Italia da salvare

E' un golpe?


Io sono stufo. Basta. Anche il golpe non lo accetto, leggete fino alla fine e capirete il perchè. Ieri, in serata, abbiamo assistito all'illegittimo via libera in Consiglio dei Ministri di un decreto legge studiato appositamente per salvare il PDL dagli errori  interni al partito, che non sono neanche stati ammessi ma addossati alla sinistra che obiettivamente non c'entra nulla. Abbiamo assistito alla solerte firma da Parte del Presidente della Repubblica di un atto doppiamente incostituzionale (art 72 e art 122) che egli avrebbe dovuto rifiutarsi di firmare in base al suo ruolo di garante della Costituzione. Abbiamo assistito a un CdM che si è arrogato poteri non suoi per cancellare la legge e riscriverla, in maniera che le illegittimità sparissero, nonostante ci fossero ancora dei tribunali in svariati gradi che sarebbero stati chiamati in tutta legittimità a giudicare, magari riammettendo le liste come già accaduto col listino Polverini.Insomma, ieri c'è stato il rovesciamento della Costituzione, il rovesciamento del principio liberale, il rovesciamento della separazione dei poteri, il rovesciamento dello stato di diritto. Oggi, Napolitano fornisce le sue motivazioni. Afferma che non ha ravvisato profili di incostituzionalità: probabilmente pensa che nessuno abbia mai aperto un libro di diritto. Afferma che era l'unica soluzione fattibile, dimenticandosi che in realtà, l'unica soluzione fattibile, era attendere la decisione dei tribunali che sono stati preceduti e violati. Afferma che non sarebbe stato ammissibile escludere in una regione il partito principale. Forse voleva farci intendere che quelli minori, come già accaduto, possono essere esclusi? Grazie Presidente, ci da una conferma in più che la legge non deve essere uguale per tutti.Ma ci sono anche delle verità. E stanno tutte sul fondo. Siamo veramente al centro di un golpe e in questo contesto diviene chiarissimo il comportamento del Presidente della Repubblica. Pochi hanno dato peso al giornale di Roma, il Messaggero che in un interessante articolo riporta come il colloquio al Quirinale tra Berlusconi e Napolitano sia stato molto più ostile di quanto emerso precedentemente. Pare infatti, che il Presidente del Consiglio Berlusconi abbia affermato di non aver bisogno della firma del Presidente della Repubblica e che se essa non fosse arrivata avrebbe trascinato con forza gli italiani nelle piazze contro l'atto inaccettabile di escludere le liste. A quanto pare escludere le liste per degli errori, col supporto della legge e le sentenze dei tribunali, senza che il Garante della Costituzione firmasse un decreto incostituzionale...per Berlusconi sarebbe stato valido motivo di guerra civile. Si apprende dunque perchè, nelle motivazioni fornite oggi pomeriggio, Napolitano indicasse un forte rischio di tensioni sociali.Ora io domando: è ammissibile che il Presidente del Consiglio, minacci di trascinare il paese nell'instabilità, per costringere il Presidente della Repubblica a firmare un decreto incostituzionale come tale e nel merito, per cancellare le problematiche della lista PDL sulle quali i tribunali stanno giudicando? E' ammissibile che il Presidente del Consiglio abbia imposto questo immenso vulnus alla separazione dei poteri e agli organi di garanzia? La mia risposta è no. Perchè se è così, significa che da ieri sera questo paese non è più una democrazia liberale. Io, da semplice cittadino arrabbiato, preso in giro e preoccupato, pretendo che su queste vicende venga fatta immediatamente chiarezza in quanto se solo un centesimo di tutto ciò fosse vero, emergerebbero le motivazioni per chiedere le dimissioni del governo e lo scioglimento delle camere. Intanto, rinnovio il mio accorato invito a non fargliela passare liscia e ad andare in piazza.