Il Blog di JK

La locura del general


A volte il filo della memoria si spezza e affiorano schegge di ricordi dal sapore amaro pungente e dall’acre odore di morte.Nell’autunno australe del 1982, l’autoproclamatosi presidente a vita Leopoldo Galtieri, uno dei boia più efferati che ebbe la sfortuna di conoscere il cono sud, per riconquistare il consenso di una popolazione ormai schiacciata da anni di cruenta dittatura, decise di invadere quelle isole così remote e da tanto tempo invano rivendicate.Ricordo il giubilo assurdo delle masse incoscienti che inneggiavano a questo degno erede dell’artefice del Terzo Reich, dal cui sguardo emergeva chiara la follia che però purtroppo non tutti intravedevano, accecati dal nazionalismo e dalla sete di rivalsa.Quello della Junta era il periodo della militarizzazione forsennata in tutti gli ambiti della società; a scuola noi ragazzi prima di entrare in classe dovevamo alzare la bandiera, come soldatini tutti in fila vestiti uguali con i nostri grembiuli bianchi.E ricordo pure la preoccupazione dei miei per il coprifuoco, per il desiderio di andare via che era diventato una necessità e per quella sorella che studiava distante da casa e che se fosse stata uomo, sarebbe dovuta andare là come tanti altri ragazzi, troppi, che poco più che adolescenti furono spediti in quell’impresa suicida, a morire nel gelo, nell’indifferenza di tutto il mondo, per difendere un brandello di terra privo di valore, ma posseduto dal più grande impero colonialista, che solo la follia di un generale poteva voler contrastare...