Dopo poco meno di un mese di combattimento è iniziata la ritirata dei soldati israeliani dalla Striscia di Gaza, evento che ha permesso l'inizio di una nuova tregua provvisoria di ben 72 ore nell'Operazione denominata "Margine di Protezione", al fine di consentire l'arrivo degli aiuti umanitari alle popolazioni colpite.Le notizie che giungono dalla Palestina sono drammatiche.Gli abitanti della Striscia si rifugiano nelle scuole e nelle palestre cittadine, trasformate dall'UNRWA (l'agenzia dell'ONU per i rifugiati palestinesi in tutto il Medio Oriente) in veri e propri centri di accoglienza, ormai però al collasso: molte famiglie sono costrette ad accamparsi sotto i tetti sopravvissuti alle esplosioni o a cercare un rifugio per la notte dentro qualche casa fatiscente. Stessa situazione per gli ospedali: pochi medici che lavorano tra decine e decine di feriti, con pochi strumenti e sempre più impossibilitati a prestare un adeguato primo soccorso ai pazienti.
Testimonianze da Gaza
Dopo poco meno di un mese di combattimento è iniziata la ritirata dei soldati israeliani dalla Striscia di Gaza, evento che ha permesso l'inizio di una nuova tregua provvisoria di ben 72 ore nell'Operazione denominata "Margine di Protezione", al fine di consentire l'arrivo degli aiuti umanitari alle popolazioni colpite.Le notizie che giungono dalla Palestina sono drammatiche.Gli abitanti della Striscia si rifugiano nelle scuole e nelle palestre cittadine, trasformate dall'UNRWA (l'agenzia dell'ONU per i rifugiati palestinesi in tutto il Medio Oriente) in veri e propri centri di accoglienza, ormai però al collasso: molte famiglie sono costrette ad accamparsi sotto i tetti sopravvissuti alle esplosioni o a cercare un rifugio per la notte dentro qualche casa fatiscente. Stessa situazione per gli ospedali: pochi medici che lavorano tra decine e decine di feriti, con pochi strumenti e sempre più impossibilitati a prestare un adeguato primo soccorso ai pazienti.