“Non ti voltare mai indietro”, disse il vecchio del cinematografo al bambino, che sarebbe diventato un famoso regista.E forse quello è stato il principio che ha dominato ogni mia azione finora.Eppure a volte, per circostanze anche talvolta senza importanza e del tutto casuali, arrivi a capire che siamo fatti di memoria e che non potrai mai andare avanti, senza essere tornato indietro, almeno per una volta sola.Dopo tanti lunghi anni di assenza, non capisco la ragione di quel nodo alla gola e di quell’emozione che mi sgorga dagli occhi, nel tornare con il ricordo a quei luoghi e a quei giorni, così lontani nella memoria e dai contorni confusi: la mia casa, così grande e dall’aria signorile, calda in quelle estati roventi e fredda in quegli inverni che per quanto gelidi, erano molto più miti di quelli del nord del mondo, il patio, in cui giocavamo da bambini con i cugini, la piazza principale, il vero centro pulsante del paese, la chiesa circondata da quelle architetture moderne dal gusto molto discutibile.L’idea di tornare, in un futuro vicino, mi rallegra e mi fa paura, di non riconoscere più quei luoghi, di non trovare più quei volti a me familiari, molti dei quali ormai sono solo ombre…..
Non ti voltare mai indietro...
“Non ti voltare mai indietro”, disse il vecchio del cinematografo al bambino, che sarebbe diventato un famoso regista.E forse quello è stato il principio che ha dominato ogni mia azione finora.Eppure a volte, per circostanze anche talvolta senza importanza e del tutto casuali, arrivi a capire che siamo fatti di memoria e che non potrai mai andare avanti, senza essere tornato indietro, almeno per una volta sola.Dopo tanti lunghi anni di assenza, non capisco la ragione di quel nodo alla gola e di quell’emozione che mi sgorga dagli occhi, nel tornare con il ricordo a quei luoghi e a quei giorni, così lontani nella memoria e dai contorni confusi: la mia casa, così grande e dall’aria signorile, calda in quelle estati roventi e fredda in quegli inverni che per quanto gelidi, erano molto più miti di quelli del nord del mondo, il patio, in cui giocavamo da bambini con i cugini, la piazza principale, il vero centro pulsante del paese, la chiesa circondata da quelle architetture moderne dal gusto molto discutibile.L’idea di tornare, in un futuro vicino, mi rallegra e mi fa paura, di non riconoscere più quei luoghi, di non trovare più quei volti a me familiari, molti dei quali ormai sono solo ombre…..