Viva l'italia

Tibet/ Colpi d'arma da fuoco a Lhasa


Sale la tensione in Tibet. A Lhasa si spara. Lo riferisce l'ambasciata statunitense in Cina, riportando notizie giunte da cittadini americani che si trovano nella capitale del Tibet. I feriti sono almeno una decina, secondo fonti ospedaliere della capitale tibetana. Ma ci sarebbero anche morti, un monaco e una ragazza di sedici anni. Il centro emergenza della città di Lhasa ha riferito che diverse persone sono morte negli scontri tra i manifestanti guidati dai monaci buddhisti ibetani e la polizia, durante il quarto giorno di proteste anti-cinesi. "Al momento siamo molto occupati con i feriti, ce ne sono molti. Non vi èdubbio che vi sono anche morti, ma non so quanti", ha detto una funzionaria del entro, contattata telefonicamente. APPELLO DEL DALAI LAMA. Dalai Lama, il leader spirituale dei buddhisti tibetani, in esilio dopo l'occupazione cinese della regione himalayana, ha esortato il governo di Pechino a fermare l'uso della forza contro i manifestanti a Lhasa. "Queste proteste sono la manifestazione di un profondo risentimento del popolo tibetano verso l'attuale amministrazione", si legge in una nota diffusa da New Delhi, "Faccio quindi appello alla leadership cinese affinché metta fine all'uso della forza e affronti attraverso il dialogo questo risentimento che cova da molto tempo".I leader dell'Unione europea hanno esortato la Cina alla moderazione in Tibet, alla luce degli scontri a Lhasa tra manifestanti e polizia. "La presidenza di turno slovena dell'Unione europea ha proposto un testo di risoluzione -che abbiamo accettato- in cui si chiede moderazione e la scarcerazione dei manifestanti arrestati", ha riferito il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, nella conferenza stampa a conclusione del Consiglio europeo.I crimini del comunismo non hanno tregua, ogni persona intelligente dovrebbe accorgersi che il comunismo in ogni sua forma andrebbe combattuto fino alo stremo per non permettere ancora nuovi scempi. NSC