lavoro aveva qualcosa di molto importante da fare o una chiamata in attesa.

Per questo, ho iniziato a domandarmi perché non chiamasse mai dal suo cellulare nei momenti liberi, anziché scroccare telefonate dal lavoro, durante le quali non avevamo il tempo di intavolare una conversazione.

Finchè un pomeriggio in cui lui non era a lavoro, gli mando un sms, poi un altro ancora. Nessuna risposta. Apro il social network e trovo una sua mail: “non posso risponderti, ho finito il credito e siccome sono sotto budget, devo aspettare il 1 del mese prima di ricaricare.”

NON POSSO CREDERE A CIO’ CHE LEGGO!!!! Lui mi sta scrivendo in una mail, che non ha soldi per fare una ricarica e rispondere ad un sms, per i prossimi tre giorni!!!

Sottopongo seduta stante la questione alla mia migliore amica e al mio amico gay, che ovviamente lo distruggono senza nemmeno farmi finire di parlare: “non è possibile che uno che ti vuole sentire, non trova 5 euro per farsi una ricarica! E poi, NON TI PUO’ DIRE che non ricaricherà fino al 1 ottobre e che per sentirvi dovrete usare altri mezzi!!!! TI RENDI CONTO I-RO?!”

 

SI, PURTROPPO MI RENDO CONTO DELL’ESTREMA GRAVITA’ DELLA COSA…

Ma soprattutto, faccio un rapido riassunto delle nostre uscite precedenti, e nella mia mente scorrono le seguenti situazioni:

1)      la prima volta che siamo usciti, non siamo più andati in un wine-bar ma a mangiare una pizza e quando il cameriere ha portato il conto, io ho aperto la borsetta, e lui ha accettato la metà dei soldi del conto da me.

2)      La seconda volta che siamo usciti, io sono arrivata al cinema per prima, e per fare un gesto carino ho voluto comprare i biglietti, poi siamo andati a mangiare una pizza, ho fatto il gesto di aprire la borsetta e tirare fuori delle banconote e lui (che stava per pagare l’intero conto), ha deciso di prendere qualcuna di quelle banconote dalle mie mani per dividere.

 

DURANTE QUESTE DUE SITUAZIONI, IL SUO DESTINO ERA PURTROPPO GIA’ SEGNATO: SI ERA AUTOELIMINATO PER SCARSA GALANTERIA E PER AVER LASCIATO PAGARE UNA DONNA DURANTE I PRIMI APPUNTAMENTI.

 

EPPURE, COME SAPETE, HO VOLUTO DARGLI ANCORA UN’ALTRA POSSIBILITA’. E così è arrivata l’occasione del teatro, e mi è sembrata una cosa talmente carina, che non ho potuto dire di no al suo invito.

Si trattava di una commedia divertente interpretata da un suo amico, che aveva luogo in un piccolo teatro di Roma. Prezzo del biglietto: 12 euro a persona.

La sera prima, mentre ne parlavamo in chat (perché, come dicevo, lui non usa il suo telefono per chiamare, al massimo usa quello della ditta per la quale lavora), lui scrive la seguente frase:

“abbiamo un biglietto omaggio e l’altro lo paghiamo…”.

Presa dall’entusiasmo di un invito a teatro, che non arriva praticamente mai da parte di certi idrocefali che girano ultimamente, non ho dato peso a questa frase e tutta contenta, sono andata a teatro con lui.

Premetto che lui non è mai venuto a prendermi a casa perché la scusa ufficiale è che ci vediamo in centro, quindi siccome io ho la smart e lui il motorino con un solo casco (non ne ha due!!!), per me è più facile arrivarci da sola (SGRUNT!).

La sera del teatro, gli confesso la mia scarsa volontà di guidare in centro con tanto traffico, e la butto lì: “siccome la metropolitana è aperta fino all’1.30 di notte, pensavo di venire in metro…”

Risponde al messaggio con questa frase: “ok, ci vediamo fuori all’edicola della fermata della metro alle 20.15, a dopo!!!”.

(ARI-SGRUNT!!!!).

