Irradiazioni

Il cortigiano e l'eretico di M.Stewart


Il cortigiano e l’eretico è il ritratto della crisi religiosa e filosofica verificatasi agli albori del mondo moderno, ai tempi di Newton, Cartesio, Rembrandt e, soprattutto, di Leibniz e Spinoza, il poliedrico logico e matematico inventore del Calcolo e “il più empio e il più pericoloso” dei filosofi, dei quali il libro ricostruisce la vita, le vicissitudini e l’opera. Al centro del racconto è Dio. Lo scenario è quello di un’Europa appena uscita dalla guerra dei Trent’anni, segnata dalle difficoltà di un’altissima conflittualità religiosa, scossa da rivolgimenti politici altrettanto profondi. Le due “idee” del divino che Leibniz e Spinoza elaborano sono tutt’altro che estranee a questo sfondo, rispetto al quale emergono come conseguenze e contromisure. L’autore, nel mostrarlo con chiarezza e acume, contribuisce a fare di questa ricostruzione del passato un’immagine ben viva per il nostro panorama politico e il nostro orizzonte diviso tra rinascite di vario segno, dai neoilluminismi ai neotradizionalismi cristianeggianti.Il cortigiano e l’eretico non è un trattato accademico, è piuttosto il racconto della progressiva costruzione della speculazione dell’uno e dell’altro intrecciato alla narrazione delle rispettive biografie, con lo sguardo al più ampio contesto storico: la città di Amsterdam, la corte di Hannover, gli intellettuali del tempo e i loro ambienti di provenienza, i maestri, gli amici, i colleghi, i regnanti.