Enzo Jannacci nella sua canzone "Lungometraggio" condanna la guerra israelo-palestinese, che solo nell'ultima operazione "Margine Protettivo" ha mietuto poco meno di 1800 vittime sia palestinesi che israeliane. Morti senza una giustificazione accettabile.Nella sua critica ad un mondo che si dimostra indifferente e scettico verso un conflitto che dura da ben 65 anni, Enzo Jannacci non fa altro che evidenziare la sua grandezza come artista e soprattutto come uomo, sempre attento ad esporre in maniera realistica e talvolta cruda la dura realtà in cui vivono i due popoli.
La guerra come un "Lungometraggio"
Enzo Jannacci nella sua canzone "Lungometraggio" condanna la guerra israelo-palestinese, che solo nell'ultima operazione "Margine Protettivo" ha mietuto poco meno di 1800 vittime sia palestinesi che israeliane. Morti senza una giustificazione accettabile.Nella sua critica ad un mondo che si dimostra indifferente e scettico verso un conflitto che dura da ben 65 anni, Enzo Jannacci non fa altro che evidenziare la sua grandezza come artista e soprattutto come uomo, sempre attento ad esporre in maniera realistica e talvolta cruda la dura realtà in cui vivono i due popoli.