Scendo in metro e ritorno da sola a mezzanotte mentre incrocio le dita per non essere rapita o violentata dal primo barbone di città, visto che lui non ha avuto l’accortezza di riaccompagnarmi.

(ARI-ARI-SGRUNT!).

 

Arriviamo a teatro e facciamo la fila per entrare. Una volta alla cassa, io faccio il gesto di aprire la borsetta e lui dice al cassiere “abbiamo un omaggio”. Il cassiere risponde (come è naturale!): “perfetto, allora lei non paga…” e sorride.

MENTRE TIRO FUORI DAL MIO PORTAFOGLIO 50 EURO E PAGO I MIEI 12 EURO DI BIGLIETTO (CHE LUI MI FA PAGARE PRENDENDOSI L’OMAGGIO!!!), MI DOMANDO PERCHE’ NON SONO USCITA COL CASSIERE DEL TEATRO, ANZICHE’ CON LUI, VISTO CHE IL CASSIERE DEL TEATRO CONOSCE MEGLIO DI LUI LE REGOLE DEL SAVOIR FAIRE.

 

Per fortuna, dopo il teatro, il tipo non mi fa pagare il conto del pub! (almeno quello!).

 

Ma questa accortezza non basta ai miei amici, che il giorno dopo, quando racconto tutto, MI IMPLORANO DI NON USCIRE MAI PIU’ CON LUI.

 

Eppure, io sò testarda. (mannaggia a me).

 

Il giorno successivo, lui mi chiama dal lavoro. Io non rispondo. Lui mi richiama dal lavoro, e io non rispondo di nuovo. A quel punto, anche se non ha ancora ricaricato poiché non siamo ancora al primo del mese e lui è sotto budget, manda un sms per chiedermi che cos’ho e se per caso sono arrabbiata con lui.

Rispondo anch’io con un sms:

“per favore, richiamami dal tuo telefono quando finisci di lavorare. E poi, qualche consiglio da sorella maggiore: arriva al cinema prima e prendi i biglietti, fatti consegnare SEMPRE il conto dal cameriere, e lascia gli omaggi del teatro alle donne. Tu penserai che io sono stronza, ma non sai quanto guadagnerai. Se programmi le serate scegliendo dei posti economici, potrai farlo. Anche perché, di tanto in tanto, le donne con cui esci, avranno piacere anche loro di offrire. Viviamo tutti di stipendio, ed è crisi per tutti, ma i fondamentali, sono fondamentali. Baci baci (sorriso finale, tanto per non far capire che mi rode il culo!).”

 

Il giorno successivo, nessuna risposta. Niente. Sparito.

INTENDIAMOCI, SO DI ESSERE STATA MOLTO DIRETTA E SO ANCHE CHE TUTTI POTREBBERO AVERE DEI PROBLEMI ECONOMICI; NON SONO UNA DONNA VENALE, NON CERCO UN NOVELLO LAGA KHAN…MA VOGLIO E PRETENDO DI SENTIRMI DONNA QUANDO ESCO CON LUI! E CHE LUI MI TRATTI COME TALE!

 

Ricompare nella chat del social network qualche giorno dopo e apparentemente tra noi è tutto a posto. E dire che io temevo che lui non volesse parlarmi più né uscire mai più con me perché ero stata TROPPO DIRETTA E NON AVEVO CAPITO I SUOI PROBLEMI (anche se io non mi sento minimamente in colpa, visto che so bene che tipologia di uomo voglio!).

 

Dico qualcosa riguardo al fatto che se è arrabbiato con me per ciò che gli ho suggerito di fare con le donne, mi dispiace, ma io ci tengo ad essere trattata da donna. Ammette il suo sbaglio e riconosce che si tratta di una sacrosanta verità, ma dice di non capire il motivo per il quale non gli ho risposto quando chiamava dal lavoro.

“il motivo è che volevo capire se per te contava sentirmi e spendere pochi euro per una ricarica per sentirmi…”

(MI RISPONDO DA SOLA: A QUANTO PARE IO NON CONTO GRANCHE’, VISTO CHE LUI NON RICARICHERA’ IL TELEFONO FINO AL 1 DEL MESE…E’ RIMASTO COMUNQUE DELLA SUA IDEA!!! CLAMOROSO RAGAZZI!!!).

