Il Blog di JK

Todo sobre mi madre


Bambina prodigio per il suo precoce talento per la musica, ultima figlia di una famiglia di origine spagnola che, come tante agli inizi del secolo, abbandonò l’antico continente alla ricerca di una vita migliore in un Europa che sarebbe stata devastata dai due conflitti mondiali.Se avesse deciso di dedicare la sua vita al pianoforte, il primo grande amore della sua vita, avrebbe legato il suo destino al rinomato Teatro Colón della capitale, dove da ragazza qualche volta si recava dalla Zia Paca, un’asturiana dal carattere solare quanto lei.Ma non fu così perché appena uscita dal liceo conobbe lui, mio padre, bello, elegante, dai modi garbati, navigante venuto da una terra lontana, così diverso dai ragazzini della scuola che le correvano dietro e fu il classico colpo di fulmine.Era l’alma mater della scuola, la professoressa di musica più amata dai ragazzi, ai quali sapeva coinvolgere con i suoi modi trascinanti, a volte un po’ troppo irruenti, nel coro e nel complesso strumentale, al quale dedicava gran parte delle sue ore e dei suoi sforzi da insegnante e che sarebbero stati ricordati con molta nostalgia ancora molti anni dopo.Ho sempre invidiato non solo le sue innate capacità di compositrice e le sue doti interpretative nel suonare il pianoforte, ma anche la sua forza, l’inesauribile carica vitale, che ancora oggi non è stata intaccata neanche dagli eventi con cui a volte nella vita dobbiamo fare i conti...