GEOPOLITICA-NDO

Geopoliticando - IRAQ 8


Nella foto la sede dell'Assemblea nazionale del Kurdistan iraqueno, ad ErbilPROBLEMI TRA IL RAFFORZATO GOVERNO CENTRALE IRAQUENO E I CURDI NEL NORD DEL PAESEL'oggettivo miglioramento della situazione a Baghdad e nelle altre aree centro meridionali del Paese, ha fatto dimenticare ai più i problemi che il governo centrale affronta, e soprattutto dovrà affrontare, con i curdi nel nord del Paese.Certo, i due maggiori partiti curdi sono membri effettivi ed importanti del governo del Primo Ministro Nuri al-Maliki, ma gli stessi diventano invece molto refrattari al governo centrale quando quest'ultimo in qualche modo "minaccia" le tre regioni a maggioranza cirda del nord dell'Iraq, di fatto semi indipendenti, in quanto sotto il controllo diretto degli stessi curdi.In particolar modo la situazione è delicata a Kirkuk, che molti curdi considerano la propria capitale politica ed economica, ma dispute tra curdi ed arabi vi sono anche intorno alle città di Mosul, vicina al confine turco e di Khanaquin, non lontana dal confine iraniano.Il controllo dei curdi nelle aree sotto il loro potere è dovuto in particolar modo al fatto che i combattenti curdi, chiamati peshmerga, hanno attivamente collaborato con l'esercito americano durante la guerra contro Saddam Hussein e, come secondo elemento, che le elezioni provinciali del 2005 sono state boicottate dai sunniti (arabi) delle zona.Che cosa hanno guadagnato i sunniti da questo Aventino?Naturalmente niente di niente, esattamente come accadde in temi lontani nel nostro Paese.La situazione è molto delicata, ci vorrà la massima diplomazia, ma soprattutto alte percentuali, a favore dei curdi, sui proventi petroliferi delle zone sotto il loro controllo, per sperare di evitare futuri scontri armati tra sunniti/governo centrale e curdi.