 

Quando sono ormai quasi senza parole per definire la situazione-tipo con l’uomo tirchio di turno, mi scrive in chat:

“cosa fai domenica?!” (lui)

“non ho ancora programmi, ma non lavoro…” (io)

“nemmeno io…” (lui)

“fico! Che farai di bello?!” (io)

“boh…penso che ti inviterò a pranzo…”. (lui)

 

LO SO, SONO STRONZA MA ACCETTO.

LO SO, IL MIO MIGLIORE AMICO GAY E LA MIA MIGLIORE AMICA MI DIRANNO CHE DOVEVO SFANCULARLO GIA’ ALLA SECONDA USCITA, MA ACCETTO.

LO SO, HO SEMPRE DETTO CHE UNO CHE NON E’ GALANTE E MI FA PAGARE A CENA, A TEATRO E AL CINEMA, NON E’ L’UOMO PER ME.

 

Ma ha appena detto che una donna che chiede al proprio uomo di “comportarsi da uomo”, ha il sacrosanto diritto di farlo!

Forse ha capito, e dalle prossime volte, ogni volta che proverò ad aprire la borsa, mi bloccherà e mi dirà che non devo pensarci nemmeno… (?!) (punto interrogativo).

Ve lo racconto lunedì! (anche perché io stessa non lo so ancora!)

I-ronica

 
 
 

SECONDA USCITA.

Post n°349 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da i_ronica

Dopo una prima uscita abbastanza disastrosa, durante la quale lo scrittore si era dimostrato molto timido (forse, ma non l’ho ancora capito bene), gettandomi in un fitto mare di dubbi, ho deciso di uscirci una seconda volta…e vi dirò di più: mi sono riservata il diritto di uscirci anche una terza volta, PERCHE’ DEVO CAPIRE A FONDO, LA MOTIVAZIONE PER LA QUALE, QUANDO CI CAPITA DI CONOSCERE UNA PERSONA PER LA QUALE VALE VERAMENTE LA PENA IMPEGNARSI, LA RELAZIONE STRANAMENTE NON DECOLLA.

 

Intendiamoci, io SO PERCHE’ TRA NOI NON DECOLLA, non ho bisogno di capirne le motivazioni. PERO’ VOGLIO CAPIRE ANCHE SE CERTI ATTEGGIAMENTI POSSONO ESSERE MODIFICATI SIA DA PARTE DEGLI UOMINI, CHE DA PARTE NOSTRA.

Riusciamo a mettere da parte le nostre “pretese” in fatto di incontri e a concentrarci su ciò che è veramente invisibile agli occhi?!

Non lo so ancora, però ci sto provando.

 

Fondamentalmente, ci sono delle cose di lui che non posso assolutamente tollerare e se vogliamo essere VERAMENTE PRATICI, bisogna che ve le elenchi:

1) come prima cosa, il suo essere “artista” lo porta a “presentarsi agli altri” in un modo che non lo valorizza. Non so, io non mi ritengo una vera fashion-victim, ma come ogni donna, adoro i vestiti, le scarpe, adoro possedere dei capi che dicano qualcosa di me, che facciano parte della mia personalità. A LUI, NON IMPORTA NULLA DI COME SI VESTE: POTREBBE USCIRE IN T-SHIRT E CON UN CALZINO SCURO ABBINATO AD UNA SCARPA CHIARA DEL ‘15-‘18…PER LUI, QUESTO NON E’ IMPORTANTE. PER ME, SI. E NON SONO DISPOSTA A GIRARE PER LA CITTA’ CON UN TIPO CHE NON TIENE A COME SI PRESENTA.

SONO STRONZA PER QUESTO E DIMENTICO LE COSE IMPORTANTI?! ALLORA SI, SONO STRONZA! MA PER ME, IL MODO IN CUI CI VESTIAMO E CI CURIAMO, DICE MOLTO DI NOI STESSI!)

 

2) lui ama i bambini: ha un figlio di 8 anni nato da una precedente relazione ormai finita, e ogni volta che vede un bambino per strada, deve fermarsi e fargli mille complimenti, nonché dire a me cose tipo “ma non è adorabile?!”, mentre io fingo di sorridere perché non voglio ammettere che SONO ALLERGICA AI BAMBINI DI OGNI ETA’!!!!

