Flusso Di Coscienza

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Scoppiò in un pianto disperato. Si lasciò cadere a terra , stremata. Non aveva voglia di sentire più nulla. Si accesse l'ennesima sigaretta, aspirò avidamente il fumo e iniziò a calmarsi. Prese carta e penna e scrisse:Credevo fossi cambiato, credevo che questa volta tutto sarebbe andato diversamente ed invece , ancora una volta, mi hai delusa. Sei riuscito a cancellare con sole due parole tutti i discorsi fatti in 6  mesi. Senza un motivo, ancora una volta, sei andato via. Ancora una volta mi lasci qui, sola  e senza una spiegazione, senza darmi la possibilità di poter parlare. Perchè sei tu che decidi, vero? sei tu sparisci e poi riappari nella mia vita prendendoti dei diritti che non ti appartengono. La colpa è la mia perchè ti ho permesso tutto questo. La colpa è mia perchè ho permesso che tu potessi credere che ci sarei sempre stata, nonostante tutto. Ma non  è così. Posò la penna sul tavolo, rilesse quelle poche parole. Decise che questa volta il gioco l'avrebbe condotto lei. Era sempre stata una spettatrice di tutta questa messa in scena architettata da lui; ora voleva esserne protagonista. Voleva per una volta far vedere quanto fosse arrabbiata, delusa e amareggiata per un comportamento che, malgrado si aspettava, non credeva potesse risolversi ancora una volta in 2 semplici parole.No, aveva deciso, questa volta lui avrebbe dovuto ascoltarla. Questa volta non avrebbe lasciato che le sue parole rimanessero le uniche dette.Era stanca. Stanca di sopportare quel suo comportamento che nemmeno meritava. Ogni volta che si guardava allo specchio si chiedeva dove avvesse sbagliato; ma sapeva che l'unico sbaglio l'aveva commesso lui: rientrando ed uscendo dalla sua vita senza un briciolo di rispetto.