Italia da salvare

Da molti italiani, no alla caccia


Questo governo, questa maggioranza...dicono sempre di voler fare gli interessi degli italiani, il bene degli italiani, la volontà degli italiani. Allora non si capisce come mai, nonostante gli italiani siano in maggioranza estrema avversi alla caccia, in  una delle loro maxi-leggi hanno inserito un punto che consentirebbe alle regioni di estendere i limiti dei periodi di caccia, creando pericoli enormi per la fauna e l'ecosistema in generale. Le associazioni ambientaliste e animaliste hanno protestato immediatamente e con forza. Perfino nella stessa maggioranza vi sono stati forti dissidi. Eppure, la proposta è comunque passata al Senato. A confermare quanto questo abbia fatto dispiacere alla popolazione, i sondaggi hanno rilevato una polarizzazione dell'opinione pubblica, radicalizzatasi. Ipsos, per conto ENPA, LAV e Legambiente ha condotto un sondaggio nelle 13 regioni interessate dalle elezioni regionali. Il sondaggio ha coinvolto un campione di 980 persone. In generale, nei confronti della caccia, il 70% è fortemente contrario, il 22% neutrale, l'8% favorevole. Il 52% del campione ritiene che la caccia sia una crudeltà e andrebbe vietata. Il 27% ritiene che debba essere ridotta istituendo regole più rigide. Il 14% ritiene che le regole attuali siano ben equilibrate. Il 4% ritiene che le regole debbano essere rese meno rigide. Ipsos è passata a chiedere che cosa dovrebbe fare il parlamento ora che è in Senato è passato il testo: il 37% risponde che dovrebbe approvare un testo che vieti completamente la caccia agli uccelli migratori; il 30% risponde che dovrebbe approvare un testo che riduca ulteriormente il periodo di caccia. Il 14% ritiene che vadano mantenuti i limiti vigenti. Il 10% ritiene che alla Camera dovrebbe essere approvato lo stesso testo passato al Senato.Ma ipsos si è spinta oltre. L'87% degli intervistati è contrario a ridurre le sanzioni per chi uccide specie protette. L'89% è contrario ad autorizzare aree private a pagamento in cui esercitare la caccia. Il 90% è contrario ad aumentare la possibilità di caccia agli uccelli migratori. Il 92% è contrario ad autorizzare la caccia nei parchi e nelle aree protette. Il 92% è contrario a permettere la caccia di piccoli uccelli protetti. Il 93% è contrario ad autorizzare la caccia di specie attualmente protette.Al contrario, l'86% degli intervistati è favorevole ad aumentare la distanze del divieto di caccia da case e sentieri. L'84% è favorevole a non rilasciare la licenza di caccia prima dei 21 anni. L'80% è d'accordo a vietare la caccia nei terreni privati senza l'accordo del proprietario. Il 78% è favorevole a vietare la caccia la domenica e nei giorni festivi. Il 77% approverebbe il divieto di caccia agli uccelli migratori. Il 71% limiterebbe la stagione di caccia ai mesi di ottobre, novembre e dicembre. Infine viene chiesto un parere su un ipotetico candidato che alle regionali proponesse regole per tutelare animali e natura: l'89% sarebbe estremamente o abbastanza d'accordo; L'8% sarebbe indifferente. Il 3% sarebbe contrario o totalmente contrario. Che i candidati lo sappiano.