 

3) le sue idee e scelte politiche, sono totalmente opposte alle mie, e anche se quando ne parliamo fa finta che la cosa non gli interessi, io sono certa che in futuro, ci scontreremo in modo furioso su certi fatti.

 

4) ORA ENTRO NEL VIVO DEL PROBLEMA: nella sua vita, ci sono delle priorità che secondo me non collimano assolutamente con l’arrivo di una donna: avere un figlio nato da una precedente relazione e che vive in un’altra città europea, comporta delle spese. Bisogna pagargli gli alimenti e anche pagarsi/pagargli i viaggi ogni volta che lo si deve andare a trovare.

IN TERMINI PRATICI, VOLETE SAPERE COSA SIGNIFICA QUESTO (COSA CHE HO RISCONTRATO REALMENTE FREQUENTANDOLO?): VUOL DIRE CHE TUTTE LE VOLTE CHE SI ESCE CON LUI, LUI NON PAGA MAI UNA CENA, UN DRINK, UN CINEMA, UN TEATRO, NEMMENO LA PRIMA VOLTA!

VUOL DIRE CHE I FONDAMENTALI DEL CORTEGGIAMENTO E DELLA GALANTERIA, CHE FANNO PARTE DEL MIO BACKGROUND SENTIMENTALE E AI QUALI TENGO TANTISSIMO E NON SONO DISPOSTA A RINUNCIARE, SVANISCONO PUNTUALMENTE OGNI VOLTA CHE CI VEDIAMO: SE CENIAMO INSIEME, E IO QUANDO IL CAMERIERE PORTA IL CONTO, FACCIO IL GESTO DI APRIRE LA BORSA E PRENDERE IL PORTAFOGLIO, LUI NON RIFIUTA MAI DI DIVIDERE IL CONTO. MAI! E sapete perché?! Perché nella sua vita, c’è una priorità fondamentale, ovvero, mantenere suo figlio…e a fine mese, quand’è così, devi farti due conti…per cui, la donna che frequenti, NON PUO’ REALMENTE SENTIRSI DONNA ACCANTO A TE, VISTO CHE TE NON PUOI PERMETTERTI NEMMENO DI PAGARE UNA PIZZA.

(a teatro l’altra sera c’è stata una scena secondo me pietosa: il ragazzo della cassa, gli ha detto che il mio biglietto era un omaggio, ed ha aggiunto: “così lei non deve pagare…”. Quando è arrivato il momento di pagare però, lui non apriva il portafoglio, così io ho esclamato: “io ho un pezzo da 50 euro: forse posso pagare io”. HO DETTO QUESTA FRASE PER ROMPERE IL MOMENTO DI IMBARAZZO DI FRONTE AL CASSIERE, E ALLA FINE DELLA FRASE, HO TIRATO FUORI I 50 EURO, E HO PAGATO IL MIO BIGLIETTO, NONOSTANTE L’INVITO A TEATRO FOSSE PARTITO DA LUI, E NONOSTANTE LA SOMMA DEL BIGLIETTO AMMONTASSE A 12 MISERI EURO!!!!!! Ovviamente, dopo il teatro, lui si è degnato di pagare il conto al pub, che a conti fatti, ammontava a circa 13 euro, MA NON HA AVUTO L’ARDIRE E L’ACCORTEZZA DI CHIEDERE IL CONTO E PAGARLO MENTRE IO ERO IN BAGNO, BENSI’ HA ASPETTATO CHE IO TORNASSI, E IN QUESTO MODO, HO DOVUTO RIPETERE LA FRUSTRANTE SCENA DI FARE IL GESTO DI APRIRE IL MIO PORTAFOGLIO… CREDEVO DI MORIRE, E CREDEVO CHE ANCHE IL CASSIERE-TITOLARE DEL PUB, SI SAREBBE SUICIDATO INSIEME A ME!!!!).

