Il Blog di JK

Abuela Elena


Ti vedo ancora, affacciata alla finestra del balcone, mentre guardi passare la gente, e mi ritrovo in un batter d’occhio bambina, la tua nipote più piccola alla quale hai dedicato tante delle tue amorevoli cure.Ti voglio ricordare così, nella tua ultima stagione, con la speranza che quell’incommensurabile strazio per la perdita di una figlia quindicenne fosse stato in parte lenito dal passare degli anni e dall’affetto irrequieto dei tuoi nipoti.Ci vorrebbe un’altra vita per riparare i torti che abbiamo commesso ed essere ricompensati per quelli subiti ma un’altra vita non c´è e comunque i conti è meglio che vadano aggiustati qua.Tua figlia, che aveva preso il posto di quella che hai perduto, se n´è andata, a rifarsi un’altra vita in Europa con la sua famiglia, sei rimasta con uno dei tuoi figli fino alla fine dei tuoi giorni, prima che mia madre con il biglietto d'aereo in mano riuscisse a darti l'ultimo saluto… dopo non aveva più senso tornare, per nessuno, o forse mancava semplicemente il coraggio…Più di dieci anni dopo, in una delle ultime insolite freddissime giornate d'inverno argentino, ho visto la tua tomba e sono scoppiata a piangere con la gola stretta dalla morsa di un dolore antico, come se ci avessi lasciato proprio ora, come se tu fossi sempre stata là fino a quel momento a vegliare su di noi dal tuo balcone ed ora tutto ad un tratto non ci fossi più….A me, è toccato il compito di occuparmi  delle tue ceneri, in un atto d’amore che spero ti possa abbracciare ora per sempre, ovunque tu sia…