Italia da salvare

Cronaca della manifestazione in P. del Popolo


Eccomi tornato. Alessandria-Roma, un tragitto fatico ma ne è valsa la pena. Dopo un pisolino, sono qui fresco (si fa per dire) per raccontare a chi avrà piacere di leggere.Noi del Popolo Viola Piemonte siamo arrivati in Piazza del Popolo poco dopo le 10.00 quando ancora non c'era nessuno. Abbiamo incontrato qualche ragazzo del Popolo Viola di Roma e Mascia. Poco più tardi sono arrivati gli amici sardi. Il Berlusconi di gomma piuma è stato montato ed esposto al pubblico scherno. In molti, donne, uomini, anziani, bambini, hanno voluto una foto-ricordo con il "Piccolo uomo, grande corruttore" come recitava il cartello appesogli. Perfino gli scozzesi, giunti in massa nella capitale per la partita, tra un kilt e una birretta, si sono interessati.Alle 14.30 ora di inizio della manifestazione, la piazza non era ancora molto affollata. Dal palco qualche canzone simbolo e un po'  di intrattenimento umoristico di Andrea Rivera. Fiduciosi nell'arrivo di più persone, gli interventi hanno tardato ad iniziare. Entro le 16.00 la piazza si è fatta gremita. Considerando la capienza di Piazza del Popolo e l'affollamento, la mia stima personale sulla partecipazione si attesta sulle 40.000 persone...un risultato di tutto rispetto, se si tiene conto del fatto che questa manifestazione è stata organizzata in meno di metà tempo rispetto alla precedente, con meno volantinaggi, meno banchetti, meno informazione e considerando che non c'era un corteo né una scaletta pubblica degli interventi dal palco. Ma come ha detto Mascia, il numero conta poco. Quel che conta, è che la piazza è stata viola. Non che mi  diano fastidio le bandiere di partito, anzi mi fa piacere la partecipazione e sono felicissimo delle adesioni dei partiti ma la contentezza nel vedere tutto tingersi del 'nostro' colore, è stata forte. Anche questa volta, nessuno scontro, nessun danno, nessuna tensione. Tra la folla, ho potuto incontrare Pannella ma da altri ho saputo che anche Di Pietro, Bonino, Marino, Ferrero, la Bindi e molti altri hanno fatto capolino. Tanti giovani, tanti anziani.Tra gli interventi: Mario Monicelli, Flores D'Arcais, Oliviero Beha, Carlo Infante, Francesca Fornario, Guido Scorza, i precari dell'Ispra, gli operai della Merloni, i precari della scuola, gli universitari con la loro lettera al Presidente della Repubblica. Messaggi di Giorgio Bocca, Saviano e Travaglio. E non ho citato tutti. I temi? I più disparati: diritto al lavoro, libertà della rete, immigrazione e integrazione, leggi ad personam, corruzione, legalità, libertà d'informazione, democrazia e autoritarismo. Forte la partecipazione del pubblico. Gridavamo "Non firmare" al Presidente Giorgio Napolitano e fischiavamo a D'Alema, a Minzolini, a chi chiama "talebani" i giudici. Non sono mancate numerose frecciate alla sinistra, sulla capacità di fare una vera opposizione. "Più che Viola, Cianotici" recita il cartello di una signora. Svetta il Berlusconi di gomma piuma e, lettera per lettera, la scritta "Dimettiti". Alla fine, di nuovo musica. Per me e altri, un buon piatto in una pizzeria di Via del Corso e la partenza. Anche questa, come il No B Day, è una giornata che non dimenticherò. Vedere giovani e anziani protestare insieme, sentirsi un po' più vivi e attivi, alzare la testa...non c'è prezzo né fatica che possa dissuadere.