 

UNA COSA E’ CERTA QUINDI: LA PRIORITA’ NELLA SUA VITA, NON E’ FARE UN GESTO CARINO E GENEROSO NEI CONFRONTI DI UNA DONNA CHE FREQUENTA, MA PURTROPPO, FAR QUADRARE I CONTI A FINE MESE.

Devo dilungarmi su questo discorso del pagare il conto però, perché voglio che sia chiaro a tutti voi un concetto: IO NON VOGLIO CHE UN UOMO PAGHI SEMPRE IL CONTO (CERTO, SE PUO’ PERMETTERSELO, LO APPREZZO!)…IO VOGLIO E COMBATTO CON TUTTE VOI, PER INCULCARVELO IN TESTA, CHE L’UOMO PAGHI ALMENO LE PRIME DUE VOLTE CHE ESCE CON NOI, SEMPLICEMENTE PERCHE’ E’ SUO COMPITO FARLO!

L’UOMO DEVE PAGARE PER LA SUA DONNA!

Facciamo tutti i conti a fine mese, e in era di crisi, nessuno di noi vorrebbe sperperare il proprio denaro, MA E’ UTILE CHE L’UOMO SI COMPORTI DA UOMO ALMENO NEI PRIMI CASI. SUCCESSIVAMENTE, E’ COMPITO DELLA DONNA RENDERSI CONTO DI QUALI SIANO LE SUE PRIORITA’ E FARE IL BEL GESTO DI DIVIDERE.

PUNTO E BASTA.

 

A cena con la mia amica P e il mio amico gay M, sono stata rigirata da loro due come un calzino, e interrogata a fondo: VOGLIONO SAPERE IL MOTIVO PER IL QUALE MI OSTINO A CONOSCERE MEGLIO QUESTO RAGAZZO, NONOSTANTE IO SIA CONVINTA CHE SIAMO PROFONDAMENTE DIVERSI, CHE IN FUTURO AVREMO MOLTI TERRENI DI SCONTRO, E NONOSTANTE TUTTI I MOTIVI CHE VI HO ILLUSTRATO SOPRA.

 

E ci sono tanti motivi per i quali “mi ostino”: il primo è che credo che questo inverno, mi piacerà essere coccolata da qualcuno, e passarci qualche ora felice e spensierata sotto una coperta sul divano a guardare un film cult, o anche visitare dei musei mano nella mano, e presenziare a degli eventi, non più da sola (COME MI SONO OSTINATA A FARE FINO AD ORA!), ma con qualcuno che sappia reggere una conversazione e non scada nel banale. IL SECONDO E’ CHE NON POSSO ASSOLUTAMENTE TOLLERARE, CHE PER UNA VOLTA CHE MI CAPITA A TIRO UN UOMO VERAMENTE INTERESSANTE, CHE COME ME AMA I LIBRI, CHE COME SECONDO MESTIERE FA LO SCRITTORE (ED HA ALL’ATTIVO DUE PUBBLICAZIONI DI DUE ROMANZI), DEBBA ESSERE GETTATO VIA DOPO LA PRIMA USCITA, SOLO PERCHE’ HA MOSTRATO DI POSSEDERE DELLE PICCOLE…CHIAMIAMOLE “FALLE”.

 

E così è stata la nostra seconda uscita: NON VOGLIO DEFINIRLA DISASTROSA COME LA PRIMA, MA VOGLIO CONCEDERMI ANCORA DI RIFLETTERE. (non starò diventando improvvisamente troppo buona con gli omoidi?!).

Quindi, la prossima settimana, ci uscirò ancora…anche perché, come dice il proverbio: NON C’E’ DUE SENZA TRE!

A lunedì! J

I-ronica

 

 
 
 

E' MAI POSSIBILE?!

Post n°348 pubblicato il 26 Settembre 2011 da i_ronica

Dopo un anno e mezzo passato a bighellonare tra 30enni tronfi e troppo sicuri di sé, 30enni infelici che decidono di tornare con le loro ex che non amano dopo aver trovato un amore bello e nuovo, 40enni col vizietto del trasgressivo, e 46enni sposati (che hanno problemi di disfunzioni erettili, e dopo due mesi di relazione decidono di tornare con le loro mogli, almeno non hanno il problema di dover assumere il viagra ad ogni prestazione con ragazze 30enni aitanti), HO SPOSATO LA TEORIA DELLA CONSAPEVOLEZZA E DELLA SOLITUDINE.

