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Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da DocGull
 
Tag: Russia

COME GLI AMERICANI VEDONO LE PROSSIME ELEZIONI PRESIDENZIALI IN RUSSIA E COMMENTI SUI RAPPORTI CON MOSCA

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Argomenti (tags) dell'articolo:

   RUSSIA 4

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Putin ha recentemente vinto le elezioni per la DUMA, il parlamento russo, non potendosi più candidare presidente, poichè la costituzione di Mosca viete l'elezione per più di due volte.

Ha quindi optato per divenire quello che in Italia corrisponde a una sorta di presidente del consiglio. Chi ha davvero potere in Russia, però, è il Presidente della Repubblica.

Putin ha naturalmente candidato un suo uomo, Dmitri Medvedev. Le elezioni si terranno il 2 marzo.

Ci pare interessante condividere con i nostri lettori un documento dell'American Enterprise Institute di Washingoton, struttura che ha organizzato un convegno sul tema.

Nella presentazione del Convegno si legge tutto ciò che molti analisti americani vedono nelle prossime elezioni presidenziali.

Nella nota leggiamo che gli altri contendenti sono "utili solo a rendere più credibile la competizione elettorale. Anche la Commissione elettorale è nelle mani di Putin. Ha contribuito ad impedire di convedere spazi a candidati alternativi, per incontri e comizi".

"Dopo questa manipolazione elettorale", aggiunge l'American Enterprise Institute, "quale sarà il futuro dell'opposiozione in Russia? Sarà ridotta solo a qualche protesta di strada o in maniera nascosta come nel miglior stile sovietico?"

Come vediamo, non viene lasciata alla Russia nessna speranza e ci leggiamo anche un leggero (ma neanche troppo) velo di disprezzo.

Intendiamoci, ci sono delle verità in quanto scritto, l'opposizione è in difficoltà ma tutto nasce dalla enorme potenza politica di Putin, quasi sempre sostenuta da un grandissimo consenso interno.

Perchè si è creato?

Invece di analizzare la difficile situazione attuale per le opposizioni politiche, come mai, quando si era in tempo, non si è tentato un avvicinamento amichevole a Mosca?

Gli americani hanno perso una grande occasione, hanno approfittato della debolezza russa per umiliare Mosca strappando continuamente e senza chiedere il permesso, importanti sfere di influenza storiche di Mosca e portandole o dentro o vicino alle posizioni della Nato (buona parte dell'est europeo, poi Ucraina, Georgia, repubbliche caucasiche, ecc.).

Non si è tentato alcun dialogo con i russi, non li si è capiti, si sono poste le condizioni per creare un Putin. Con questo atteggiamento, le posizioni liberali dell'opposizione si sono sempre più indebolite e questa poluitica continua, vedi il Kosovo.

Piaccia o non piaccia, l'unico che aveva capito in tempo questo rischio è stato il governo italiano di Berlusconi che contribuì in maniera determinante ad invitare la Russia agli incontri della NATO di Pratica di Mare.

Nessun altro ha tentato questa strada.

Oggi è troppo tardi?

Dipende per cosa, certamente i tempi di una Russia davvero libera e liberale si sono allungati a causa dell'ottusità e della prepotenza della Nato.

A parere di Geopoliticando è ora comunque di intraprendere nuovamente la strada di avvicinamento alla Russia prima che se ne vada in maniera definitiva.

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Commenti al Post:
kaoxing
kaoxing il 28/02/08 alle 15:23 via WEB
Scritto molto interessante del quale si può fare tesoro in vista delle prossime elezioni presidenziali anche in Usa. Chiedo a te: hai notato qualche distinzione fra Obama e la babbiona (scusa ma non riesco a definirla altrimenti) in materia di rapporti con la russia?
 
 
DocGull
DocGull il 28/02/08 alle 16:15 via WEB
Non conosco nel dettaglio la questione della politica estera dei due contendenti democratici (mi riprometto di approfondire), ma ritengo che in Italia si sopravvalutino troppo le differenze tra i presidenti americani sulla politica estera, anche quelle tra repubblicani e democratici, figuriamoci quelle tra soli democratici.
 
   
kaoxing
kaoxing il 28/02/08 alle 16:29 via WEB
Certamente: i bombardamenti dei democratici sono più educati! Vorrei solo sapere se la Russia è entrata e con quali toni nelle primarie.
 
     
DocGull
DocGull il 28/02/08 alle 19:05 via WEB
Come ti dicevo, non ne sono direttamente a conoscenza e cercherò di provvedere come in altri casi in cui mi sono stati posti quesiti su fatti che non conoscevo a sufficienza per dare una risposta seria. L'unica cosa che posso dire adesso è che conoscendo la tradizione delle elezioni americane, prendendo in considerazione anche quelle durante la prima e la seconda guerra mondiale, ma anche a quella più recente (mi riferisco alla prima) di Bush junior, gli americano non sono mai particolarmente interessati alla politica estera, lo diventano solo quando sono direttamente coinvolti e mi pare che la Russia, in questo momento, non ricada in questa casistica.
 
bil37
bil37 il 04/03/08 alle 14:06 via WEB
Ciao, il tuo articolo è interessante, dal punto di vista dell'analisi politica. Personalmente distinguo l'aspetto geopolitico da quello umanitario. La Russia è una potenza strategica di grande rilievo per l'Europa, soprattutto per le risorse energetica che dispone. La soluzione più ovvia però non sempre è la migliore. Restano le tante incognite sui seguenti punti: 1) la democrazia russa è una vera democrazia? 2) Come considerare la guerra in Cecenia? 3) L'avvelenamento di Litvinenko e la tensione diplomatica con la Gran Bretagna
 
 
DocGull
DocGull il 04/03/08 alle 16:16 via WEB
I tre quesiti che poni, bil, rientrano proprio in ciò che intendevo dire con il mio articolo. La Russia ha commesso immensi errori e prepotenze, vedi la Cecenia, ma nulla è stato fatto dalla Nato e dagli USA da soli per prevenire questa deriva semi - autoritaria. Anche qui cmq invito a non esagerare, nel senso che se è vero che i servizi russi hanno certamente licenza di uccidere, non siamo cmq più ai livelli della guerra fredda, ma occorre aiutare Mosca a non tornarci. Sulla Cecenia c'è poco da dire, si sono massacrati a vicenda e trovo davvero difficile giustificare tanta violenza, ora la situazione sembra pacificata ma a che prezzo.
 
   
bil37
bil37 il 04/03/08 alle 17:56 via WEB
Si, hai ragione Doc, la Nato e gli USA hanno perso un'occasione importante, forse irripetibile, per controllare il processo democratico della Russia. Purtroppo la guida attuale dell'America è quella che è, gli errori politici sono talmente eclatanti che non si contano più ormai. Oggi più che mai la politica si fa con la diplomazia, con gli accordi economici. La Russia, a mio parere, era da gestire diversamente, essendo il primo produttore di gas metano, nel pianeta. Inoltre la Russia ha un ruolo strategico, se pensiamo ai rapporti che intrattiene con l'Iran, ad esempio. Ora, temo che le tensioni aumenteranno, anche sotto questo punto di vista.
 
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