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Lo sciopero nelle carceri


Sciopero della fame nelle prigioni israeliane. A dare il via a questa iniziativa è stato Bilal Kayed, rinchiuso da oltre 15 anni in carcere, che sarebbe dovuto uscire a giugno di quest'anno, ma si è visto il permesso negato e la sua pena commutata in detenzione amministrativa (cioè può essere rinnovata ad libitum); sono oramai 50 giorni che Bilal continua nella sua protesta.Il suo spirito ha contagiato anche altri detenuti palestinesi, soprattutto prigionieri politici, quali Ahmad Saadat, segretario generale del Fronte popolare di liberazione della Palestina, e Mohammad Arman, capo di Hamas, anch'essi impegnati nello sciopero.Pochi giorni fa Bilal ha scritto una lettera indirizzata "al popolo palestinese e alle persone libere di tutto il mondo".