 

(per forza di cose, dovrei dire visto quanto avete appena letto sopra…)

 

LA SUDDETTA TEORIA, coincide con una certa maturità mentale alla quale le ragazze di 30 anni arrivano, mentre i loro coetanei omoidi, hanno il cervello ancora fermo a 12 (playstation, pugnette e via dicendo…), E GRAZIE ALLA QUALE DECIDONO NELL’ORDINE DI:

-         fuggire a gambe levate da certi “omoidi” coi quali intuiscono che perderanno solo del tempo

-         voltare le spalle a tutti gli “omoidi” che si comportano da primedonne, e che dimenticano ogni regola del corteggiamento e del savoir faire maschile

-         scappare e decidere di NON USCIRE PIU’ CON NESSUNO FINO A NUOVO ORDINE.

 

Per un anno e mezzo, PER MIA SCELTA non sono uscita con nessuno. Non so bene se è una cosa di cui vantarmi, fatto sta che io alla mia età preferisco così: mi servono 30 secondi e circa 3 parole pronunciate da un “omoide”,  per capire SUBITO che NON HO ASSOLUTAMENTE VOGLIA DI FREQUENTARLO NE’ DI CONOSCERLO.

Prima, a 20 anni, era diverso: si dava una possibilità a chiunque. Ci si usciva una sera, due, tre, fino allo sfinimento, (ovvero fino a quando non riuscivi a trovare almeno una ragione positiva a quella serata e al motivo per cui ti trovavi con lui davanti a un drink).

OGGI, QUEI TEMPI SONO FINITI: OGGI BASTA UN SMS SCRITTO SGRAMMATICATO O ANCHE UNA PAROLA DI TROPPO BUTTATA LI’ COSI’, A FAR DIRE A ME STESSA “NON HAI BISOGNO DI CONOSCERLO: E’ SOLO UN ALTRO PARASSITA CHE NON HA LA MINIMA INTENZIONE DI CONOSCERTI O DI TRARRE SPUNTI POSITIVI DALLA VOSTRA FREQUENTAZIONE. VUOLE SOLO ALIMENTARE IL PROPRIO EGO CON MILLE DONNE CHE GLI GIRANO INTORNO, FARSELA DARE VENTI MINUTI DOPO CHE GLI HAI RACCONTATO CHE LAVORO FAI DAVANTI AD UNA BIRRA, E FUGGIRE IL GIORNO DOPO SENZA MANDARE NEMMENO UN SMS…E SENZA MANCO AVER PAGATO IL CONTO DI QUELLA BIRRA!!!! (io ve lo ripeto donne: DIFFIDATE DA SUBITO DEGLI “OMOIDI” CHE VI FANNO PAGARE IL CONTO: DIETRO QUEL LORO GESTO, SI CAPISCE GIA’ TUTTO DI LORO! Poi, fate come vi pare ma non dite che non ve l’avevo detto…).

 

Insomma, ero in questa giungla di meravigliosa solitudine che non volevo che nessuno intaccasse, tra mostre d’arte, viaggi, libri da leggere e da annotare, lavoro, amici, QUANDO MI SONO IMBATTUTA IN LUI, E HO CAPITO CHE ERA ORA DI RICOMINCIARE A CONCEDERE A QUESTI UOMINI IL BENEFICIO DEL DUBBIO.

