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Così é nato "IL REGNO D'ITALIA"

Così é nato "IL REGNO D'ITALIA"

Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, e inviata  a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".

Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna,  di fatto costituiscono la proclamazione ufficiale del "Regno d'Italia", che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 della Camera dei Deputati, nella quale era stato votato il progetto di legge approvato, dal Senato, il 26 febbraio 1861. La legge n. 4671, promulgata il 17 marzo 1861, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del giorno seguente.

Un grazie va a tutti coloro, che fino ad oggi, con dedizione, spirito di sacrifico, alto senso del dovere, senza ricercare gloria e vantaggi personali,  hanno dato il loro prezioso contributo  per fare prosperare il nostro amato Paese.

Un grazie anticipato va anche a coloro che,  da oggi in poi sapranno, con dedizione, spirito di sacrifico, alto senso del dovere, senza ricercare gloria e vantaggi personali, dare il loro  prezioso contributo  per migliorare alcuni percorsi di vita sociale, politica ed economica del nostro amato Paese.  

Un pensiero, guardando il cielo, ed una preghiera che sgorga dal cuore, vanno rivolti a tutti coloro che non hanno potuto godere la gioia di essere Fratelli sul libero suolo, ed hanno immolato la loro giovane vita per restituirci libero il nostro amato Paese. A Loro spetta l’affetto e la commozione  di ogni generazione che calpesti il suolo del nostro amato Paese. Un rispettoso abbraccio  va a tutte le Mamme che invano hanno atteso il ritorno del figlio combattente, volontario o soldato non fa differenza. Il signore conforti l'anima di tutti coloro, che per il solo torto di volere una Italia libera e unita, hanno subito ogni sorta di umiliazione, torture e carcere duro, quando non hanno pagato con l'estremo sacrificio.

Così il 17 Marzo del 1861, un sogno che durava da secoli  è diventato realtà.

 I simboli dell’Unità Nazionale del neonato Regno sono:

- Il Tricolore, che trova  le sue origini nella Repubblica Cispadana, con decreto del 7 gennaio 1797: “Si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso";

- l'Inno Nazionale, o Inno di Mameli, meglio definito il  “Canto degli Italiani”, scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne  patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da  Michele Novaro, entrambi genovesi.

(continua...) 

Dal sogno alla nuda realtà

AUGURI "ITALIA UNITA" OGGI, 17 MARZO 2013, E' IL TUO 152° COMPLEANNO I TUO FIGLI AMOREVOLMENTE RICORDANO

Dal sogno alla nuda realtà,

Ma la realtà si sa, non è come i sogni, ha dei contorni ben definiti e quello che in un sogno appare un meraviglioso campo verde, nella realtà, sotto il sole cocente o frustati da un gelido vento, è un campo da arare che richiede tanto sacrificio e tanto sudore della fronte. Superato il momento di euforia per i successi militari e se vogliamo anche politici, la speranza della gente si infrange contro una quotidianità fatta di mille difficoltà: povertà, analfabetismo, disoccupazione, forme acutizzate di campanilismo, indifferenza ed egoismi cronicizzati da secoli di sopraffazione e malgoverno, e come se tutto ciò non bastasse  a completare il terribile mosaico, si  aggiungeva una  burocrazia impenetrabile nell’apparato amministrativo dello Stato.

Cosa Fare? Da dove cominciare?  

Che il percorso fosse lungo e in salita lo capivano tutti, ma nessuno, neppure lontanamente s'immaginava quanto ripida e tortuosa fosse la strada da percorrere per giungere ad, una Identità Nazionale basata sui principi di legalità, fraternità, uguaglianza, ed una buona armonia fra crescita e sviluppo,  fra progresso civile e progresso industriale e tecnologico. Di sicuro non mancò l'impegno, quindi non va fatta colpa a nessuno, la storia si studia per capirla non per recriminarla, nella piena consapevolezza che "con il senno di poi" è tutto più facile anche la critica, quindi lungi......... qualsiasi critica.  Se la storia la si comprende bene, i  posteri sapranno fare tesoro ed individuare percorsi migliori dei predecessori, così tante tragedie potranno essere evitate. (Speriamo.....)

(Continua.............)

Ficarra si trova

Molti mi hanno scritto per chiedermi cosa vuole dire Ficarra. Lieto di rispondere:  oltre ad essere un cognome famoso per il duo Ficarra & Pigone,  è anche un piccolo paese, molto bello in provincia di Messina, ha una economia prettamente agricola e si trova a a ridosso dell'autostrada Messina Palermo all'85° km circa. Sulle colline del suo territorio  si coltivano antiche piante di ulivo importati dagli arabi, prima dell'anno 1000, durante la loro dominazione sull'isola. Dal frutto di queste piante si estrae, con antichi metodi e assolutamente biologico, un olio pregiato e benefico per la nostra salute, che se viene  usato regolarmente nell’alimentazione quotidiana, previene·  colesterolo;·  ipertensione;·  tumori intestinali e del colon;·  disturbi gastrici. Inoltre usato come olio da massaggi su tutto il corpo previene l’invecchiamento della pelle, dolori muscolari e articolari, vene varicose e  disturbi della  circolazione, dando  vigore ai tessuti  li rende elastici e migliora il tono muscolare; utile e benefico per tutti, necessario per le  persone di seconda e terza età. Se desiderate altre informazioni potete scrivermi, lieto di darvele.

link del comune: http://www.ficarra.gov.it/