Viva l'italia

Rapporto sui crimini del comunismo


Il presidente rumeno, il liberale Traian Basescu, ha condannato ufficialmente il comunismo come "illegale e criminale". Davanti al Parlamento in seduta comune, Basescu ha letto il rapporto della commissione d'inchiesta, da lui voluta, sulla dittatura comunista.La lettura è stata interrotta da proteste dei deputati ultranazionalisti, anche perchè il rapporto contiene nomi di personaggi tutt'ora impegnati in politica. Nel discorso il presidente ha affermato: Abbiamo tutti i dati per condannare il comunismo come illeggittimo e criminaleLa condanna si basa su un esauriente rapporto elaborato da una commissione presieduta dallo storico Vladimir Tismaneanu, che ha analizzato i crimini e gli abusi della dittatura comunista tra il 1945 e il 1989, anno della caduta della Cortina di Ferro. Secondo questo studio, la Romania ha avuto tra 500.000 e 2 milioni di vittime del comunismo, che sono state assassinate in carcere o nei campi di lavoro forzato.Nel discorso il presidente ha chiesto scusa in nome dello Stato rumeno a tutte le vittime della dittatura comunista e a quelli che soffrirono e videro rovinata la loro vita tra il 1945 e il 1989. Hanno assistito alla sessione come invitati Re Michele I, ultimo Sovrano rumeno prima del comunismo, e gli ex Presidenti di Polonia e Bulgaria, Lech Walesa e Jelyo Jelev.Dal mondo intero si alzano piano piano le voci di condanna, purtroppo l'Italia in questo senso tarda ad ammettere ufficialmente questi fatti, ma la storia comincia ad essere più chiara.Ho avuto l'onore di incontrare e parlare con Lech Walesa, mi ha raccontato dei primi passi mossi contro il comunismo, fino ad arrivare al movimento solidarnosch e alla caduta del muro di Berlino, racconti veramente impressionanti, e quei primi passi sono stati mossi proprio dalla classe operaia, la stessa classe che in Italia sfila ancora con il pugno chiuso in alto e ben in vista, ma il volto sempre ben coperto, forse per la vergona...