L’avevo incontrato per circa 30 secondi qualche tempo prima tra amici, e NON MI AVEVA COLPITO FISICAMENTE (e da questo passaggio si evince tutto il senso del post). Nei mesi successivi, qualche scambio di battute sul social network, mi aveva permesso di capire qualcosa in più di lui: effettivamente dalle foto, capisco perché durante quei 30 secondi di incontro vis à vis, non mi ha colpito più di tanto. PERO’ (c’è un PERO’ cari amici lettori), il tipo è VERAMENTE INTERESSANTE: è uno scrittore, ha all’attivo due pubblicazioni di romanzi che non sono niente male. Scrive su un giornale, fa un lavoro col quale sopravvive (perché al giorno d’oggi gli unici scrittori che vivono di ciò che scrivono sono Moccia e Ammaniti), ha un figlio da una precedente relazione, ha 40 anni, e tra le tante qualità, sa chi è Henry James…(lo scopro perché sul social network, lascia un suo commento proprio sotto una frase di Henry James che scrivo…)

E’ PROPRIO GRAZIE AL FATTO CHE SA CHI E’ HENRY JAMES, CHE DECIDO DI ACCETTARE L’INVITO AD USCIRE CON LUI….POICHE’ PENSO CHE IL 97% DEGLI UOMINI CHE HO FREQUENTATO IN 31 ANNI, HA SOLO IDEA DI CHI SONO TOTTI E ILARY BLASI, E NON HA ASSOLUTAMENTE LA PIU’ PALLIDA IDEA DI CHI SIANO CERTI AUTORI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA LETTERATURA MONDIALE.

 

Detto fatto: dopo un anno e mezzo che evito gli uomini come la peste, ho un appuntamento con uno scrittore non bello, ma di certo interessante e pieno di argomenti.

 

Nei giorni successivi, al telefono con la mia amica e agli aperitivi col mio amico gay, è tutto un susseguirsi di “seghe mentali” da parte mia. Cose tipo “ecco, se non mi ha colpito fisicamente in quei 30 secondi quando l’ho incontrato per la prima volta mesi fa, allora che ci esco a fare?! Rimarrò di nuovo delusa perché non avrò con lui nessun tipo di empatia fisica…”

 

Arriva il giorno dell’incontro e si è stabilito di bere un bicchiere di vino insieme a Trastevere.

Lui arriva in motorino (si, ok fa molto “scrittore romano”). Io parcheggio la Smart e gli vado incontro sorridente (quanto meno perché si deve fingere il piacere di una nuova conoscenza, facendo finta che non ti interessa assolutamente se lui è un pò carino.

L’impatto è disastroso: confermo ciò che ho visto nei 30 secondi in cui l’ho incontrato la prima volta, ovvero, che fisicamente non mi ha proprio colpita. Ma soprattutto c’è qualcos’altro che blocca da subito ogni mio dubbio: quest’uomo non mi sorride nemmeno per un secondo. ANZI, A QUANTO PARE, QUEST’UOMO NON SORRIDE AFFATTO!!! Non sorride alle battute (ma si prende sempre troppo sul serio su tutto), NON SORRIDE QUANDO PER STRADA SUCCEDE QUALCOSA DI DIVERTENTE, E NON SORRIDE NEMMENO SE IO GLI SORRIDO IN MODO CORTESE!

QUEST’UOMO NON SORRIDE! QUEST’UOMO HA FATTO DELLA SERIETA’ IL SUO MODUS VIVENDI!

 

Ma c’è dell’altro, e vi giuro che in 31 anni, una cosa del genere non mi era capitata mai: QUANDO PARLIAMO, SIA CHE SIAMO SEDUTI UNO DI FRONTE L’ALTRA, SIA CHE STIAMO CAMMINANDO L’UNO AL FIANCO DELL’ALTRA, QUEST’UOMO NON MI GUARDA ASSOLUTAMENTE MAI IN FACCIA. GUARDA CHIUNQUE MENTRE GLI PARLO E MENTRE MI PARLA. GUARDA LE PERSONE, GUARDA I BAMBINI, GUARDA PERSINO I CANI CHE PISCIANO AGLI ANGOLI DELLA STRADA, MA MENTRE PARLIAMO (VE LO POSSO GIURARE!), NON RIVOLGE NEMMENO PER 3 SECONDI IL SUO SGUARDO VERSO DI ME, E QUESTO RENDE LA NOSTRA CONVERSAZIONE ANCORA PIU’ DIFFICILE.

Provate a conoscere una persona e a scambiarci quattro chiacchiere, mentre quella non vi guarda MAI in faccia: come fate a stabilire anche solo l’intimità di una conoscenza?!

Addirittura, alla fine della serata, ci sediamo sulla scalinata di una chiesa a parlare, e lui si siede praticamente su uno scalino più alto del mio col fronte rivolto verso un’altra parte, come se non ci conoscessimo affatto!!!!

 

È strano a dirsi, ma dalle nostre conversazioni invece, posso intuire che io gli piaccio (e credo anche molto), EPPURE, LUI MENTRE PARLA CON ME, SI GUARDA INTORNO PER TUTTO IL TEMPO SENZA RIGUARDARMI MAI.

 

Mentre lo saluto e salgo in macchina, col mio solito sorriso educato che non viene ricambiato (e ovviamente nemmeno lo sguardo), sono veramente molto demoralizzata e scrivo subito un sms ANNOIATO ai miei amici per raccontare loro COM’E’ ANDATA LA SERATA CON UN UOMO NEL QUALE HO RIPOSTO UN SACCO DI FIDUCIA (POICHE’ INTERESSANTE, PIENO DI ARGOMENTI, SCRITTORE, E CONOSCITORE -TRA GLI ALTRI- ANCHE DI HENRY JAMES), MA CHE NON MI HA TRASMESSO NULLA DI POSITIVO.

 

E’ MAI POSSIBILE (mi chiedo e vi chiedo), CHE L’UNICA VOLTA IN CUI CONOSCETE UNA PERSONA CHE E’ DIVERSA DALLE ALTRE PERCHE’ ESTREMAMENTE “RICCA D’ANIMO” E PIENA DI INTELLIGENZA, (E IN QUELL’UNICA VOLTA DECIDETE DI METTERE DA PARTE ANCHE I LIMITI FISICI CHE PROVATE VERSO QUELLA PERSONA, PERCHE’ PENSATE CHE LA BELLEZZA IN FONDO NON E’ TUTTO, E CHE VI POTRESTE INNAMORARE ANCHE DI UNO NON BELLO MA ESTREMAMENTE INTELLIGENTE, INTERESSANTE E DISCORSIVO), E’ MAI POSSIBILE, VI CHIEDO, CHE NON VI PIACCIA AFFATTO (NONOSTANTE LUI MOSTRI LA VOLONTA’ DI RIVEDERVI), PERCHE’ NON VI HA MAI GUARDATO UN SECONDO IN FACCIA DURANTE TUTTA LA SERATA EVITANDO COME LA PESTE IL VOSTRO SGUARDO E NON VI ABBIA MAI NEMMENO RIVOLTO UN SORRISO?!

 

A me (che sono la donna più difficile e sfigata di questo mondo), è capitato ANCHE questo!!!!!

 

(ora, siccome sono anche una gran testa dura, e nei giorni successivi al nostro incontro lui mi ha tampinata sul social network e al telefono regalandomi lunghe chiacchierate interessantissime su questo o quell’argomento, io ho deciso di dargli una seconda possibilità: ci uscirò di nuovo la prossima settimana per un cinema e una pizza.

Perché gli do (e mi do), una seconda possibilità di conoscenza?! Perché anche se non bello, i discorsi che fa sono interessanti, le cose che dice sono intelligenti, gli argomenti che ha sono “pieni di qualcosa”. Io credo che lui non mi guardi mai in faccia e non mi sorrida mai, perché io gli piaccio molto fisicamente e lui crede di non essere all’altezza (attenzione, lo dico assolutamente senza presunzione). È strano a dirsi, ma quando parliamo al telefono, posso avvertire i suoi sorrisi e ascoltare le sue risate, QUINDI E’ STRANISSIMO IL FATTO CHE LA PRIMA VOLTA CHE SIAMO USCITI, LUI SI SIA COSI’ CHIUSO NELLA SUA TIMIDEZZA. Dunque, ci riprovo la prossima settimana…e lunedì prossimo sarete ovviamente i primi a conoscere il seguito della storia!).

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don't be shy just let your feelings roll on by
don't wear fear or nobody will know you're there
just lift your head and let your feelings out instead
and don't be shy just let your feelings roll on by
on by...
you know love is better than a song, love is where
all of us belong, so don't be shy and let your feelings
roll on by,  don't wear fear or nobody will know
you're there...


                                     

                                                                                                  

 

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